Good Wife

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Sprofondo nel mio costoso divano Chesterfield di pelle scura, appoggiando i piedi sul tavolinetto. C'è silenzio in casa, l'unica compagnia mi deriva dal crepitio familiare della legna nel caminetto e dal tic tac incessante del grande orologio a pendolo. Una casa piena di cianfrusaglie costose. Cianfrusaglie costose e per di più fragili, che soltanto chi vive da solo e senza figli può permettersi di conservare.
Non l'avevo proprio, sempre, immaginata così la mia vita. C'è stato un tempo in cui anche io ho desiderato sposarmi e creare una famiglia tutta mia. Ma poi, ho anteposto la carriera, questo dannato lavoro che mi assorbe tutto il tempo, le energie e la mente. Un lavoro che mi costringe a viaggiare per il mondo, per la maggior parte dell'anno. In queste condizioni, anche volendo, come potrei metter su famiglia? Anche se avessi un uomo, per quale assurda ragione dovrei desiderare di avere dei figli con lui? Quale razza di prospettiva di vita potrei offrire loro?
Nel contempo mi sento terribilmente sola. Non so se più quando mi trovo in uno dei soliti alberghi fuori continente, o qui, a casa mia, in una delle poche settimane di relax che mi concedo l'anno.
Espiro profondamente e accendo la tv: basta pensieri tristi. Guarderò un po' di tv spazzatura attendendo di prender sonno.
In quell'istante bussano alla porta. Chi mai potrà essere a quest'ora? D'istinto controllo l'orario sull'orologio a pendolo: 22.24. Corrugo la fronte ma vado comunque ad aprire.
《 Sam? Che diavolo ci fai qui a quest'ora?》 per lo stupore rimango con la bocca semi aperta nel vedere il mio amico piantonato davanti a me, che si regge allo stipite del portone.
Come se potesse essere una risposta plausibile, Sam alza la bottiglia di whiskey che tiene in mano, non senza barcollare un poco. Così mi accorgo che è ubriaco. Ubriaco e fradicio a causa della pioggia che si abbatte da diverse ore sulla città.
《Ho capito, entra》 lo tiro per un braccio, quello che non brandisce la bottiglia, e lo trascino fino al divano. Per fortuna lo scemo qua indossa una giacca impermeabile e, tolta quella, rimangono solo i capelli da asciugare.
《 Aspetta qui.》 gli ordino dopo averlo seduto davanti al fuoco.
Torno subito con un asciugamano 《Asciugati la testa!》 ordino ancora togliendogli di mano il whiskey un attimo prima che se ne beva un altro sorso.
Sam mi guarda per un istante, coi suoi begl'occhi celesti arrossati e strabuzzati dall'alcool e da qualunque cosa sia che lo ha ridotto così. Poi prende l'asciugamano che gli porgo e si friziona i capelli castani.
《Dio Sam, che ti è successo?》 chiedo in apprensione. Mi siedo anche io sul divano, accanto a lui, e attendo che parli.
Dopo qualche secondo fa riemergere la testa dall'asciugamano, sembrando riacquistare lucidità 《Mi ha lasciato. Se n'è andata》, parla con lo sguardo incollato alle fiamme del caminetto davanti a noi, anziché guardare me 《Ha lasciato me e la bambina e se n'è andata a vivere ad Acapulco...》 piange distrutto.
《Acapulco?!》, ripeto incredula 《Ma stai scherzando?!》
Scuote la testa 《Dice che si è innamorata di un altro...》 singhiozza ancora voltato verso il camino, chino come se dovesse sorreggere da solo tutto il peso del mondo sulle sue spalle.
《Ma... così da un giorno all'altro?》 domando sbigottita.
《 Ha detto che frequenta quell'idiota già da un paio di mesi...》 spiega breve e scocciato, alzando un po' il tono della voce. Poi si copre il viso con le mani e scuote la testa come a non voler accettare l'assurda situazione in cui si trova.
Quanto mi fa male vederlo ridotto così. Mi avvicino e lo tiro a me. Gli appoggio la testa sul mio petto, lo abbraccio e gli accarezzo dolcemente la nuca. Mentre lui si dispera su come tirare avanti, su cosa raccontare alla bambina e alla sua famiglia, io non posso fare a meno di ritrovarmi a pensare...
"Se avessi avuto il coraggio di dirti quanto ti amo 2 anni fa, prima che tu mettessi incinta, e di conseguenza sposassi, quell'immeritevole donna...
Se ti avessi sposato invece io... io sarei stata una brava moglie. Per te, avrei addirittura messo da parte la carriera. Ma, al contempo, non ti avrei mai stressato perché tu guadagnassi di più.
E sarebbe stata una bella vita, la nostra, non ho dubbi. Meglio di quella di chiunque altro. Perché io e te ci siamo sempre incastrati alla perfezione, capiti al primo sguardo. Complici in tutto.
Ah, ma non importa, non ne parliamo ora.
Ora rimani qui con la tua testa appoggiata sulla mia spalla, caro amico mio. E sfoga tutta la tua rabbia ed il tuo dolore. Io sono qua.
Io ci sarò sempre per te."

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Comes on over wants to drown his sorrows
Got a two-seater sofa, and some whiskey in a bottle
Broke and in tears with the weight of the world on his shoulder.

Oh my god, Sam, what's happened to ya?
Says his wife's left him
With his two-year old daughter
To live in Acapulco with some idiot she only met a couple months ago.

I wish I could tell you that
If it was me, I would be a good wife.
I would never doubt you
Ours would be a good life.
And we could be better than so many
I would never stress you
About bringing home the plenty

So all these things,
Another life, I'll have to wait
Would have been perfect
If only God had wanted it
But you'll never know when
And we'll get old.
Let's not talk about it
Rest your head up on my shoulder.

[...] "Good Wife" Mika

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Allora ora tocca a voi! Che ne pensate? Vi piace come idea? Creare delle mini- storie sulla base di una canzone? Che, attenzione, non sono traduzioni eh! ;-) Non vi mettete a tradurre alla lettera il testo che poi va a finire che dite che ho fatto degli errori! :-P L'idea era semplicemente di prendere spunto dalle parole delle canzoni. Come prima canzone ne ho scelta una di Mika perché... eh perché? Perché lo ascolto continuamente ehehehe e perché ho molte sue fan fra i miei follower ;-)
Però si può fare con tanti altri artisti!
Fatemi sapere che ne pensate, se continuo o se abbandono che è tutto tempo perso...
Grazie ❤

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