CAPITOLO 2

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Mi misi un jeans nero stretto e strappato sulle ginocchia, un top che mi faceva intravedere l'ombelico nero, una felpa aperta dell'adidas anch'essa nera e le dottor martins.
Vidi l'orario erano le 7.30. Presi le valigie e mi incamminai in stazione dopo aver lasciato un biglietto di saluto a mia madre. Arrivata mi fermai ad un bar cambiai la scheda del cellulare quindi anche il mio numero è presi un cornetto alla Nutella.
Ad un tratto una voce mi fece sobbalzare ' tra 10 minuti parte il volo diretto a Los Angeles prego i gentili signori di recarsi all'entrata ' Iniziai a correre fecero un controllo della valigia gli mostra il biglietto e salii sull'aereo. Dio mio mi ero dimenticata di chiamare Luke.
Così digitai il suo numero velocemente dopo tre squilli rispose 'Luke sono in aereo sto arrivando lì se non è un problema vivrò a casa tua ti spieg...' Luke mi fermò ' Non sono Luke sono un suo amico in questo momento è in bagno comunque sono Austin Smith baby.' Baby! ' passami mio fratello ' ' un attimo baby ' aaah non lo conosco è già mi sta sui coglioni ' Baby lo dici a tua sorella! ' risposi innevorsita forse un pó troppo. ' signorina deve spegnere il cellulare stiamo per partire' ' un attimo mi scusi '.
'Avvisa mio fratello che sto arrivando e fallo venire fra un'ora alla stazione ' ' va bene baby' ' coglione ' sussurai ma non mi sentì e chiusi la chiamata. Sono una ragazza abbastanza timida, insicura e studiosa ma quando ci vuole ci vuole!

L'UNICA COSA DI CUI HO BISOGNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora