Five

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...Un grande prato.

Una figura in lontananza.

Il mio nome che rimbombava per

l'immensità del grande spazio.

I piedi incollati al terreno.

Un'irrefrenabile voglia di scoprire chi

fosse quella figura lontana.

Un turbine d'argento che mi circondava.

Un botto...

Apriì gli occhi spaventata.

Era solo un sogno.

O un incubo?

Non sapevo affermarlo con precisione.

Le nostre mani ancora unite.

Gocce di sudore che mi inumidivano la

fronte.

Una fioca luce proveniente dalle tapparelle.

La voglia di scoprire se gli avvenimenti

della sera precedente erano solo frutto

della mia fervida immaginazione.

Decisi che quella mattina una boccata

d'aria non avrebbe guastato.

Il sole bollente scottava sulla pelle.

Un flebile venticello che rendeva il tutto

più piacevole.

Un grande prato come nel sogno.

Nessuna figura lontana.

Non il minimo suono.

Scossi la testa e tornai di sopra.

La mia coscienza mi diceva di dover

raccontare a qualcuno l'accaduto della

sera precedente.

Mi avrebbero presa per pazza.

Ma se invece fosse un segno?

Decisi che era meglio parlarne con qualcuno.

"Buongiorno Dottor Lowrence"

"Oh buongiorno Signorina Young"

"Potremmo parlare per piacere?"

Attese qualche secondo.

Annuì lievemente e mi fece spazio per

poter entrare nel suo ufficio.

"C'è qualche problema?"

"No,anzi"

Esitai qualche secondo.

E se davvero era stata tutta un'illusione?

Già,ma se non lo era stata?

"Ecco vede ieri,in serata è successo

qualcosa di inaspettato"

Mi guardava curioso,in attesa che parlassi.

"Fred mi ha stretto la mano e come dire

ha anche parlato"

Mi bloccai.

Qualcosa mi diceva che non mi avrebbe

creduto.

Terminai comunque,non curante di ció

che avrebbe potuto pensare.

"Come se avesse percepito la mia presenza"

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