Quando mi svegliai ero seduta a un tavolo da pranzo. Il coltello era sparito, e quando alzai lo sguardo, vidi i miei genitori, i genitori di Jeff, suo fratello Liu e i miei amici. Erano morti. Con sorrisi scolpiti nei loro volti e enormi cavità rosse nel petto. L'odore era insopportabile e indescrivibile... Diverso da qualsiasi altro io abbia sentito prima. Era l'odore della morte.
Cercai di urlare, ma ero imbavagliata e legata a una sedia. Mi guardai intorno incredula. Piansi a causa della vista e dell'odore dei corpi.
"Ma guarda un po' chi si è svegliata."
Mi voltai e guardai di fianco a me. Era Jeff. Provai a urlare ma il bavaglio me lo impediva. Improvvisamente si avventò con il coltello sulla mia gola.
"Shhhhhhh-shh-shh-shh. Non è educato gridare agli amici." Iniziò a scivolare la lama sul mio viso. Tracciò delle linee invisibile dagli angoli della mia bocca fino a tutte e due le guance, facendolo assomigliare a un sorriso agghiacciante. Rabbrividii. Quando si allontanò con il coltello afferrò la mia testa e mi costrinse a guardare quello che c'era sul tavolo. "Suvvia, non essere scortese: stai insultando tutti quanti quando non guardi le loro graziose faccine."
Guardai tutti quanti, nelle loro facce c'era inciso un sorriso e i loro petti avevano appena smesso di sanguinare. Calde lacrime caddero dal mio viso e cominciai a singhiozzare.
"Awww, cosa c'è che non va?" Esclamò Jeff, "Sei triste perché non sei bella come loro?"
Lo guardai, cercando di capire quello che aveva detto. Ma distolsi lo sguardo alla vista della sua faccia e lo riportai sul tavolo.
"Non ti preoccupare, renderò bellissima anche te. Che ne dici?" Scivolò il coltello sotto il bavaglio e lo tagliò.
Sputai il fazzoletto che avevo in bocca e lo guardai dritto negli occhi, cercando di tenere testa al suo sguardo. Egli voltò la testa verso di me. Poi chiusi gli occhi e mormorai: "Vai a farti fottere." Mi voltai a guardarlo di nuovo: "Tu, brutta copia di Joker!"
Mi rise in faccia. Lo preferivo quando si limitava a sorridere.
"Sei ancora più divertente di quanto pensassi."
Si avvicinò. Lo guardai di nuovo, e sentii il suo respiro sopra la mia pelle.
"Gli amici si fanno favori a vicenda, giusto? Beh io ho intenzione di farti un favore."
Lo sentii mollare la mia testa. Quando guardai indietro era uscito dalla stanza. Lanciai un ultimo sguardo alla tavolata, altre lacrime scesero dalla mia faccia al solo ricordo della mia famiglia e dei miei amici, che erano in vita solo poche ore fa. Stavo ancora piangendo quando Jeff tornò.
"Non piangere." Disse: "Finirà tutto al più presto."
Abbassai lo sguardo e vidi che aveva in mano una brocca di candeggina e un bidone di benzina.
Spalancai gli occhi e lo guardai.
"Non avevo nessun tipo di alcool, perciò userò questa roba."
Poi cominciò a gettarmi addosso la candeggina e la beniza.
"Dobbiamo fare in fretta Jane. Ho già chiamato i pompieri."
Prese in mano un fiammifero.
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Creepypasta||Jane the Killer
FanfictionIl mio vero nome è Jane Arkensaw, ma penso che mi conosciate come "Jane the Killer". Ora vi dirò come ho conosciuto Jeff, perché faccio quello che faccio, e perché voglio ucciderlo...