Seven

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La sua stanza gremita di persone.

Amici,familiari,conoscenti.

Io che mi sentivo esclusa dal resto del

mondo.

Una felicità immensa che mi riempiva.

La voglia di poterlo riabbracciare.

Il vuoto davanti ai miei occhi.

Un sorriso comparso a caso sulle labbra.

Festoni e palloncini davano un'ulteriore

senso di vita alla buoia camera.

Invenzione del Tiri Vispi Weasley,

girovagavano non curanti per la camera.

L'eccittazione quasi palpabile.

Il sorriso dipinto sul volto della Signora

Weasley.

Felice per poter riavere suo figlio.

La felicità negli occhi di George che era

tornata a fargli visita dopo tanto tempo.

La gioia che ora emava la grande famiglia

in confronto alla tristezza che la circondava

fino a qualche giorno prima.

La mia di felicità che non sapevo come

poter dimostrare a chi mi circondava.

Mi avvicinai di soppiatto al letto.

I festeggiamenti fecero si che nessuno mi

notasse.

Gli presi la mano.

Forse sarebbe stata l'ultima volta.

Forse una volta sveglio si dimenticherà di

me e della lettera.

Forse mi aveva già cancellato dai suoi

ricordi.

Gli accarezzai i capelli.

Sorrisi di nuovo.

Quei sorrisi veri che scaturivano sempre e

solo in sua presenza.

La sua mano che strinse la mia.

Sussultai.

I suoi vispi occhi azzurri finalmente aperti

dopo mesi.

Il suo sorriso dipinto sul volto.

"Ciao"

Mi si illuminarono gli occhi.

Delle lacrime iniziarono a scendere da essi.

Stavolta peró erano lacrime di gioia.

La tristezza,la paura e la preoccupazione

erano svanite non appena i suoi occhi

erano tornati a splendere come tanto tempo

prima che la guerra iniziasse.

Prima che la tristezza e la paura

incombesse su ogni singolo inidividuo

abitante il Mondo Magico.

Su chiunque conoscesse Voldemort e fosse

arruolato a favore di Harry.

Su tutti coloro che erano pronti a sfidarlo.

Una spinta mi portó a cadere dal letto.

La baraonda si spostó accanto a Fred.

Felice come non mai di poter rivedere tutte

quelle persone a lui care.

La mia mano sulla maniglia.

Un ultimo sguardo alla stanza.

La corsa giù per le scale.

Il grande giardino dell'ospedale che mi si

parò davanti.

Lo sguardo rivolto al cielo.

Scuro e luminoso.

Come se anche lui fosse felice.

Due grandi stelle luminose attirarono la

mia attenzione.

Pensai a loro.

Le due persone che avrei desiderato

conoscere.

Con le quali sarei voluta crescere.

E dalle quali avrei voluto imparare.

Due persone che mi erano state portate via

dalla crudeltà della Magia Oscura e dalla

cattiveria di un unico individuo,pronto a

tutto pur di uccidere.

"Grazie"

Queste furono le uniche parole che riusciì a

pronunciare.

Qualcosa mi diceva che avevano fatto

qualcosa.

Che avessero aiutato Fred.

Che lo avessero fatto tornare indietro per

farlo rimanere in questo mondo.

Come loro non avevano potuto fare.

"Vuole vederti,sono andati via tutti"

Il mio cuore perse un battito,mentre la

voglia di strangolare George cresceva

dentro di me.

"Dico ma ti sembra modo?"

Era davvero tornato tutto alla normalità.

Rise sotto i baffi.

Era di nuovo felice.

E questo era il regalo più bello che gli si

potesse fare.

Perchè George senza Fred o Fred senza

George non possono esistere.

Il mondo senza la loro felità e voglia di

vivere non sarebbe lo stesso.

Corsi per le scale.

Quando il numero 109 mi si presentó di

fronte un pizzico di paura rientró dentro di

me.

Avrebbe potuto dire qualsiasi cosa.

Ed io di quel qualsiasi cosa ero

tremendamente spaventata.

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