Alexander ci conduce al centro della time square.
E subito sentiamo gli occhi di svariate persone posarsi su di noi.
Nessuno sapeva della registrazione di questo video, e nessuno sapeva che saremmo anche solo venute qui, oggi.
Noto due ragazze correre verso di noi, così rivolgo loro un sorriso, mentre i nostri bodyguard le fermano.
Odio il fatto che raramente lascino i nostri fan interagire con noi.
Credo sia normale, dopotutto, ma qualche volta mi piacerebbe parlarci.
E desuco piacerebbe anche a loro..
«Iris!»
Grida una delle due, allungando la mano verso Iris, nonostante l'uomo continui a tenerla indietro.
«Iris! Possiamo fare una foto? Iris!»
Continua ad urlare, mentre sorrido ampiamente.
Volto poi lo sguardo verso Iris, che la guarda con un misto tra compassione e commozione.
«No, non potete avvicinarvi.»
Dice duro il bodyguard, continuando ad allontanarle.
Allora vedo Iris sorridere alla ragazza, mimandole con le labbra un "forse dopo."
«Ragazze, non badate a loro, sono previsti, i fan.»
Ci richiama Alexander, giungendo ai tre sgabelli posizionati al centro della piazza, a triangolo, a mezzo metro l'uno dall'altro.
Così ci fa sedere, dandomi la mia chitarra e facendo poggiare davanti ad Annie il piano-tastiera.
Non è che ci capiti speaso di utilizzare il piano nelle nostre canzoni, ma in "I hope" abbiamo deciso di metterlo.
Il che personalmente, mi fa ancora più tristezza.
A volte penso che davvero, questa canzone sia troppo deprimente per essere inserita nell'album, principalmente pop-rock.
I bodyguard fanno disporre i fan che si sono avvicinati, a cerchio, intorno a noi.
A forse cinque o sei metri.
Credo che siano abbastanza rispettosi da stare composti e piuttosto in silenzio, come è stato loro detto.
Ovviamente, anche urla ed acclamazioni devono essere previste nel video.
Tanto poi l'audio sarà sostituito con la registrazione.
Alexander si mette tra noi tre, per darci le direttive.
«Siate naturali. Cantate e suonate come foste ad un concerto, ma restando sedute sugli sgabelli. Alla fine i bodyguard lasceranno passare una decina di fan, e faranno più o meno restringere il cerchio. Teoricamente, voi non lo sapete, quindi sarete sorprese, e comunque sorridete. Non troppo, però. Sarebbe una contraddizione della canzone.»
E dopo averci informate di tutto questo, ci alza il pollice sorridendo.
«Cominciate quando volete, stiamo già riprendendo.»
Afferma infine, allontanandosi.
Allora porto rapidamente lo sguardo su Annie, e poi su Iris, scambiando loro occhiate di sicurezza.
E successivamente, come consuetudine, porgo loro una mano ciascuna, che afferrano, prendendosi anche la mano tra di loro.
Così chiudiamo gli occhi, inspirando profondamente.
E poco dopo li riapriamo, quasi allo stesso instante.
«uno..»
Sussurra Iris, facendo un cenno con la testa.
Allora ci lasciamo le mani, posizionandole sugli strumenti.
«due..»
Sussurro io, con lo stesso cenno con la testa.
«tre.»
Conclude Annie, iniziando a suonare le dolci note del piano, che un attimo dopo vengono accompagnate dai miei accordi, mentre Iris inizia a cantare.
E al contrario di ciò che mi aspettavo, il silenzio invade la piazza.
Noto i fan intorno a noi quasi a bocca aperta, gli occhi puntati su Iris.
E quasi percepisco i brividi percorrere la loro schiena.
Perlomeno il ritornello è un pochino più movimentato, ha un ritmo più sostenuto.
Sempre che si possa anche lontanamente definire movimentato.
E così qui iniziamo a cantare anche io ed Annie.So I saw you in the morning sun.
That rope-necklace didn't suit you,
But it didn't seem like you care.
Your skin was white,
Your eyes were lost..
I realized I couldn't see your smile once again.Chiudo gli occhi, mentre le parole scivolano fuori dalle mie labbra con dolcezza.
E soltanto verso la fine del ritornello, li riapro, notando allora gli occhi di Annie lucidi, mentre una lacrima le solca la guancia.
No dio, ti prego!
Le persone che piangono mi fanno piangere.
E guardandomi intorno, gli sguardi incantati, ipnotizzati delle persone che si sono raggruppate intorno a noi.
Solitamente i nostri sono video movimentati, energici.
Dev'essere più strano per loro che per noi, vedere una cosa del genere.Alla fine della canzone, come previsto, alcuni fan vengono lasciati passare.
Inutile descrivere il modo in cui si tuffano su di noi.
Dopo aver poggiato la chitarra, mi alzo, abbracciandone quattro, o cinque, con un tenue sorriso sulle labbra.
Firmiamo un paio di autografi, e successivamente, i bodyguard ci fanno strada per tornare alla macchina.
E quando ci arriviamo, dopo esserci montate, ripartiamo per tornare a casa.
«Che tristezza.»
Commenta Iris, mentre io ed Annie annuiamo concordi.
«Non è vero, Annie?»
Chiedo retorica, ridacchiando.
«Oh Isabelle, vai a fanculo!»
Dice, al che scoppio a ridere.
«Perchè?»
Chiede allora Iris, confusa.
Così mi volto verso di lei, parlando.
«Stava piangendo.»
Spiego, scrollando le spalle.
Così la noto aggrottare le sopracciglia. Evidentemente non se ne era nemmeno accorta.
Annie sbuffa, mentre sorrido divertita.
«Beh, i fan lo adoreranno.»
Interviene quindi Iris, al che annuisco.
«Non ho dubbi, ma piangere per una canzone che abbiamo scritto nonchè cantato mille volte..»
Dico, scrollando le spalle.
È ovvio che non la stia davvero prendendo in giro, per questo.
Ma siamo fatte così: ci sfottiamo, amichevolmente, per qualsiasi cosa.
«Serpeverde.»
Commenta Annie con fare ovvio, mentre faccio una faccia fintamente offesa, battendo due volte la mano destra sul cuore, per poi ridacchiare a mia volta.Una volta a casa, scendiamo dalla macchina, rientrando nell'abitazione.
Mi siedo sul divano, e Iris fa lo stesso un attimo dopo, mentre Annie si siede al computer.
Sblocco il cellulare, controllando le notifiche e rispondendo a qualche fan su Twitter.
Non posso rispondere a tutti, ovviamente.
Ma quando posso, cerco di farlo.
Inizio successivamente a chiaccherare con Iris, a scherzare.
Ma mentre parliamo, veniamo interrotte dall'imprecazione di Annie.
«Oh cazzo..»
Dice appunto, mentre entrambe voltiamo lo sguardo verso di lei.
«Porca troia.. PORCA TROIA!»
Esclama poi.
E che diavolo è successo?
«Cosa c'è..?»
Chiede Iris, confusa quanto me.
Così Annie si alza di scatto dalla sedia, voltandosi verso di noi e mettendosi le mani sulla bocca.
«Merda, ragazze!»
Dice, con gli occhi lucidi.
Dio, mi sto preoccupando sul serio.
Un senso di angoscia mi pervade lo stomaco, mentre mi alzo, avvicinandomi a lei.
«Oh, che è?»
Chiede ancora Iris, andando verso il computer.
«Ci hanno chiesto di fare da band di supporto ai five seconds of summer!»
Grida quindi Annie, mentre sgrano gli occhi.
«Cosa?!»
Chiede Iris stupefatta, voltandosi di scatto verso di noi.
«Cosa?!»
Ripete alzando il tono, mentre ridacchia appena per la gioia.
«Ci prendi per il culo?»
Chiedo sorridendo come una stupida, incredula.
«Te lo giuro! Porca puttana! I five sos, cazzo. I five sos!»
Dice Annie, senza riuscire a calmarsi.
«Porca puttana non ci credo!»
Urlo, saltando addosso ad Annie ed abbracciandola, tirando poi a noi qnche Iris.
Ogni idolo ha il suo idolo, ed ogni persona ha un sogno.
In pochi realizzano il proprio, ma quando si raggiunge un obiettivo, se ne crea subito un successivo.
E noi saremmo state quelle pochissime persone, riuscite a realizzarne due.