CAPITOLO 4

222 13 0
                                    

CAPITOLO 4

La campanella suonò invitando gli studenti ad affrettarsi per l'inizio della seconda ora di lezione.

Il professor Gordon aspettava che gli alunni si sedessero ai loro posti, sentì sulla mia schiena i suoi occhi che mi scrutavano, non mi importava.

Per tutta la notte avevo fatto sogni strani riguardanti Brad e tutto quello che volevo era sapere dove fosse finito.

Non avrei mai pensato di ricevere un notizia del genere, me lo sarei aspettata da me, non da lui.

Brad non era il tipo da fare stronzate del genere, sapeva benissimo che per la fine dell'anno sarebbe uscito, non solo perché avrebbe compiuto 18 anni, ma anche per buona condotta.

Certo, aveva fatto stronzate, ma questa era quella più grande in assoluto.

E se .. no, non era possibile.

-"Kate, vuoi commentare?"- Troppo immersa nei miei pensieri non capì cosa mi stesse chiedendo.

-"Che?"- Risposi senza rendermene conto.

-"Vuoi che ripeta la domanda? Eri troppo impegnata a non seguire, giusto?"- Inclinò il collo, mettendo le mani sui fianchi ,e aspettando una risposta,assunse un espressione da ebete.

-"Senta, non voglio litigare di nuovo con lei, anche perché la sua materia mi piace, ma sa qual è il problema? E' lei! La conosco da solo un paio di giorni e penso che lei sia un rattuso del cavolo che dice stronzate. Non voglio ferirla ma ho cose più importanti a cui pensare, visto che questo argomento l'ho già affrontato nella mia vecchia scuola."-

L'avevo detto seriamente?

Prese un respiro profondo, l'avevo fatta grossa. -"Spero non ti dispiaccia andare dal preside perchè questo rattuso farà tutto il possibile per farti espellere definitivamente da questa scuola!"

-"Non la prenda sul personale, sto solo dicendo che preferirei buttarmi da un ponte che sentire un'altra sua lezione."- Detto questo uscì dalla classe, seguita dalle risate della classe.

Clara e Eliot mi avrebbero ucciso.

Meglio non pensarci.

Andai verso la presidenza, bussai alla porta del direttore e sentendo un "avanti" mi affrettai ad entrare.

-"Buongiorno"- Mormorai sedendomi su quella vecchia sedia nera.

-"Il primo giorno che sei venuta qui ho subito sentito che ti avrei rivista presto."-

-"Anche a me fa piacere rivederla."-

Scosse la testa, aprendo poi un agenda in pelle.

-"Vuoi raccontarmi cos'è successo?"- Chiese interrompendo il silenzio che si era creato.

-"Sarà stato giovane anche lei, il professor Gordon proprio non mi va giù!"-

Soffocò una risata. -"Questo però non ti da il diritto di offenderlo davanti a tutta la classe."-

-"Ha iniziato lui, ha chiaramente detto che la mia preparazione andava a farsi fottere, quando, oh lei deve sentirlo, dice stronzate a destra e manca! Come diavolo ha avuto la cattedra?"-

-"Lo sai che è compito del preside scegliere e nominare i professori di ruolo ?"- Rise, appoggiandosi alla sedia e tirandosi su gli occhiali.

-"Lei mi sta simpatico, ma quel professore proprio no. Quindi per favore, mi dia la mia punizione e dica a quel tipo di avermi sgridata per bene ,le do anche il permesso di dire che ho pianto perché non volevo essere espulsa."- Sorrisi e un'altra risata usci dalle sue labbra.

ARTCROSSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora