❁fall in love with a wolf❁

Capitolo 14:

Vaffanculo il "domani mattina", si partiva adesso. Chiamai Scott per riferirglielo e lui fu completamente d'accordo, per fortuna. Mi fiondai letteralmente a casa sua ma persi tempo ad uscire di casa: dovetti fare molto piano ad uscire, mio padre era a casa e non volevo mentirgli ancora ma di certo non potevo dirgli che andavo in Messico a recuperare il mio ragazzo-lupo mannaro insieme al mio migliore amico-lupo mannaro.

Facemmo tutto il viaggio in macchina, ero troppo agitato per obbiettare anche se in effetti un treno avrebbe velocizzato le cose. Avevo il cuore che mi usciva dal petto, sembrava che da un momento all'altro sarebbe esploso: ero sull'orlo di un attacco di panico. Non ne avevo uno da molto tempo, ma ricordavo perfettamente la sensazione...è una cosa che non si scorda. Ad un certo punto ritenni necessario non farsi trasportare dalle emozioni ed iniziare a ragionare. Derek era seriamente in pericolo e l'unico che ne sapeva qualcosa era Scott

-Dov'è Derek?

-Non lo so, dopo incontreremo una persona che sa dov'è.- mi rispose

-e sai perchè è sparito?

-lo hanno rapito

il mio povero cuore si fermò

-chi? chi lo ha rapito?

-mi sa che è ora che ti racconti un pò di Allison Argent

Scott mi raccontò tutto di lui e Allison, Dio se sembrava innamorato. Non lo avevo mai visto così, gli brillavano gli occhi. Chissà se anche io avevo quella faccia da deficente quando parlavo di Derek. Poi mi parlò della sua famiglia: suo padre era un cacciatore, come sua madre e anche sua zia. Kate Argent, Kate Argent era la zia di Allison. MI disse che secondo lui era stata lei a rapire Derek, per finire la famosa opera.

Cercai di calmarmi il più possibile e alla fine ci riuscii, non era mai successo che riuscissi a reprimere un attacco di panico.

Il viaggio fu interminabile, ma quando arrivammo desideravo solo tornare in macchina il prima possible. La ragazza che dovevamo incontrare era già lì al nostro arrivo, si chiamava Braeden e si presentò come una mercenaria che faceva tutto questo solo per soldi. "mh, simpatica insomma" pensai ironicamente.

Ci guidò ed entrammo in una chiesa molto antica, in una città che ormai non lo era più. La chiesa non doveva essere proprio una Chiesa, molto più probabilmente apparteneva a qualche religione strana, perchè aveva un interno e uno stile diverso da quello che si trova solitamente. Ci dividemmo: io e Scott da una parte mentre Braeden da un altra.

La chiesa aveva qualcosa di davvero ambiguo e sono sicuro come l'orologio svizzero che Scott non era l'unica creatura sovrannaturale lì dentro. Vagammo per circa un quarto d'ora prima di sentire le grida di Braeden provenire da qualche parte.

Mi voltai intento ad andare da lei ma Scott mi fermò

-no, dobbiamo continuare

-cosa? Scott, ha bisogno di aiuto!- urlai

-no, va contro il nostro accordo. Poi sento l'odore di Derek.

-okay, allora sbrighiamoci.

mi sentivo male nel lasciare Braeden indietro, ma volevo veramente rivedere Derek.

Lo trovammo, si.

Lo trovammo congelato.

Lo trovammo congelato dentro un cubo di ghiaccio enorme.

Scott sembrava sapere già cosa fare e nonostante io fossi paralizzato più di quanto lo fosse Derek nel vederlo, fece un ruggito fortissimo che quasi spaventò a morte.

il ghiacchio si ruppe in mille pezzi e Derek cadde a terra, ma grazie a Dio si era svegliato. Sembrò come essersi appena svegliato da un coma ma in pochi secondi capì cosa stava succedendo.

-Dobbiamo scappare

-no, Braeden.- risposi

-HAI CHIAMATO BRAEDEN, SCOTT?

-certo. Ne parleremo dopo.

Nessuno mi diede ascolto e uscimmo di fretta dalla chiesa, senza tener conto che una ragazza poteva essere ferita.

Salimmo sulla Jeep e io mi misi dietro insieme a Derek.

Era ancora molto debole, così lo presi tra le mie braccia e tornammo a casa.

Era ormai tarda mattina, eravamo stati via tutta notte. Sul mio telefono avevo una cosa come 25 chiamate di mio padre che sicuramente era in ansia per me.

Gli scrissi un messaggio dicendogli che un amico era in pericolo di vita, e che ero dovuto scappare. Probabilmente arrivato a casa questa cosa non avrebbe retto e avrei dovuto svelargli la verità.

Ma l'unica cosa che mi importava la momento, era che Derek stesse bene.

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Oh Dio mi dispiace tantissimo, non scrivo da decenni.

In ogni caso, spero che il capitolo vi sia piaciuto c:

in tal caso come sempre se vi va lasciate un voto e un commento❣