Oggi ti racconterò una storia. Che storia, dici?
Una storia.Tanto, ma non troppo tempo fa, c'erano un ragazzo ed una ragazza in un piccolo paesino.
Lui aveva capelli biondi, o forse erano castani, ed occhi azzurri, ma probabilmente erano marroni, o chissà, verdi magari.
Era alto, ma neanche troppo, robusto, non troppo però, sicuro, seppur spesso fosse titubante e solo, nonostante avesse tanti amici.
Lui amava i libri, o forse li odiava, e l'opposto di ciò provava con lo sport.
Il nome di quel ragazzo era sulla bocca di tutti, ma nessuno lo pronunciava.
Lui si ripeteva di essere un ragazzo, 'Io sono un ragazzo', si ripeteva pensando.
O forse lo diceva ad alta voce. E quel ragazzo si era convinto di esserlo. O forse lo pensava solo?La ragazza era bionda, ma probabilmente era mora o castana, ed i suoi occhi erano verde rugiada, ma marrone corteccia. Le sue guance si coloravano di pesca al tatto, ma nessuno sa di che colore siano le pesche, in quel paesino.
Il suo nome è sulla bocca di una sola persona, o chissà, forse più. Ma quella persona vive nel caos cittadino, lontano. O forse più vicino di quanto i paesani pensino.
Oh, quella ragazza. Quella ragazza adora leggere, o forse era disegnare. O m'aveva forse detto di esserne incapace?
Lei non si ripeteva nulla, o chissà, forse l'intero mondo si ripeteva costantemente nella sua piccola testa. 'Io sono me', si ripeteva la notte. Ma chi fosse 'me', nessuno ne era certo.Quei due si conoscono, ma forse non si ricordano di passare insieme il tempo.
La notte, in quel paesino, il cielo è stupendo. O forse sono solo i paesani a trovarlo bello.
Quel paesino è talmente piccolo che sia il ragazzo che la ragazza conoscono tutti, o forse potrebbero essere tutti a conoscere loro.
Sia l'uno che l'altro cercano la stessa cosa, o forse sono solo cercati entrambi dalla stessa persona.
Chi lo sa se sia un lui o un lei.Intanto, sotto il cielo e lo smog della città, un ragazzo, ma chi lo sa, forse è una ragazza, fissa l'orizzonte. Ma chi può dirlo, magari è solo perso nel vuoto.
Lui pensa al futuro, o alla futura, e forse lui questo lo sa già. Forse.
Lui pensa a quel paesino lontano. 'Chissà chi ci abita', pensa. Magari sa già la risposta, magari pensa solo a se gli abitanti di quel paesino si chiedano chi vive in quell'imponente città.Oh, ma chi lo sa cosa davvero vogliono, quegli individui.
Sono confusi, sotto quel cielo senza stelle.
O forse le stelle ci sono, magari sono solo riflessi di qualcosa sulla terra, qualcosa di ancora vivo.
Tutti cercano tutti, ma quell'individuo cerca solo qualcuno, o chissà, magari è qualcuna.C'era una volta, o chissà, magari c'è ancora, un piccolo Stato che nessuno conosce.
O forse è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno ne vede i confini.
Ma comunque sia, in quello stato abitano tre, o erano quattro, persone.
Quelle persone sanno tanto, come forse non conoscono nulla.Ma alla fine, nessuno di loro sa davvero se siano ragazzi o ragazze. Dubitano della propria esistenza.
Loro fanno solo ciò che sentono.
Ma alla fine, per ognuno di loro, ci sarà un premio.Perché per ogni paesino c'è sempre una città da esso generata.
E di questo, sono sicuri.
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La piccola raccolta di Feel-0
Poesia- Derubato della speranza, nulla mi rimase se non il potermi chinare su un foglio con una penna in mano, e ricordare. Perchè in un mondo senza sogni, la memoria è l'unica speranza. E se non esiste la speranza, allora queste memorie sono reali.