POV ERIKA
Erano passati quasi sei mesi da quando era successo l'incidente.
Le persone che mi erano state vicine hanno superato la mia morte più in fretta di quanto pensassi.
Certo, il mio funerale è stato un fiume di lacrime, ma sono sicura che la maggior parte degli invitati avevano tagliato quintali di cipolle prima di venire al cimitero.
Insomma, non si può piangere a dirotto per una persona dopo che la si ha presi in giro per secoli! Un minimo di coerenza...Poi la gente si è dimenticata piano piano della mia assenza.
Mio padre è troppo occupato con il lavoro e a quanto pare Karina è incinta e i miei parenti abitano troppo lontani.
L'unica che si ricorda di cambiare i fiori sulla mia tomba è Clare: ogni mattina prima della scuola lascia accanto alla lapide un mazzo di rose bianche o rosse e il pomeriggio spesso viene a "parlare" con me di cose che evidentemente non dovrei sapere, ma dato che non la lascio sola un istante...
Una settimana dopo il funerale lei ha lasciato Lucas perché lo ritiene responsabile della mia morte.
Nessuno ha detto alla polizia che è stato lui a convincermi a fare l'azione che mi è costata la vita e il colore della mia pelle (sì, ho ancora la pelle blu).
Clare voleva parlare agli agenti dell'obbligo, ma Lucas l'ha persuasa in un modo non molto delicato.Una cosa bella dell'essere fantasmi? Posso smaterializzarmi dove voglio.
Spesso torno alla casa sul lago, che ormai è abbandonata dato che mio padre e la famiglia di Clare l'hanno venduta ad un impresa immobiliare, ma chissà perché tutti pensano sia infestata *occhiolino* e quindi ormai è disabitata.
Mi piace camminare fino al centro del lago anche d'estate (posso camminare sull'acqua) e chiudere gli occhi.
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The Ghost Of The Lake
ParanormalUn invito... Un obbligo... Un tuffo non programmato... Un ragazzino vicino ad una tomba... Quattro cose che possono cambiare una vita, ma anche una morte...