Luke mi guarda negli occhi, le sue mani che accarezzano i miei fianchi. Le mie mani, sul suo petto. Le sue labbra sono sempre più vicine alle mie, ormai posso sentire il suo respiro caldo sulla pelle.
Chiudo gli occhi, affidandomi completamente al suo tocco e porgendo le labbra verso le sue.
Il contatto con quest'ultime è inaspettato, seppur atteso, ma ciò che mi soprende è il sapore..
Me le aspettavo dolci e invece.. sono piccanti.
Tanto piccanti cazzo. Bruciano.Apro di scatto gli occhi, svegliandomi di soprassalto dal bellissimo sogno che si era creato nella mia mente.
Guardo Annie e Iris accanto a me che ridono a crepapelle, tenendo le braccia sullo stomaco per le troppe risate.
Sputo immediatamente ciò che sento in bocca, scoprendo essere un dannatissimo peperoncino.
Sento la lingua e parte della gola andare a fuoco mentre grido imprecazioni contro le mie coinquiline. Mi alzo da quel divano enorme su cui dormiamo ogni notte e corro in cucina, aprendo la dispensa in legno per poi estrarne una pagnotta di pane, strapparne rapidamente un pezzo e ficcarmelo in bocca senza troppe cerimonie. Finalmente il bruciore si affievolisce, diventando decisamente più sopportabile.
Rilascio un lungo sospiro e ritorno in salotto, guardandole estremamente male mentre loro non sembrano essersi stancate di ridere.
-vi odio- affermo incrociando le braccia al petto e sedendomi sul divano, stando in un angolo, ben distante da quelle due.
Le vedo scambiarsi un sorrisetto complice, un sorriso che conosco fin troppo bene.
-e non provate a farmi il solletico- dico freddamente, spostando lo sguardo verso la finestra.
Con la coda dell'occhio noto i loro visi assumere un'espressione piuttosto delusa, di chi aveva un sacco di progetti in mente e se li vede sfumare davanti.
Il buonumore non tarda tuttavia ad arrivare per loro, mentre io rimango imbronciata e distante.
Non passa molto tempo prima che mi si buttino addosso dolcemente, avvolgendomi con le braccia e iniziando a darmi bacetti sulle guance.
-Siete due stronze- biascico. L'intenzione era di mantenere il tono piatto, ma come si fa a stare serie con due deficienti che ti coccolano per scusarsi di averti ficcato un peperoncino in bocca mentre stavi sognando di baciare il tuo idolo..? Okay, non potevano saperlo.. e in ogni caso è stata un'idea epica, lo ammetto. E poi.. io probabilmente avrei fatto anche di peggio.
Mi addolcisco, roteando gli occhi e allargando le braccia, stringendole a me per poi ridacchiare.
-Che ore sono..?- chiedo aggrottando le sopracciglia.
Iris sfila dalla tasca della felpa il cellulare, controllando l'ora per poi riinfilarcelo -le 8:42-
Sgrano gli occhi. Come mai è così presto?! Non sono certo tipe mattiniere loro due, e di solito sono io a doverle svegliare a forza anche se sono le dieci e mezza!
Annie deve aver notato la mia espressione confusa, infatti si affretta a spiegare -dobbiamo registrare il video per 'I hope'-
-Oh cazzo!- mormoro. È vero. Oggi dobbiamo registrare! Merda, me ne ero completamente dimenticata. Ecco perchè sono già pronte! Dio, per una volta che non mi sveglio per prima!
Che poi 'I hope' è probabilmente la canzone più triste che abbiamo scritto..
Mi alzo di scatto, correndo verso la camera senza aggiungere nulla.Si, ognuna di noi ha una camera personale, ma perchè usarla quando si può dormire tutte insieme su un divano?
Una volta mi sono svegliata con un piede di Annie sulla guancia e il ginocchio di Iris piantato in una costola, ma questi sono solo dettagli.
Infilo un paio di Skinny neri e una felpa rosso opaco stile college, abbinata alle converse alte dello stesso colore. Mi pettino rapidamente i capelli, che iniziano puntualmente ad arricciarsi lievemente sulle punte, creando dei boccoletti rossastri.
Dovrei truccarmi..?
Ma anche no. Tanto poi ci saranno sicuramente i truccatori per il video, e in ogni caso non metterei più che del semplice mascara.
Scendo le scale di due in due, raggiungendo nuovamente le due ragazze.
-okay, ci sono- annuncio passandomi una mano tra i capelli per tenerli indietro.
-era ora- commenta Annie con quell'acidità scherzosa tipica del suo carattere.
Roteo gli occhi sbuffando una risata e infilo il cappotto, avvicinandomi alla porta. La apro ed esco, seguita da entrambe, raggiungendo l'auto di Annie (o meglio, quella che le hanno dato in 'prestito' in quanto band) per poi salirvi.Annie è la più 'vecchia' tra noi. È nata in giugno, mentre io in luglio dello stesso anno. È anche l'unica ad avere la patente dato che io non ho dato l'esame ed Iris è ancora diciassettenne.
***
Il viaggio non dura molto, dopotutto dovevamo solo raggiungere il centro di New York. La Time Square è stata sgomberata (più o meno) appositamente per questo evento, ed è infatti qui che si filmerà il tutto.
Scendiamo dall'auto e, oltre alle grida di qualcuno che ci ha viste, è proprio Alexander Hamilton, il nostro menager, ad accoglierci.
Devo dire che è un bravo menager. Non ci impone praticamente nessun limite, se non quelli necessari, e ha fatto davvero un gran lavoro per noi.
Ci conduce dai preparatori, lontano da occhi indiscreti. Qui ci vengono consegnati copioni e cagate varie.
È proprio adesso che, leggendoli, vengo a sapere che questo video mirerà all'unico scopo di consumare completamente le lacrime dei nostri fan.