Capitolo 2.

64 4 3
                                    

VIRGINIA'S POV.

Il rumore della sveglia rimbomba nella stanza all'improvviso. No, no, non può essere, prima o poi butterò dalla finestra quella cosa. Non ho la minima intenzione di alzarmi, sono le..9! Quale comune mortale si alzerebbe alle 9 se non ha niente da fare per tutto il giorno?

Dopo 10 minuti abbondanti, passati a rigirarmi tra le coperte per riprendere sonno, mi ricordo di che giorno sia oggi. Apro gli occhi di scatto e mi alzo velocemente, devo trovare il computer e vedere tra le e-mail l'orario fissato per il colloquio. Sono una delle persone più ritardatarie di questo pianeta - ma allo stesso tempo odio aspettare qualcuno, abbastanza contraddittorio da parte mia -, e se aggiungiamo questo contrattempo avranno un'idea sbagliata di me. Cazzo, posso considerarmi già senza lavoro!

Apro l'e-mail dell'agenzia Styles e..tiro un sospiro di sollievo. Mi devo recare nell'ufficio a mezzogiorno. Ho avuto una sensazione di panico terribile.

Dato che mancano 3 ore decido di andare al supermecato per far un bel rifornimento: mi metto un pantalone stretto nero con sopra una maglietta bianca e vado in bagno per legarmi i capelli in una coda disordinata. Oggi dalla finestra entra molto sole - eppure ieri pioveva..ma chi lo capisce il tempo! -, cosi prendo una giacca poco pesante insieme alla borsa ed esco.

É strano pensare come alcune persone si stiano ancora godendo 'l'estate' mentre altre vedono a malapena il sole, insomma lo trovo ingiusto. Personalmente amo il caldo e in questo momento vorrei trovarmi su una sdraio o in mare per nuotare fino alla boa più lontana o semplicemente seduta sulla sabbia a immaginare la vita delle persone, curiosa di sapere i loro pensieri e i loro modi di fare; e invece mi ritrovo immersa nel freddo - che per fortuna non soffro molto.

É così bello il mare: è uno dei miei posti preferiti, è il mio rigufio, è il mio punto di riferimento. Non ha paura di niente, tutti lo amano ma lo temono allo stesso tempo perchè nessuno può sconfiggerlo; e pagherei oro per essere come lui: infinitamente libera. Ha sempre avuto una certa influenza su di me, infatti riesce a calmarmi facendomi liberare la mente dai mille pensieri.

Per me, il mare è come una persona. Sembra pazzesco, lo so, ma quando nuoto io parlo ad esso, non mi sento mai sola. Per quanto mi sforzi, non riesco a dare una spiegazione valida ai suoi comportamenti, sembra un guerriero che vuole insegnarci a combattere, perchè non importa quante volte sarà respinto, lui cercherà sempre di baciare la spiaggia. E noi dovremmo seguire il suo esempio: non dobbiamo mai mollare se vogliamo veramente qualcosa.

Una volta arrivata al supermercato predo un carrello e mi incammino verso il reparto più vicino. Considerando il fatto che tra due giorni viene a trovarmi la mia famiglia, dovrei come minimo riempire il frigo di cibo saluare.

Compro un po' di tutto - carne, verdura, frutta, salumi, pasta, dolci -, almeno starò apposto per più o meno una settimana, e vado ad una cassa poco affollata. Sistemo il tutto nelle buste che ho portato da casa e dopo aver pagato esco dalla porta automatica. Voglio prepararmi con calma e attentamente, non posso perdere tempo.

Povero cassiere, l'ho a malapena guardato in faccia e probabilmente non ha neanche sentito il mio grazie sussurrato velocemente. Mi avrà dato sicuramente della maleducata.

"Ehy!" Sento gridare. É una voce a me sconosciuta, non credo che stiano chiamando me e così continuo per la mia strada; ma neanche il tempo di fare un altro passo che il mio braccio viene afferrato da qualcuno. Mi giro di scatto trovandomi davanti un ragazzo moro con gli occhi azzurri che riprende fiato. Dovrebbe essere il cassiere dato che mi ricordo le sue braccia tatuate e in più ha una tessera sulla maglietta dell'adidas con il nome del supermercato - come ho fatto a non notarlo prima? É davvero un bel ragazzo.

Black Magic |H.S.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora