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Faceva freddo.
Meglio dire che si gelava, un gelo mai sentito, ma d'altronde da questo posto non ci si poteva aspettare niente che non fosse paragonabile alla solitudine, o almeno per me.

Erano passate poche ore da quando ero qui, in questa fredda e apparentemente inabitata casa, meglio correggersi, abitazione, perché per me non era una casa e non lo sarebbe mai stata.

Stavo ancora sistemando gli ultimi due scatoloni che contenevano i miei libri, solo quelli che mi era concesso portare, quando sentii qualcuno bussare alla porta della camera. Improvvisamente uscii dal mio stato di riflessione e sussurai un 'avanti'.

Ovviamente era Richard, mio zio di secondo grado. Era lui che, per purà pietà, mi aveva ospitato lì e si era offerto insieme a zia Rosanna, sua moglie, di farmi da genitore o qualunque cosa facesse.

Appena varcó la soglia della porta notai che in mano portava un pacchetto. Che fosse un regalo per me? Non lo escluderei, sono sicura che farebbero di tutto pur di accertarsi che io faccia la "brava ragazza", o che almeno non interferisca con il loro piano di vivere una vita perfetta e nell'ordinario. Mi dispiace zio, è troppo tardi.

-Ehi, Alyssa.
il suo tono era dolce e calmo

-zio...- mi limitai a fargli un cenno con la testa.

-vedo che stai finendo di mettere a posto le ultime cose-
Disse osservando il pavimento e il letto cosparso di libri che stavo riordinando mano a mano sugli scaffali.

-già.. sei qui per dirmi qualcosa..?-
Arrivai dritta al punto, ero particolarmente stanca quel pomeriggio, molto più del solito.

-oh, si... ecco! Tieni, questo é un pensierino per te da parte nostra-
disse con un sorriso a trentadue denti porgendomi il piccolo pacchetto che teneva tra le mani.

-mmh.. grazie..- dissi con un leggero tono di imbarazzo nella voce, non ero abituata a ricevere un regalo da qualcuno, non ero abituata in generale a nessun tipo di queste cose in realtà.

Presi con un movimento veloce e imbranato il pacchetto e lo osservai da vicino, c'era anche un biglietto, non potei fare a meno di sorridere.

-volevo- si schiarì la voce

-volevamo farti sapere che se hai bisogno noi ci siamo, e che non ti costringeremo a fare niente contro la tua volontà. Inoltre, qui inizierai una nuova vita, vedrai che sarà come..... un avventura!-

Zio Rich sembrava particolarmente convinto delle parole che diceva e anche entusiasta, almeno qualcuno lo era al posto mio.
Io personalmente restavo abbastanza indifferente a questa situazione, non sapevo davvero cosa pensare, andavo solo avanti meglio che potevo.

Feci un sorriso a zio Rich, giusto per fargli capire che apprezzavo lo sforzo.

Lui allora si voltó e fece per uscire, prima di chiudere la porta si voltó un ultima volta

-ah, Alyssa, domani si ricomincia!-
Detto questo si richiuse la porta alle spalle.

Spazio autrice 

Salve a tutti, lettori e lettrici.
Ho deciso di scrivere questa storia poiché già da un pò di tempo mi frullavano alcune idee in testa, so che come primo capitolo é abbastanza corto (ho voluto fare una piccola "introduzione") e può anche sembrarvi confuso ma rimedieró con i capitoli successivi in cui ci sarà più contenuto (e meno chiacchiere della sottoscritta), spero solo che aggiungerete la storia alla biblioteca.
Ciao!

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