intro

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0re 6:00
La sveglia suona dolcemente alle note di Try di Colbie Caillat.
Dio quanto amo questa canzone!
Come tutte le mattine, mi prendo un pò di tempo per controllare il mio cellulare, giusto nel caso ci sia qualche novitá in rete.
Poso il cellulare e sto qualche minuto a contemplare il soffitto bianco sopra di me, preparandomi psicologicamente alla giornata che mi aspetta.
Il mio nome è Alyssa, ho 17 anni e frequento il quarto anno al liceo di Burlington, Kansas ed oggi è il mio primo giorno.
Dopo essermi alzata preparo la colazione e cerco di fare in fretta per non arrivare in ritardo. Non sono un tipo a cui piace alzarsi presto (soprattutto per andare a scuola), ma quest'anno vorrei partire con il piede giusto, ne ho davvero bisogno, soprattutto dopo quello che è successo quest'estate.

Scaccio via i pensieri negativi, finisco la mia colazione e vado in camera a prepararmi. Eccoci al primo problema della giornata: cosa diavolo devo indossare?
Opto per un paio di jeans neri strappati e una maglietta bianca, dopodichè passo al trucco.
Metto il fondotinta per uniformare il mio viso, applico un ombretto chiaro e una sottile linea di eyeliner sulla mia palbebra mobile. Per finire applico due passate di mascara.

Prendo un cardigan color panna dall'armadio e lo infilo in borsa, giusto nel caso dovesse fare freddo. Indosso degli stivaletti neri ed esco di casa dopo aver lasciato un bigliettino a mia madre per farle sapere che non tornerò per pranzo. Prendo l'ascensore, e arrivata giù vedo Liz che mi aspetta sulla sua auto.
Lei è la mia migliore amica, il suo vero nome è Elizabeth, ma a lei non piace perció si fa chiamare Liz. È una bellissima ragazza: non molto alta, snella, con dei capelli castani molto lunghi ed occhi verdi. È letteralmente la mia ancora di forza, non so davvero dove sarei adesso se lei non ci fosse stata quel maledetto giorno...
La saluto con un grande sorriso e, arrivata in macchina la avvolgo in un abbraccio.
"Come stai tesoro?" Mi chiede.
"Sto bene" le sorrido "tu?"
"Intendo... come stai davvero?" mi guarda.
"Liz, sai che non voglio parlarne. Possiamo partire adesso?"
Lei mormora uno "scusa" e mette in moto l'auto. Nel tragitto verso scuola passano tante canzoni alla radio, ma nessuna sembra catturare la mia attenzione.

nevermind :: d.m.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora