Visioni (IV)

9 2 0
                                    


Un pallido sospetto nascosto

scende le scale dell'interno

il sole cieco scioglie le vie dell'anima.

Leggero è il vento freddo

pesante è la povertà delle parole.

Più che cercare nascondo

più che aprire chiudo

chiudo il cerchio libero.

 Preferisco perdermi nel tuo grido

che rimbomba tra le pareti fredde dell'amore ferito.

Una via scende e si disperde fra tante vie

una cornice antica decora e racchiude il quadro astratto del predente incerto.

Una sporca sensazione si coagula negli occhi flagellando la visione.

Un amara accoglienza di impossessa della pelle

un calesse romantico passeggia nel bosco scosso da un uragano.

Nell'aria vedo la noia che ricama la sua tela.

La pioggia

la pioggia è malinconicamente portata dalla mano spettrale della notte

mentre aspetto il candido giorno che batte insistente ne miei pensieri!


Visioni e OmbreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora