Cristina's pov
I raggi del sole inondavano la stanza facendomi nascondere la testa sotto il cuscino. Rimasi ferma così per svariati minuti finché non decisi di alzarmi. Sposai l'oggetto dalla mia testa e mi guardai intorno assonnata notando Chiara aggrovigliata nel piumino con una gamba fuori da esso che respirava leggermente. Presi il telefono per vedere che ore fossero.7:23. Sapevo perfettamente che non sarei riuscita ad addormentarmi nuovamente così mi alzai facendo attenzione a non far rumore ed andai in salotto. Prima di sedermi sul divano andai in cucina e mi preparai una tazza di latte e cacao. Accesi la tv e decisi di guardare un po' di cartoni animati mentre davo un occhiata ai social trovando svariate notizie sui ragazzi. Posai il cellulare cercando di stare attenta a ciò che veniva trasmesso in televisione ma ero troppo stanca così tornai a mescolare il mio latte. Lo sorseggiai tranquillamente e posai poco dopo la tazza vuota sul tavolino davanti a me. Partì una pubblicità sul programma che avrebbero fatto quella sera per Capodanno. Io e Chiara avevamo deciso di passare la serata tranquillamente, magari andare in qualche pub. Invece per quella mattina avevamo deciso di andare al museo delle cere così guardai nuovamente il cellulare per vedere l'ora. Erano appena le otto così decisi di fare qualche mestiere in casa per fare passare il tempo. Quando finii erano le dieci così decisi di chiamare Chiara. Entrai in camera e la vidi ranicchiata con la testa che spuntava appena da sotto la coperta. Mi accovacciai al suo fianco e la scossi leggermente
- Chiara sveglia- dissi scuotendola dal braccio. Lei si strinse maggiormente senza dire una parola così la chiamai nuovamente.
- su sveglia alzati- lei mugugnò qualcosa di incomprensibile così presi la coperta e la spostai del tutto. Lei mise la testa sotto il cuscino così io mi avvicinai alla finestra e la aprii. L'aria gelida di dicembre mi colpì in pieno viso e mi voltai nella sua direzione.
- chiudi quella cazzo di finestra che si gela- disse a denti stretti. Io la richiusi ridacchiando e la spronai nuovamente ad alzarsi.
- su che dobbiamo andare
- svegliami ancora così e ti uccido - disse rotolando giù dal letto, risi. Si alzò stiracchiandosi e mi seguì in cucina dove avevo lasciato una tazza di tè caldo.
- grazie- mormorò lei prendendolo tra le mani. Io le sorrisi e andai in bagno. Mezz'ora dopo eravamo pronte ad uscire così ci avviamo alla stazione dei bus. Scendemmo a King's Cross e salimmo sulla metro. Circa venti minuti dopo arrivammo a Baker Street dove scendemmo. Ci avviamo verso il museo e ci mettemmo in coda.
- aiuto- sussurrai io guardando il numero di persone davanti a noi
- su ce la possiamo fare- sussurrò Chiara ridacchiando. Dopo circa tre quarti d'ora di coda riuscimmo ad arrivare alla biglietteria dove ci diedero due braccialetti da mettere al polso. Quando entrammo un'ondata di calore ci invase.
- ah finalmente- sussurrò Chiara togliendosi il cappello seguita da me.
- secondo me dovranno aggiungere una statua- dissi lanciandole uno sguardo d'intesa.
- ah e chi dovrebbe essere?- chiese retoricamente lei. Io feci un teatrale movimeto delle braccia indicandomi.
- moi- dissi per poi scoppiare a ridere. Lei mi seguì scuotendo la testa divertita.
- Si certo,come no- disse dandomi una spallata giocosa. Mentre continuavamo a ridere entrammo nella prima sala dove vi erano le cere di moltissimi attori famosi. I primi che scorsi furono Brad Pitt e Angelina Jolie.
- Chiara guardaaa- dissi trascinanola per una manica e portandola davanti alle due statue
- certo che lei è figa anche in versione statua- disse osservandola. Io annuii e continuai a camminare per la stanza. Mi avvicinai a quella di Robbie Williams e la fissati attentamente. I dettagli erano minuziosi e a dir poco impressionanti. Chiara mi chiamò dalla stanza successiva così la raggiunsi. Mi indicò un punto con un cenno del capo così mi voltai e vidi la cera di Will Smith. Ci avvicinammo in fretta e ci guardammo negli occhi.
- In west Philadelphia, born and raised,on a playground is where I spent most of my days. Chillin out, maxin, relaxin' all cool and all shootin some b-ball outside the school when a couple of guys they were up to no good, startin makin trouble in my neighborhood.I got in one little fight and mom got scared she said, "you're movin with your auntie and uncle in Bel-Air."- ci mettemmo a cantare sotto voce senza farci sentire dalle persone che erano nella stanza e alla fine scoppiammo a ridere come due idiote. Facemmo qualche foto e proseguimmo nelle stanze successive. Dopo un po' arrivammo alle statue dei ragazzi. Erano seduti su una panchina e vi erano moltissime ragazzine in fila per fare una foto accompagnate dai genitori.
- tesorino mi fai una foto?- disse una donna alla figlia. Lei prese la macchina fotografica e la puntò verso la madre che era seduta accanto ad Harry e si stringeva al suo fianco. Io mi voltai per non scoppiare a ridere mentre Chiara piegò la testa in basso coprendosi fino al naso con la sciarpa. Appena la signora e la figlia uscirono ci guardammo e scoppiammo ridere.
- ma come si fa hahahah?- disse lei ridendo. Io scossi la testa divertita e mi avvicinai per vederli meglio.
- certo che mettono un bel po' d'ansia- dissi osservandoli.
- già, Zayn e Harry ancora ma Liam Niall e Louis...- disse ridacchiando. Facemmo una foto e ci spostammo nelle sale successive. Passammo tutta la mattina a guardare le statue e intorno alle 12:30 uscimmo.
- che facciamo?- chiesi io infilandomi i guanti.
- e se ci fermassimo a mangiare da qualche parte?- disse lei. Io anni io così ci incamminammo verso un pub poco distante. Entrammo ed ordinammo degli hamburger con patatine.
- ma questa sera ci sarà anche John?- chiesi addentando il mio panino e lei scosse la testa.
- saremo solo noi due. Magari andiamo al London Eye e facciamo qualche giro in quella zona- io annuii d'accordo e continuai a mangiare e dopo aver finito tornammo a casa.
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When I Met You
FanfictionE se questa volta non andasse tutto liscio? Se si dovesse lottare e soffrire per essere felici? E pensare che tutto era iniziato da un sogno: viaggiare nella città che sempre ci aveva affascinate, mai avremmo pensato che la nostra vita potesse cambi...