Omicidio per gioco

Capitolo 1

Era la notte del 8 novembre del 1962. In una stradina buia e isolata, un luogo tetro e circondato da alberi che parevano delle figure nere animate dal vento, si trovava la casa di Mr Sands. Un'abitazione insolita, lunga e stretta, circondata dall'oscurità che impediva il passare di ciò che rimaneva di luce durante la notte.

Dal bosco proveniva il rumore di un ruscello che scorreva. Mr Sands era un uomo alto, sulla quarantina. Era sposato ma non aveva figli. I capelli neri facevano risaltare i baffi color fuliggine e il viso pallido. La sua espressione distesa e cordiale era molto apprezzata da chi lo circondava. La bocca sottile e il naso piccolo erano per lui delle caratteristiche importanti perché lo facevano sembrare tranquillo e rilassato in ogni momento, la voce era cupa e imponente ma allo stesso tempo dolce e ammaliante. Il suo abbigliamento era vario, però in generale era una persona molto elegante e ciò rispecchiava la sua personalità. Con se aveva sempre un orologio da taschino d'argento.Di solito praticava il golf, era uno sport che lo appassionava particolarmente e quando ne aveva il tempo andava a giocare. Gli piaceva molto leggere libri, amava molto i gialli. Non usciva molto volentieri di casa, stare seduto nel suo studio a lavorare lo rilassava. Tutti i giorni si recava a Londra al lavoro; era un impiegato della banca più famosa della città, e sua moglie lavorava con lui: erano sempre insieme.

Quella stessa notte avevano un ospite in casa con il quale intavolarono una discussione, che si poteva definire anche molto animata. Ad un certo punto il tutto si acquietò.

Mr Sands era stato assassinato con un'arma da taglio, un rasoio. L'assassino non lasciò indizi o comunque cancellò le tracce dell'omicidio, ma non si accorse che gli cadde dalla tasca una fiche. Portò via il rasoio, che apparteneva a Mr Jack e che lui aveva trovato in quel momento, usato per uccidere la vittima. Cancellò le impronte probabilmente lasciate sulla maniglia della porta e su altre superfici.