13 - NON PUOI SFUGGIRMI

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Rientrai in camera e con mia grande sorpresa trovai Kian addormentato.

Mi avvicinai piano, era steso supino, ancora completamente nudo. Sembrava rilassato.

Non immaginavo fosse così stanco, poi però il ricordo di ciò che avevamo appena fatto mi fece cambiare opinione.

Cavolo, mi aveva scopato tenendomi in braccio!

In quei giorni ero dimagrito a causa del dolore e della frustrazione che mi attanagliavano lo stomaco, ma ero pur sempre un ragazzo alto 1.85, non doveva essere stato facile.

Ciò che realizzai improvvisamente mi fece salire il sangue al cervello.

Cazzo! Mi aveva fottuto in tutti i sensi!

Era lui che doveva farsi perdonare e invece mi aveva giocato.

Osservai nuovamente la sua posizione, aveva le braccia alzate, e un pensiero perverso prese forma nella mia testa ... infondo se mi ero dato tanto da fare per rimediare quel flaconcino e quei giocattolini qualcuno doveva pur usarli ...

Però prima dovevo scoprire se aveva il sonno leggero, era la prima volta che lo vedevo dormire, mentre lui lo aveva già fatto ...

mi ricordavo perfettamente com'era finita ... ricordavo anche il sogno ... sorrisi, presto lo avrei reso realtà.

Mi avvicinai e mi sedetti vicino a lui sentendo una fitta di dolore, quel bastardo non era stato minimamente delicato, ma adesso mi sarei vendicato...

gli passai un dito sul torace, ma Kian non si mosse.

Perfetto!

Rientrai in bagno sicuro di trovarci ciò che mi serviva.

Infatti c'erano 2 accappatoi in microfibra, presi le due cinte, ne saggiai la resistenza ghignando soddisfatto e ritornai in camera.

Cercando di fare più piano possibile, gli legai i polsi alla testiera del letto e mi preparai ad attuare la mia piccola vendetta, questa volta non avrebbe potuto rigirare la situazione a suo piacimento, non poteva sfuggirmi...

***************

Una potente scossa di eccitazione e desiderio mi riportò alla realtà strappandomi dal sonno.

Il mio sesso era duro e ... no, non era possibile!

Aprii gli occhi di scatto e guardai in basso.

La visione che mi ritrovai davanti mi fece fremere ... il miglior risveglio della mia vita!

Keita era tra le mie gambe e mi stava facendo una pompa. Aveva in mano il mio sesso e lo stava leccando, ma come gli era venuto in mente? Era proprio il mio amante ideale.

"Desumo tu voglia il secondo round..."

Keita smise il suo lavoro e mi guardò ghignando "Questa volta non puoi fregarmi"

Non realizzai subito il significato delle sue parole, ma appena provai a muovere le braccia tutto mi parve chiaro.

Sorrisi "Per questo mi hai legato?"

"Adesso scoprirai cosa vuol dire fotterti un ragazzo ... e soprattutto prendermi per il culo" sorridemmo entrambi per la sua scelta delle parole, poi proseguì "Te l'ho detto fin dall'inizio che io non sono un surrogato di donna ... adesso ne subirai le conseguenze".

Si leccò le labbra in modo provocatorio.

Dio, quanto avrei voluto baciargliele!

I suoi occhi, poi, erano meravigliosi, risplendevano di una luce perversa che mi fece desiderare di lasciarmi andare alle sue mani e scoprire quel piacere sconosciuto che solo lui, sapevo, avrebbe potuto darmi.

Una libera costrizione ... una scelta obbligataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora