I: You're not alone

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E dopo cinque ore passate al microscopio ottico, e altre dieci di analisi e autopsie, Draco era riuscito a determinare l'assassino di un efferato omicidio consumatosi cinque giorni prima a Diagon Alley. Dopo l'arresto, Malfoy era crollato sulla scrivania di Harry stringendo il polso del compagno, seduto al suo fianco.

L'ufficio del Capitano Auror e del suo Vice era immerso nella penombra di un sole settembrino diretto a ovest, pronto a lasciare posto alla luna su nel cielo. Harry scriveva svogliatamente il suo rapporto, tra uno sbadiglio e un sorso di tè allugato con whiskey, lasciando che la sua penna svolazzasse annoiata sul foglio.

Ogni tanto accarezzava i lunghi capelli di Draco, e li attorcigliava intorno a un dito prima di abbandonare la ciocca e ritornare con lo sguardo sul foglio. Ogni cinque minuti circa, ormai lo sapeva, Draco sospirava e faceva versi strani con la bocca, per poi afferrare meglio il polso di Harry e portarselo più vicino.

Ormai erano undici anni che lavorava con Draco, undici anni in cui aveva imparato ad apprezzarne pregi e difetti. Gli undici anni più belli della sua vita, secondo lui.

Dopo tre ore di imprecazioni e di crampi alla mano, Harry decise di mettere il punto al rapporto e di alzarsi in piedi. Si ravvivò i capelli, perennemente sparati in aria sulla sua testa, e si stropicciò gli occhi stanchi. Accese la luce e si sedette sulla scrivania di Ron, ricoperta di fascicoli e piume spezzate.

Dio, quanto tempo era passato.. Si era insediato al dipartimento come un semplice Auror appena uscito dall'Accademia, e tra le mura del Ministero non era più "Il Salvatore del Mondo Magico", o "Il Prescelto".

No.. Era semplicemente "l'Auror Potter", dall'intuito quasi infallibile e i nervi saldi. E in breve tempo era riuscito a scalare qualsiasi gerarchia, conquistandosi il ruolo di Capitano.

In sovrappensiero, si accarezzò il distintivo e sistemò la divisa nera. Continuava ancora a salvare la vita delle persone, guadagnandosi la stima degli abitanti del Mondo Magico quando il suo nome compariva sulla Gazzetta del Profeta, o sospiri desolati nel momento in cui veniva fotografato con Draco per le vie di Diagon Alley, o con Scorpius ai Tiri Vispi.

L'opinione della gente era volubile e facilmente manipolabile: era una lezione che aveva imparato a sue spese fin dai suoi primi anni a Hogwarts. Quando poi Rita Skeeter aveva osato infangare il nome di Albus Silente, Harry aveva mostrato una serie insofferenza verso i media magici, e così li aveva ignorati.

"Potter.." una voce roca e impastata dal sonno interruppe il silenzio dell'ufficio, facendo trasalire Harry. Gli occhi verdi si incastonarono in quelli grigi, e un sorriso spuntò sulle labbra sottili di Draco. "Riesco a sentire il criceto nella tua testa gemere di dolore", borbottò impertinente, sollevandosi in piedi. "Pensare ti fa male"

Con passo silenzioso ed elegante si portò alle spalle forti del marito, che silenzioso squadrava la lavagna di fronte a lui. Gli avvolse la schiena con le braccia e intrecciò le mani in corrispondenza dello stomaco. "Potter, parla"

Harry volse la testa verso di lui e fece spallucce. "Ti amo" disse solamente, prima di abbassare le palpebre e appoggiarsi al petto di Draco.

"Ci mancherebbe, Potter!" esclamò oltraggiato Malfoy. Harry si alzò dalla scrivania in un balzo improvviso, sciogliendosi dall'abbraccio di Draco. Si sbottonò la divisa da Auror e la lanciò a terra, e con un movimento brusco attirò a sé Malfoy, afferrandogli il cravattino.

"Dio, Potter! Sei un animale.." ridacchiò lui, portando le mani ai bottoni del panciotto. Harry ringhiò e, quasi rabbioso, gli intrappolò i polsi in una morsa stretta, scuotendo il capo. "Non fare niente, Malfoy"

Draco sollevò un sopracciglio e ghignò malizioso. "Uhh.." gongolò. "Oggi è la giornata 'Stupriamo Draco' e non mi hai neanche avvisato?"

Harry lo spogliò con ferocia della camicia e lo fece voltare, facendo cozzare le cosce del biondo alla scrivania. "..stai zitto, per favore", gli intimò, slacciandosi la cintura. Fece scivolare i pantaloni e i boxer lungo le gambe mentre Draco cercava di liberarsi dei suoi vestiti.

"Amor Vincit Omnia"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora