2. La Peparini sà tutto

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ANDREAS:

Non ero geloso. Giuro che non ero geloso. Era l'ultima puntata in studio prima delle vacanze natalizie e quindi l'ultima gara a squadre. Gabriele ballava con Martina in un passo a due di Kledi e mentre ballavano si erano baciati, a lungo. E io non ero geloso. Non ero assolutamente geloso.
« Andreas la smetti di fare quella faccia da cane bastonato? Si vede da lontano un chilometro che sei geloso » mi sussurrò Alessio in un orecchio.

« Io non sono geloso » sbottai.

« E io ci credo » fece lui con sarcasmo.

« Andreas va tutto bene? » domandò Maria e tutte le persone nello studio mi guardarono. Oh cavolo. Gabriele, che stava aspettando di ricevere il giudizio della Celentano, si girò verso di me incuriosito.

« Si, ho solo detto una cosa a Alessio » mentì. Maria annuì anche se non sembrava del tutto convinta così la Celentano riprese a parlare. La Peparini invece mi fissò ancora un poco sospettosa. Ero un libro aperto? Il mio comportamento era davvero tanto ovvio? Dovevo dimenticare i sentimenti per Gabriele o qualcuno mi avrebbe scoperto e avrei rischiato di perdere la sua amicizia.



Il lunedì seguente fu duro. Avevo passato il week-end a casa con la mia famiglia e con due amici, avevo mangiato e mi ero completamente rilassato. Arrivai agli studi di Roma di prima mattina e salutai tutti. Sergio e Gabriele mi abbracciarono. In sala relax si iniziava a sentire la mancanza di Gessica che aveva lasciato la scuola dopo aver un problema con la caviglia. Non avevo nemmeno messo piede nella stanza che arrivò un messaggio che lessi ad alta voce: « Andreas la Peparini ti aspetta in sala 4. »

« Iniziamo bene la settimana » osservò Alessio. Io continuai a fissare il cellulare stupito: cosa poteva volere Veronica da me che ero appena tornato? Mi diressi in sala 4 con il cuore che batteva a mille e le mani che tremavano. Avevo fatto qualcosa di male? Veronica Peparini era seduta su una sedia e davanti a lei ce ne era un'altra libera. Ipotizzai che fosse per me e mi andai a sedere.

« Buongiorno. »

« Buongiorno, Andreas, hai qualcosa da dirmi? »

« Non ho fatto nulla di male » dissi agitandomi sulla sedia.

« Mica devi aver fatto per forza qualcosa di male. Voglio solo parlarti. »

« Bene » sospirai di sollievo, « allora di cosa vuoi parlarmi? »

« Cosa è successo fra te e Gabriele? »

Per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva. « Non è successo assolutamente niente fra di noi » mentì.

Veronica mi guardò scettica: « Andreas ti ho osservato in puntata, in realtà ti osservo da un poco e so per certo che mi stai mentendo. Sii tranquillo: puoi dirmi tutto quello che vuoi, più tardi vado in regia e chiedo di non farlo vedere in televisione. Rimarrà fra me e te. »

Guardai quella donna buona negli occhi. L'anno prima aveva aiutato Giorgio così come voleva aiutare me e Michele, che eravamo apparentemente i più fragili di quella edizione. La Peparini era una persona dolcissima e se lo avevo detto a Sergio e Alessio potevo dirlo anche a lei. Presi coraggio e confessai. « Gli altri ragazzi sanno che sono bisessuale ma non sanno una cosa. La cosa è che mi piace Gabriele. »

Veronica sorrise e applaudì. « Più o meno lo avevo capito dai tuoi atteggiamenti. Sei un libro aperto Andreas. E cosa intendi fare a riguardo? »

« Che devo fare? Mi piace e basta. Continuerò a desiderarlo da lontano e in segreto. »

« Sì ma questo ti farà male. Romeo non riuscì a stare lontano da Giulietta. »

« Romeo si è fatto avanti ma Giulietta provava i suoi stessi sentimenti » le ricordai.

« E quindi tu pensi che Gabriele non prova qualcosa per te? Se non gli confessi tutto non saprai mai se lui ti ricambia o no » mi sussurrò gentilmente.

« Non confesserò mai, sarebbe inutile, Gabriele è etero al 100% » borbottai.

« Eterosessuale, omosessuale, bisessuale. Queste cose non esistono Andreas! » sbottò Veronica.
« Sono solo delle inutili etichette. L'amore è sempre amore. Non ci sono differenze di età, di nazionalità, di religione, di sesso, colore della pelle o quant'altro. C'è solo l'Amore in tutte le sue meravigliose forme. »

« Si ma se io glielo dico e lui non ricambia perderò la sua amicizia per sempre e io non voglio perdere la sua amicizia! »

« Ma non è detto che la perderai per forza! E se la perderai significherà che la vostra non era una vera amicizia » disse mentre gesticolava vivacemente con le mani. Lei aveva ragione ma io volevo stare vicino a Gabriele. Mi bastava rimanere vicino a lui e non volevo rischiare di perderlo.

« Mi dispiace ma io non ce la posso fare » sussurrai abbassando lo sguardo sulle mie mani che avevano tremato per tutto il tempo.

« Andreas guarda Gabriele e domandati seriamente cosa provi per lui. Se i tuoi sentimenti sono troppo forti non riuscirai mai a stargli vicino senza toccarlo o baciarlo. Impazzirai piuttosto. Tuttavia immagino quanto sia difficile dirgli la verità. Ho in mente di fare una bellissima lezione giovedì, una lezione che ci aiuterà a capire cosa prova LUI nei tuoi confronti. »



Tornai in sala relax più confuso di prima e andai da Alessio che era steso sopra il divano.
 « Cosa ti ha detto la Peparini? »

« Veronica è molto sveglia e ha intuito una cosa. Quella cosa che ho confessato a te e a Sergio appunto. »

Alessio rimase a bocca aperta. « Come ha fatto a scoprire quella cosa? »

« Te lo ho detto: lo ha intuito da sola ... » iniziai fino a quando qualcuno non mi abbracciò da dietro. Riconoscevo quelle braccia e conoscevo il profumo che mi aveva inebriato in un momento. Si trattava di Gabriele naturalmente. Lo sentivo appoggiato contro di me. Cominciai a sudare. Quel ragazzo sarebbe stato la mia morte.

« Che stavate dicendo ragazzi? » domandò. Eh sapessi.

« Niente di importante » mentì. Mi girai verso di lui e incrociai il suo meraviglioso sguardo. D'un tratto sentivo le farfalle nello stomaco, la gola secca e il cuore che batteva a mille. Veronica mi aveva detto di capire cosa provavo per Gabriele ma io lo sapevo già con chiarezza cosa provavo: io mi ero innamorato. Di lui.




GABRIELE:

Ricorderò sempre il giorno in cui capì di provare qualcosa per Andreas. Era giovedì, l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie e a tutti arrivò un messaggio: "La maestra Peparini aspetta i ballerini in sala 6".

Arrivati in saletta trovammo la maestra e suo marito Fabrizio che ci aspettavano. « Oggi faremo improvvisazione » annunciò la Peparini con gioia.

Paolo, Michele, Alessio, Andreas e io provammo a improvvisare qualche passo ma la Peparini non sembrava per niente soddisfatta.

« Dovete lasciarvi andare ragazzi, siete troppo frenati, dovete esprimere i vostri sentimenti » spiegò. Alla fine ci sistemò lei. Prese me, mi trascinò vicino a Paolo e poi mi fece mettere il braccio sulla sua spalla. In seguito afferrò Alessio e lo sistemò accanto a noi. Dopo andò a prendere Andreas e mise le sue braccia attorno al mio collo. Io e lui ci guardammo e scoppiammo a ridere ma in realtà io mi sentivo imbarazzato e accaldato. I nostri visi erano troppo vicini. E la cosa non mi dava fastidio.




ANGOLO "AUTRICE"

Ciao gente :) Grazie mille per i vostri commenti e per i vostri complimenti, mi avete incoraggiata a scrivere. Questo capitolo vi è piaciuto? Siete curiose di vedere cosa succederà? Aggiornerò durante il fine settimana. Un bacio e alla prossima!

Gabriele e Andreas - Amici15Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora