Capitolo 1.

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VIRGINIA'S POV.

Camminare non è il mio punto forte.

Quando devo spostarmi da una parte all'altra di Londra preferisco prendere il bus o la mia adorata bicicletta invece di mettere in moto i miei piedi - già doloranti alla sola idea di dover passeggiare -, ma oggi non mi sembrava il caso di usare un mezzo per andare in un negozio non lontano da casa mia. In fondo utilizzare i nostri muscoli, che spesso sono rilassati sul letto o sul divano, non fa mai male.

A volte, quando c'è qualche evento e mangio troppo, faccio jogging: è fastidioso sentire un peso all'altezza dello stomaco, come se ci fosse una roccia pronta a farti cadere non appena il tuo corpo non riesce più a reggere il suo peso. Di solito ciò avviene quando i miei genitori mi raggiungono, quelle poche volte che possono, e decidono di preparare una cena abbondante, come se fosse la vigilia di Natale.

Nonostante sembri che mi vogliono far ingrassare, io li adoro. Hanno sempre approvato e apprezzato le mie scelte, come quando decisi di trasferirmi a Londra per lavorare. Penso di aver fatto la cosa giusta dato che a Bradford non c'erano tante possibilità lavorative come qui, infatti dopo qualche mese dall'essermi trasferita sono riuscita ad ottenere un colloquio con l'agenzia Styles. É stata un'impresa ardua lasciare alle mie spalle la mia famiglia e i miei amici, ma adesso la mia priorità è il futuro.

Con l'aiuto di mio fratello Steven sono riuscita a trovare un piccolo appartamento nel centro di Londra che, per fortuna, non costa tanto anche se si trova in una zona abbastanza trafficata. Ogni mese mio padre mi spedisce una busta con dentro una buona somma di soldi per pagare l'affitto e per tutti i miei bisogni personali, ma in verità sembra che siano destinati a più di una persona per quanti essi siano. Gli ho ribadito più volte che sono troppi per me e se in alcuni periodi saltasse non sarebbe un problema, insomma riesco a risparmiare e in più non voglio dipendere cosi tanto da loro, ma ovviamente lui non ne vuole sapere e puntualmente mi manda più del dovuto.

Anche se non abbiamo problemi economici io non voglio i loro soldi: è frustante sapere che a 24 anni non ho ancora raggiunto quell'indipendenza da sempre desiderata, ma se avrò quel lavoro finalmente potrò cavarmela da sola. So quello che veglio e quel posto sarà mio.

Saranno sicuramente orgogliosi di me quando comunicherò loro la notizia. Dio, non vedo l'ora; ho l'ansai che mi scorre nelle vene e la pelle d'oca ovunque. Mi devo calmare, il segreto per superare il tutto è essere tranquilli e sicuri di sè; e poi ho ancora un bel po' di tempo per rilassarmi.

Andrà tutto bene - o almeno spero, so di non dovermi illudere.

All'improvviso la suonera del cellulare interrompe il flusso dei miei pensieri. Quanto può essere fastidiosa? Dovrebbe essere un gallo che avvisa dell'arrivo di una chiamata cantando soavemente, ma in verità sembra una gallina sul punto di strozzarsi. Mi appunto mentalmente di cambiare suoneria e guardo lo schermo. Mamma.

"Pronto?"

Rispondo, schiarendomi la gola secca.

"Ciao tesoro, come va?" Mi chiede dall'altra parte del cellulare con voce dolce e squillante. É sempre stata dolce e comprensiva sia nei miei confronti e sia in quelli di mio fratello, mentre mio padre era quello pronto a rimproverarci quando combinavamo qualche guaio.

"Tutto bene qui, da voi?"

Devo ammettere che la mia vita è diventata abbastanza monotona. Passo la maggior parte del tempo in casa a guardare film e a ingozzarmi di schifezze, e solo quando c'è qualche nuova uscita interessante vado al cinema. Mi sono traferita a Londra 4 mesi fa e non sono riuscita a socializzare cosi tanto da poter uscire con quelle poche persone che ho conosciuto sostituendo del personale in un bar per circa un mesetto, giusto per non diventare completamente inattiva. L'unico con cui parlavo e non solo per dire 'vai a pulire tu quel tavolo?', era un ragazzo iralndese più o meno della mia età: Niall. É davvero simpatico e carino - è biondo tinto con gli occhi azzuri, ma purtroppo non è il mio tipo -, all'inizio, dato che ero nuova, gli altri erano scettichi nei miei confronti mentre Niall si è presentato subito disponibile. Mi tengo ancora in contatto con lui, infatti a volte usciamo per prendere un caffè insieme.

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