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Trascossi tutta la mattina chiusa in camera mia a leggere, dovevo riconoscere che quella stanza era un ottimo rifugio per dare libero sfogo a tutti i miei pensieri, o anche per nascondermi dalla realtà. Tutto senza interferenze esterne.

Appena fu ora di pranzo, zio Rich con un unico e rumoroso urlo chiamó tutti al piano di sotto, io mi affrettai a scendere le scale per raggiungere quell'invitante piatto di lasagne, non ci vedevo letteralmente piú dalla fame e il mio stomaco aveva iniziato a brontolare.

Quando entrai nella sala da pranzo erano già tutti seduti e composti a tavola, così mi sedetti sull'ultima sedia rimasta.

Zia Rosanna cominciò a distribuire in ogni piatto un abbondante porzione di lasagna fumante, direi un ottimo piatto per cominciare la giornata.

Nei primi cinque minuti a tavola ci fu un silenzio religioso, con sottofondo di rumori di stoviglie e di Tv, quest'ultima trasmetteva la partita di uno sport che non so come, teneva tutti gli occhi dei presenti incollati allo schermo, poi zio Rich inaspettatamente prese la parola girandosi verso di me.

Anche se ne ero abbastanza abituata, sentivo uno strano nervosismo, non amavo essere al centro dell'attenzione.

-Allora Alyssa, domani comincerai la scuola. Io e tua zia ti abbiamo iscritta a una delle scuole migliori della contea di Shrine, è poco lontana da qui ed é la stessa dove studia Max-

Sentii lo sguardo fulminante di quest'ultimo su di me.

Zio Rich afferró una forchettata di lasagna e la mangió, poi continuó.

-Ma non sarete insieme durante le lezioni, tu seguirai i corsi del terzo anno, mentre Max quelli del secondo-

Come sospettavo era un anno più piccolo di me. Questo mi dava un vantaggio decisivo, doveva portarmi rispetto. Almeno questo

-Va bene, ma.. non so dove si trova-

-Ovviamente il primo giorno andrai a piedi con Max, poi dopo aver imparato la strada potrai scegliere se prendere l'autobus o meno-
disse prontamente zio Rich, fiero di aver pensato a tutto per filo e per segno.

Per tutto il resto della durata del pranzo zio Rich continuó a parlare  spiegandomi i vari corsi che era possibile seguire e tutte le possibili attività che offriva la scuola.

D'accordo che la scuola era "importante" ma ora c'era qualcosa che mi interessava leggermente di più, prima di allora non ce n'era stato tempo ne occasione, ma ora dovevo dare sfogo a tutte le domande che mi ero tenuta dentro da quando ero arrivata.

Aspettavo sempre il momento più adatto ma andando avanti così non avrei ottenuto risposte nemmeno per Natale.

Approfittai di quel momento: i due fratelli si erano messi a parlare tra di loro, forse di sport, e zia Rosanna iniziò velocemente a raccogliere i piatti ormai vuoti.

-Zio, dovrei farti alcune domande-
dissi il più piano possibile,
ma a quanto pare non abbastanza.

Tutti smisero subito di fare quello che stavano facendo e si girarono verso di me, senza neanche fingere una certa disinvoltura.

Perfetto

-Dimmi pure cara, sono qui per questo-

Se lo dici tu..

Dopo averci riflettuto per alcuni istanti mi venne in mente la domanda più logica e semplice da fare.

-Chi sono i miei genitori?-

A quella domanda così diretta gli sguardi dei presenti si fecero più insistenti, zia Rosanna che aveva un piatto in mano per poco non lo fece cadere mentre zio Rich distolse lo sguardo e lo puntó sul tavolo con fare pensieroso.

Una domanda più facile di questa non c'era eppure sembrava avessi chiesto loro che tipo di deodorante usavano.

Zia Rosanna stava per prendere parola ma zio Rich la interruppe ancora prima che aprisse bocca

-I tuoi genitori non sono qui-

Beh, grazie, questo lo vedo anche io.

-E dove sono allora?

Gli zii si scambiarono un'occhiata preoccupata, mi girai verso Karl e Max, sembravano confusi almeno quanto me.

Lanciai uno sguardo imploratore a zio Rich, che sospiró e dopo alcuni secondi parló; non l'avesse mai fatto...

-Loro sono partiti per salvare te e la tua specie... Sono partiti per tenere te al sicuro-

chi diavolo sono io allora?

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