AMORE O AMICIZIA?

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POV.ANGELICA

Lucien era l'uomo piú bello che avessi mai visto, vedevo che era un tipo molto pericoloso, ma dopo che mi ha salvato la vita non ho piú avuto paura.
Quando aveva pronunciato il suo nome mi ero come imbambolata in un mondo a me sconosciuto, aveva una voce cosi calda e decisa, e quegli occhi non erano umani, un misto tra dorato e rosso, incredibili!
Era davanti a me che mi scrutava, " ti prego, mi accompagneresti a casa mia?" Le parole uscirono da sole, arrossi violentemente e cercai di rimediare " dopo quello che é successo non mi fido a tornare a casa da sola...ti prego!", lo dissi tutto d'un fiato, guardavo per terra non avendo il coraggio di guardarlo.
Passó qualche secondo, poi lo sentì ridere, alzai la testa e lo vidi con il volto rivolto verso il cielo,
"Perché ridi?", lui abbassa la testa e mi guarda, anzi mi trapassa con lo sguardo, " sei una donna molto interessante", io arrossì ancora, " accetto la tua richiesta, ma vorrei sapere il tuo nome", io lo guardo e sorrido " il mio nome é Angelica".

POV. LUCIFERO

Seguì Angelica, questa ragazza mi affascinava minuto dopo minuto, mi piacque non poco il suo invito, dopo quello che aveva assistito non era scappata anzi mi aveva invitato a fare la strada di ritorno con lei.
Stavamo attraversando un parco quando le chiesi " che ci facevi fuori di casa a quest'ora? ", lei sorride " volevo prendere una boccata d'aria ", io rido " non potevi aprire la finestra e prendere una boccata d'aria li?", lei mi guarda male e dice " a me piace passeggiare quando cé vento, e stasera c'era vento, quindi sono uscita", la guardai, quella ragazza mi stupiva, era stata inseguita da dei stupratori e salvata in modo strano da un tizio sconosciuto e non era sottoschok , non sono sicuro lei sia umana al cento per cento.
Arrivamo davanti casa sua, io mi fermai davanti al cancello, lei aprì e entrò, si girò verso di me " vuoi entrare?", io sorrisi " magari una prossima volta...", lei annui e mi sorrise " dopo quello che hai fatto, sei il benvenuto", io annuisco, lei mi saluta con la mano e entra.
Tornai sul grattacielo, Gabriele era li, mi guardò " cosa è successo?", io mi sedetti con le gambe nel vuoto, feci spalucce e dissi " una ragazza stava per essere stuprata", lui annuì " hai le loro anime?" io annuì, " non li hai toccati vero?", io lo guardai e sorrisi " non sono così stupido", Gabriele sorrise " non si sa mai, bene ora andiamo a casa, domani mattina fatti trovare pronto, partiamo presto."io sospirai e annuì.
Arivammo in Paradiso, andai nella stanza delle anime da consegnare a mio fratello e deposi le anime dei pervertiti nel cavo che li avrebbe portati da mio fratello, uscì e andai nelle mie stanze, mi coricai e pensai come liberarmi domani, dovevo assolutamente rivedere la ragazza.

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