«Scusa mamma.» dissi. «non volevamo svegliarti.»
«Non preoccuparti tesoro, l'importante è che non litigate. Non mi piace vedere la gente che urla.»
E aveva ragione. Troppe volte le hanno urlato contro.
«Mi scusi, è colpa mia.» disse Hunter.
Questo suo atteggiamento mi stava sorprendendo sempre di più. Non era l'Hunter che conoscevo. Era diventato un altro. E iniziai ad apprezzare questo suo nuovo lato.
Mi guardò con quegli occhi azzurri grandissimi e disse: «Scusa anche a te.»
Era impossibile non fargli un sorriso davanti a quegli occhioni dolci. «Accettate.» Sperai di non pentirmi di questa piccola opportunità che gli diedi.
Andai in divano e lasciai Jase e la mamma parlare. Avevo quasi finito il cappuccino ma si raffreddò troppo, quindi lo posai sul tavolino e mi concentrai facendo zapping.
Con la coda dell'occhio vidi Hunter avvicinarsi e aggrottai le sopracciglia.
Cosa voleva adesso? Continuare ad infastidirmi oppure mostrare il lato del suo carattere che non avevo mai visto?
«Posso?» mi chiese.
Mi stupii un po' troppo di quella domanda, quindi risposi per come avrei risposto solitamente. «No.»
Fece quel suo sorrisetto che accentuava le fossette e si sedette vicino a me. Così vicino che le nostre gambe si toccavano. Quel contatto mi provocò qualcosa che non volevo decisamente provare e mi spostai tanto da non permetterlo.
«Ascolta, io voglio bene a tuo fratello e penso che tu lo sai già.» ok, stava per fare un discorso serio e mi toccava ascoltarlo.
Mi voltai e incrociai i suoi occhi che catturarono il mio sguardo e la mia più totale attenzione. «Si, lo so.»
«Bene.» si passò una mano fra i capelli e sospirò. «Ed è proprio per questo che voglio provare a fare una cosa.»
Restai lì ad aspettare che continuasse, ma allungò semplicemente una mano. La guardai e poi guardai lui alzando un sopracciglio.
«Vorresti ricominciare?» mi propose.
Gli scoppiai a ridere in faccia. Non potevo crederci. Hunter mi stava proprio proponendo di ricominciare il nostro rapporto!
«Sono serio!» disse. Stava già per perdere la pazienza.
Smisi di ridere e lo guardai dritto negli occhi. Era vero. Non c'era un minimo di obiezione nel suo sguardo. Ci riflettei un po' sù. «Accetto solo se la smetti di essere scontroso, orgoglioso, antipatico, egoista....»
Mi mise un dito sulle labbra per farmi stare zitta e quel contatto mi provoco dei brividi strani in tutto il corpo. «Non sono ancora attrezzato per i miracoli.»
Io e Hunter non avevamo mai provato a toccarci o fare un discorsi senza prenderci in giro entrambi. Quindi per me questa cosa era nuova. Stavo iniziando ad entrare in contatto con lui così velocemente che non ebbi nemmeno il tempo di rendermene conto.
Sorrisi. «Va bene, allora accetto solamente se diventi più gentile. Non ho voglio di litigare sempre.»
«Io sono gentile, solo che con te non riesco a fare uscire questa mia dolcezza.»
«Forse perché non esiste.» dissi alzando le spalle.
Si passò la lingua sulle labbra. «Bene, allora io divento più gentile con te, ma tu devi fare lo stesso con me.»
STAI LEGGENDO
Oltre Le Stelle
RomanceTeresa è una giovane ragazza che studia e vive con la sua migliore amica. I suoi genitori sono divorziati, ma ha un bellissimo rapporto con i due fratelli: Harold e Jase. Lei è una ragazza simpatica, solare, riservata e per niente pigra. L'opposto d...