Riflesso

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Lo accese.

E lo lanciò verso di me.

Le fiamme scoppiarono non appena il fiammifero mi toccò. Gridai con tutti i miei polmoni. Il dolore era insopportabile. Sentivo la carne staccarsi dal mio corpo, e il calore avvolgermi completamente. Il sangue nelle mie vene evaporò e le mie ossa diventarono fragili e carbonizzate.

Prima di perdere i sensi sentì Jeff ridere, "Ci vediamo amica mia! Spero che diventerai bella proprio come me! Hahahahaha!"

Poi tutto diventò nero.

Quando mi svegliai ero seduta sul letto di un ospedale, fasciata dalla testa ai piedi. Mi girava la testa, e sentivo dolore solamente battendo le ciglia, o respirando.

Mi guardai intorno e vidi una stanza vuota. Gemetti forte, la mia bocca era fasciata con tutto il resto del corpo. Tutto mi faceva male. Un infermiera entrò pochi minuti dopo.

"Jane? Mi senti?"

Guardai verso di lei. La stanza iniziò a girare ancora di più.

"Jane, sono la tua infermiera, Jackie. Non so proprio come dirlo ma, la tua famiglia è morta nell'incendio. Mi dispiace."

Cominciai a lacrimare e singhiozzare di nuovo.

Non riuscivo a smettere.

"Jane, sto per darti qualcosa che ti aiuterà a calmarti, va bene?!

Sentii qualcosa scorrere nel mio sangue, e mi addormentai di nuovo.

Quando mi risvegliai ancora una volta potevo muovermi molto più di prima, e il mio corpo non era così fasciato come lo era la scorsa volta. Mi guardai intorno e vidi che nella stanza c'erano dei fiori. Alcuni erano freschi mentre altri stavano morendo. Cercai di alzarmi, ma entrò un infermiera e mi misi di nuovo sdraiata.

"Con calma Jane, hai dormito per un bel po. Prova a prenderla con più calma."

Cercai di parlare. La mia voce era ruvida e goffa. "Quanto, quanto tempo ho dormito?"

"Quasi due settimane. Sei stata messa in coma farmacologico per far guarire velocemente il tuo corpo. Sono la stessa infermiera che hai visto al tuo primo risveglio."

"Dammi uno specchio." Gli dissi.

"Jane, non credo che sia il caso di-"

"DAMMI UNO SPECCHIO!"

Sentii il manico di uno specchio infilarsi nella mia mano. Quando guardai il riflesso, lasciai cadere lo specchio per terra. Il vetro rotto non era paragonabile neanche lontanamente a quello che avevo visto dentro esso. La mia pelle era coriacea e marrone, non aveva più un capello in testa e la pelle attorno agli occhi era molle. Ero quasi come Jeff.


Creepypasta||Jane the KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora