Capitolo 1.

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Ecco, lo sapevo. Sono già in ritardo e in più adesso sono finita in mezzo al traffico di Londra. Se arrivo un'altra volta in ritardo mi licenzierà di sicuro il Signor Turner. Decido così di fare un'altra strada, che anche se effettivamente è più lunga, non c'è quasi mai traffico, così eviterò di arrivare tardi al lavoro e di essere licenziata. Ho già perso un lavoro per la mia impeccabile abitudine di arrivare in ritardo, non posso permettermi di perdere anche questo.

Finalmente arrivo alla boutique di Prada dove lavoro, e per fortuna c'è un posto per posteggiare la mia fantastica Opel rossa. Sono le 17.25 e io devo dare il cambio alle 17.30. Corro veloce nel negozio e vado nel retro a cambiarmi, devo togliermi la divisa di scuola e mettermi dei pantaloni neri con una camicia bianca, altrimenti il capo si arrabbia. Dobbiamo tutte vestirci così, è la regola.

-Ciao Charlotte, puntuale come sempre vedo.- Sogghigna la mia collega Sarah, oramai lo sa che arrivo sempre all'ultimo.

-Ti do subito il cambio Sarah, devo solo sistemarmi veloce i capelli.- Le dico cercando di farmi una coda decente. Ho tutti i capelli scompigliati per via della velocità con cui mi sono cambiata.

-Certo va bene, non dirò nulla al capo.- Mi fa un sorrisetto, prendendomi in giro. La ammiro molto, è una persona così gentile, non si è mai lamentata che alcune volte sono un po' in ritardo, lo sa che arrivo da scuola e che non ho così tanto tempo per venire fino a qua. Il mio college dista da qui 20 Km e a quest'ora c'è sempre un casino di traffico.

Sarah mi saluta e esce dal negozio, ora è il mio turno e dovrò lavorare fino alle 20.30. Nel negozio non c'è nessuno, di solito a quest'ora non c'è molta gente, quindi ne approfitto per mettere un po' a posto i vestiti ripiegati sulle mensole e anche quelli appesi. Ad un tratto suona il campanello della porta, che avverte quando i clienti entrano o escono. All'ingresso del negozio vedo un ragazzo alto, vestito con un completo nero con una cravatta blu in tinta con gli occhi azzurri. Ha i capelli biondi scuro. Sembra molto giovane, gli darei venticinque anni. È così bello.

-Buonasera.- Mi rivolge la parola il ragazzo biondo. -sono venuto per cercare un completo elegante, lei mi saprebbe consigliare qualcosa?.-

Rinvengo dalla sua bellezza e gli rispondo un po' agitata. -Certamente, gli abiti da uomo sono da questa parte.- gli dico indicandogli con la mano a destra della porta. Poi gli faccio strada. Lui mi segue.

Poi gli chiedo. -Preferisce un abito tutto elegante o più casual?-

-Avrei bisogno di un completo elegante, le altre persone dovranno stupirsi.- Mi dice con un sorriso, un sorriso bellissimo.

-Se vuole un vestito molto elegante e sorprendente le posso consigliare questi pantaloni blu con la loro giacca, fatti entrambi di seta, con questa camicia bianca e questa cravatta azzurrina a righe blu.- Gli dico indicandogli un completo appeso, che quasi faccio cadere per terra.

Lui va a provarlo nel camerino, e visto che è venuto da solo mi chiede come gli sta. -Sta molto bene, il completo blu è in tinta con i suoi occhi azzurri.-  Gli dico  io mostrandogli un sorriso un po' imbarazzato. Lui mi ringrazia e va a rimettersi l'altro completo. Non capisco perché voglia comprarsi un altro abito, visto che ne indossa già un altro molto bello che sembra pure nuovo.

Alla fine viene alla cassa per pagare. Mi ringrazia nuovamente ed esce dalla boutique.

Sono rimasta molto affascinata dalla sua eleganza,  della sua gentilezza e della sua straordinaria bellezza. Ha un certo senso di misterioso.

Nel negozio arrivarono altri clienti, alcuni di loro sono clienti abituali che vedo spesso, altri invece sono nuovi, come l'affascinante ragazzo dagli occhi di ghiaccio.

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