Mercoledì sera, 21.30
Gruppo di classe
Lorenzo: qualcuno ha il caricabatterie portatile dell'iPhone?
Io: io perché?
Lorenzo: brava aspetta
Lorenzo ha rotto il suo caricabatterie e mi ha chiesto se posso portargli a scuola il mio. Gli dico sì, dopotutto non mi cambia🙈.
Devo però ringraziare la mia scelta, perché il giorno seguente siamo praticamente stati insieme tutto il giorno. Alla mattina è arrivato ha appoggiato lo zaino e la giacca ed è venuto da me dicendomi: "amore della mia vitaa" sapevo che voleva il caricabatterie. Io glielo passo e lui torna al suo posto, durante le ore di inglese quasi vicino al mio. Durante tutta la prima ora abbiamo parlato e riso, soprattutto perché non capivamo l'uno quello che diceva l'altro, ma dettagli. La seconda ora siamo andati nel laboratorio multimediale e li, siamo allo stesso tavolo. Per tutta l'ora ha continuato a ripetere: "Giulia non si fa, smettila, ma? Ti sembra il caso?" Ovviamente scherzando e copiando tutto il lavoro di inglese da me, come sempre. Poco dopo la prof. mi chiese una cosa, ma non sapendo cosa rispondere rimasi zitta. Dopo che ebbe sorpassato il tavolo, Lorenzo mi tirò una sberla, io lo guardi e lui scoppiò a ridere. Continuava a ripetermi: "deficiente, non si scrive così!" Io ridevo e correggevo. Passammo tutta la mattinata così, a guardarci e ridere.
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Ero innamorata di lui fin dall'inizio.
Roman d'amourGiulia, ragazza di prima superiore, è innamorata di un ragazzo della sua classe, ma farà fatica a capirlo. La prima gita delle superiori potrebbe cambiare le cose. E forse anche la prima estate da quindicenne. Dalla storia: «Un braccio mi cinse i fi...