_Thomas_

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Fu una voce scuoterlo dal suo sonno.

"Devi dirglielo".

"Devi dirlo a Newt".

Una voce... che Thomas conosceva perfettamente.

Appena aprì gli occhi si ritrovò a faccia a faccia con il suo incubo: Perseus Jackson, figlio di Poseidone, era inginocchiato accanto a lui, a mezzo metro di distanza dal suo orecchio.

-Buongiorno bell'addormentato- urlò Percy alzandosi.

-Giorno Sirenetto.. Senti, ho capito che devo parlare con Newt, ma c'era bisogno di farmi il lavaggio del cervello mentre dormivo?-

Da quando il moro aveva rivelato all'altro ragazzo e alla sua ragazza, non che sorella di Thomas, la sua cotta per Newt, entrambi lo riempivano di domande, consigli, proposte e lavaggi di cervello.

-Numero uno,non chiamarmi Sirenetto. Numero due, quello non era un lavaggio del cervello, poiché non l'hai nemmeno- Sorrise Percy dolcemente, dopo aver terminato la frase, come per scusarsi.

- Si dà il caso che sia un figlio di Atena, quindi sta certo che un cervello l'ho. Invece tu, Testa D'alghe?- Lo stuzzicò Thomas mentre si sedeva sul letto.

-Numero tre,solo Annabeth può chiamarmi così, caro Tommy- rispose alla provocazione il figlio del mare.

- Tommy lo può dire solo Newt- ribatté il moro lanciandogli uno sguardo truce che l'altro ricambiò.

-Ragazzi, sembrate due bambini di cinque anni, cosa succede qui?- chiese Annabeth, entrando nella capanna numero sei. Aveva indosso i vestiti del campo, come sempre, ma i capelli biondi erano legati in una graziosa treccia.

- Le solite cose- Le rispose Thomas.

- Ovviamente, cos'altro potevo aspettarmi- Disse la figlia di Atena con un mezzo sorriso, andando a sedersi accanto a Percy, che le cinse la vita con un braccio.

-Allora? Hai deciso cosa fare? Se dirglielo o no? Oggi è il quattro luglio, potresti invitarlo a vedere i fuochi d'artificio dopo la Caccia alla bandiera o non so...- propose la bionda.

Il moro arrossì, immaginandosi lui e Newt sulla spiaggia per vedere i fuochi, mano nella mano.

- Non saprei. Sarebbe una cosa troppo romantica. E se non gli piacessi, come lui piace a me? Se rovinassi tutto?-

- Thomas fai troppe domande. Fallo e basta. Carpe Diem- Lo consigliò Annabeth

-E' latino. Significa lasciar perdere ogni cosa e cogliere l'attimo- Spiegò Annabeth quando i due ragazzi la guardarono confusi.

-Ora però basta parlare, dobbiamo andare a mangiare e dopo ad allenarci. Ho una fame degna di un ciclope-Disse Percy, uscendo in tutta fretta mentre gli altri lo seguivano.

- Quanto odio i suoi paragoni- sbuffò il moro

-Lascialo in pace- rise la bionda

_Tra scoppi colorati e Luci di lucciole_    _Newtmas_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora