Il giorno successivo, Lydia, si recò, come al solito, all'università per un altra lezione di paleontologia.
Prese le prime cose che vide nell'armadio, una maglietta grigia e dei jeans azzurro chiaro, riempì la ciotola di Maya, prese le chiavi della sua Opel e si diresse al lavoro.
Appena arrivata nel parcheggio, però, notò un messaggio sul suo telefono.
Era di Max.
diceva:"Lydia, stamattina, come promesso, ho chiamato il mio amico Peter, il capo di quell'associazione paleontologica di cui ti parlavo ieri sera. Ha chiesto il tuo curriculum e il tuo numero di telefono. Vorrebbe parlarti, richiamami appena puoi. Baci Max"
Senza pensarci due volte Lydia cercò sulla rubrica il numero del suo amico per chiamarlo.
Dopo due squilli, dall'altro capo del telefono si udì una voce maschile molto profonda.
《pronto?》disse Max con un tono che somigliava a un misto tra l'assonnato e l'arrabbiato.
《Max, ho letto il tuo messaggio, è vero quello che hai scritto? Sono veramente interessati?》chiese Lydia sprizzando felicità da tutti i pori.
《Certo che è la verità Lydia, se vuoi oggi puoi venire da me, così richiamo Peter e ti faccio parlare con...》
《Certo! Arrivo subito》 disse immediatamente Lydia senza nemmeno lasciarlo finire di parlare.
《ma non hai lezione oggi?》 chiese Max un po spaventato dal comportamento dell'amica.
《si, ma sicuramente i miei studenti non rimarranno delusi se, per una volta, non ci sono》 rise Lydia.
《sei sempre la solita amica mia! Allora ti aspetto da me tra mezzora, ciao Lydia》 disse Max mentre continuava a ridere del comportamento di Lydia.
《va bene, a dopo》disse Lydia chiudendo la chiamata e lanciando il telefono sul sedile di fianco al suo, vicino alla valigetta dell'università.
Girò le chiavi del cruscotto e il motore iniziò a scoppiettare come al solito.
Subito Lydia imboccò l'autostrada per arrivare più in fretta a casa di Max.
abita in una villa dall'altra parte di Broocklin, ha un grande giardino sempre curato nei minimi dettagli da una schiera di giardinieri.
All'interno, casa sua, è veramente stupenda, tv al plasma, quadri di altissimo valore alle pareti e una piscina interrata al piano di sotto.
"sinceramente mi mancava tornare da Max, mi fa ricordare la mia infanzia, quando i miei mi lasciavano giocare da lui tutto il giorno e passavamo i pomeriggi a tormentare il maggiordomo e a giocare a nascondino in giardino" pensò Lydia tra se e se mentre sfrecciava tra le auto in autostrada.
I pensieri di Lydia continuarono a vagare nei suoi ricordi finchè, il suono di un clacson la fece rinsavire, imboccò l'uscita e in meno ci un minuto arrivò davanti al cancello della villa di Max.
《Lydia!》 urlò Max dal balcone mentre le faceva cenno con la mano di entrare.
Il maggiordomo le fece parcheggiare l'auto nello stesso posto dove, solitamente, parcheggiavano i suoi, vicino al capanno degli attrezzi dove lei e Max si nascondevano sempre.
《buongiorno signorina Lydia》 disse il maggiordomo mentre cortesemente, apriva la portiera della Opel di Lydia e la aiutava a scendere.
《buongiorno Jhon, grazie dell'aiuto》 rispose Lydia sfoggiando un bellissimo sorrido.
Jhon era il maggiordomo della famiglia di Max da anni, è un omino alto più o meno 1 metro e 70 cm con due baffi enormi e degli occhiali quadrati con la montatura rossa.
È molto simpatico e dolce anche se all'apparenza può sembrare severo.
《la porto dal Max, mi segua prego》disse Jhon voltandosi e iniziando a camminare verso la villa.
Percorsero l'intero vialetto finchè la grande porta di legno d'acero non spuntò davanti a loro.
《signore? La signorina Lydia è qui》disse il maggiordomo prima di congedarsi e di dirigersi verso la cucina.
《ciao di nuovo Lydia,accomodati》 disse Max appoggiando la mano sulla sedia accanto alla sua.
Aveva già in mano il suo cellulare, pronto per chiamare Peter.
《ho conosciuto Peter in Cina, 1 anno fa, stavo lavorando in uno scavo, quando si è presentato per chiedere se qualcuno di noi avesse avuto voglia di aiutarlo in un lavoro. È veramente una persona simpatica, sincera e di buon cuore. Ora lo chiamo, così puoi parlarci e accordarti per il lavoro》 disse Max.
Subito dopo iniziò a comporre il numero che apparve sullo schermo del suo cellulare con la scritta:-Peter Wood-.
Iniziò subito a squillare, per un po nessuno rispose poi, all'improvviso, si sentì una voce maschile.
《Max! Dimmi tutto》 disse Peter entusiasta di risentire Max
《Ciao Peter ti ricordi che ieri sera ti ho parlato di una mia cara amica?Lydia?》 Chiese Max mentre si girava i pollici.
《Certo, avrei proprio bisogno di una mano per un lavoro》rispose Peter evidentemente felice.
《É qui, te la passo, così potete accordarvi sul viaggio e sul lavoro》disse Max.
Subito dopo allungò il telefono a Lydia con il suo solito sorrisino compiaciuto e inquietante allo stesso momento.
《Salve, piacere io sono Lydia" disse Lydia con la voce tremante per l'ansia.
《Ciao Lydia, che piacere poterti sentire, Max mi ha raccontato molte cose di te che mi hanno spinto a volerti come mia assistente in questo lavoro》 disse Peter
Lydia era fuori di sé dalla gioia, iniziò a girare per la stanza mentre parlava al telefono, e aveva un sorrisino stampato sul viso.
《So che sei uscita con il massimo dei voti e che il tuo sogno é quello di diventare paleontologa...beh ora devo solo vedere come ti comporti sul campo.
Abbiamo ritrovato uno scheletro risalente all'epoca quaternario, più precisamente del pleistocene, ma non riusciamo a portarlo fuori dalla grotta e non riusciamo nemmeno a compiere tutte le analisi previste, siamo pochi.
Vi va di darci una mano ragazzi?》 Disse infine Peter, riferendosi ovviamente anche a Max.
《Certo! 》 risposero all'unisono i due amici.
《Bene! Vi aspetto tra una settimana esatta in Alaska, a presto》 disse infine Peter prima di interrompere la chiamata, facendo piombare Lydia e Max in un silenzio imbarazzante.
Dopo poco Lydia iniziò a urlare come una persona terrorizzata da un serpente a sonagli, facendo scoppiare a ridere Max.
《Devo correre a prepararmi! Ci vediamo Max, grazie davvero, per tutto》 disse l'amica prendendo il giubbotto dalla sedia e correndo verso la porta urlando a più non posso.
《Di niente Lydia, ci vediamo》 disse Max alzandosi dalla sedia per chiudere la porta rimasta ancora aperta dopo l'impetuosa uscita dell'amica.
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SABERTOOTH
Science Fiction"Lydia osservava a bocca aperta quel gigante fossilizzato. La sua pelliccia era di un colore marrone scuro, con delle chiazze marroncine qua e la. Aveva delle zanne lunghe qualche metro, giallastre, che facevano risaltare la vecchiaia di quei resti...