Thank you

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"Vibra vermiglio
di improvvisa incertezza
- buio si incrina."

[...]

«Che cosa pensi che vedresti?»
«La faccia di mio figlio».

Kylo Ren era devoto all'Oscurità. La venerava, ne era morbosamente ossessionato. Anche la superba ombra di Darth Vader lo tormentava, lo abbracciava; lo asfissiava. Il fantasma di una grandezza che voleva riuscire a toccare - ma che sapeva essere irraggiungibile da qualcuno come lui.
Ben Solo, figlio di paladini dell'Alleanza Ribelle, nato in seno alla Luce che ripudiava, che temeva, ma a cui non era mai riuscito a sottrarsi completamente; neanche in quel momento, con i muscoli in tensione e gli occhi fissi sull'uomo che lo raggiungeva a passi decisi lungo la passerella.

«Tuo figlio è morto. Era debole e sciocco, come suo padre, e l'ho eliminato».

Aveva tremato, la sua voce, in un impeto d'ira repressa, i pugni stretti e le nocche bianche sotto la stoffa dei guanti. Odiava aver ceduto tanto facilmente alla richiesta di scoprire il volto. Non era riuscito a opporsi. Si sentiva debole, vulnerabile.
Kylo Ren, Ben, non c'era differenza - sentiva la Forza vibrare nelle vene, mossa da rabbia e risentimento e esaltazione, ma il lato Chiaro irrompeva nella sua mente a tratti, per quanto si struggesse nel contrastarlo.
Aveva paura. Paura che Han avesse percepito la tremenda contraddizione celata nelle sue parole.

«Questo è quello che Snoke vuole farti credere, ma non è vero, mio figlio è vivo!»
«No. Il Leader Supremo è saggio...»
«Snoke ti sta usando per il tuo potere. Quando avrà ciò che vuole ti schiaccerà. Sai che è vero».

Nella sua maschera glaciale, Kylo Ren non avrebbe mai potuto lasciar trapelare quello che Ben, in quel momento, mostrava. La forza di volontà, l'immatura perseveranza nel seguire il lato Oscuro stavano lasciando passo alla pietà per un vecchio padre che implorava la redenzione del figlio perduto.
Più sentiva quei nobili sentimenti affiorare da una gabbia mai stata del tutto impenetrabile, più un'enorme furia montava nel suo petto - furia contro se stesso, per essere tanto fragile alla Luce.
Le labbra tremavano e digrignava i denti, lacerato nella lotta tra i due lati della Forza che si stava consumando nella sua anima corrotta e squarciata.

«È tardi.»
«No, non lo è. Parti con me, vieni a casa. Ci manchi»; chiuse gli occhi, profondamente turbato.
«Mi sento dilaniato. Voglio liberarmi da questa pena. Io so ciò che devo fare ma non so se ho la forza di farlo. Mi aiuterai?»
«Sì. In qualunque modo».

I buoni sentimenti del vecchio contrabbandiere lo toccavano e ripugnavano contemporaneamente, mentre si era accinto a porgergli l'elsa della sua spada laser, spenta.
Ne avvertiva la speranza nello sguardo, nel sorriso obliquo così dolorosamente simile al proprio.
Lasciò che afferrasse l'arma.
La StarKiller aveva ultimato la ricarica - era calata un'oscurità innaturale.
Percepì, rabbrividendo di sollievo, il lato Oscuro riappropriarsi delle sue membra, esitando nell'abbandonare la presa sulla spada.
Vide la consapevolezza negli occhi di Han e con la mascella serrata, senza risentimento, guidato dall'Ombra, attivò la lama vibrando il colpo, che ne penetrò le carni.
La Forza era con lui.

«Grazie».

[One shot + haiku - 500 + 9 parole]

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⏰ Last updated: Feb 05, 2016 ⏰

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