¤Capitolo 4¤

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Mi manca. Mi manca ogni secondo di più. È morta quando io avevo dodici anni. È morta per un infarto. Quando mia nonna svenì per mancanza di ferro.
Io credetti che anche la mia mamma era soltanto svenuta, ma non era così.
Senza accorgermene, una lacrima mi cola sul viso.
《 Mamma...》sussurro.
Mi porto la fotografia al petto, e la stringo.

Mi asciugo velocemente, e mi risistemo. Mi metto distesa a fissare il soffitto.
È bruttissimo traslocare, non lo consiglio a nessuno. Tutti gli scatoloni riempiono la stanza, regna il caos.

Prendo un' altra foto. È di mio padre. Lui è ancora vivo, ma si è trasferito a Londra per lavoro momentaneamente. Non ci ha portato con lui, perché non è facile trasferirci tutti lì, e poi lui lavorerebbe tutto il giorno, e noi non lo avremmo visto comunque. Ha deciso dunque di farci trasferire qui. Fa' il capitano dell'FBI. Mi ha affidato a Luigi perché è già maggiorenne, mi ha lasciato a Milano perché qua vicino ci abita mia nonna, mi ha fatto vivere in una casa staccata da quella di mia nonna per avere I miei spazi, mi ha abbandonato? No, mi ha aiutato ad avere una vita migliore, anche senza di lui.

Esco dalla stanza, e dico a Luigi che esco.
Non so di preciso dove andare, ma decido di passaggiare a vuoto.
Mi fermo vicino casa di Henry. Decido di bussare.
Appena suono il campanello, lui si precipita subito alla porta e mi apre.
Che carino!
Ha i capelli scompigliati, e gli occhi sgranati. Oddio quanto è carino.
《Ciao!》mi sorride.

《Ciao...》rispondo imbarazzata.
Perché sono qui?

《Ti serve aiuto? 》

《No no...tranquillo! Ti volevo solo chiedere se ti andasse di fare una passeggiata con ...me...》rispondo.

《Ehm non so...entra!》mi invita.

《Grazie》dico entrando.
Ci sediamo nel divano del salone.

《Vedi...il problema è...》si blocca.
Mi giro e mi ritrovo il biondo del supermercato. È nudo con la cuffia e un' asciugamano in vita.

Rimango a bocca aperta.
Oddio!
Non posso negare che aveva un fisico pazzesco...ma...

《Oh...》riesco a dire.

Il ragazzo si accorge di me, e diventa rosso.

Corre in bagno, e si chiude.

Harry si sta sghignazzando dalle risate. Io invece sto morendo dall' imbarazzo.

Finalmente il ragazzo esce, e si siede accanto a me porgendomi la mano.
《Nicola Oranio!》si presenta dondolando la mano.

《Elsa Torre!》mi presento io.《vivo con mio fratello Luigi qui nella casa accanto.》

《Beh, si potrebbe unire al gruppo anche tuo fratello!》esclama Nicola.

Gruppo?《Scusa quale gruppo!?》chiedo.

《Oh...il nostro gruppo di amici...》disse con espressione ovvia.

《Oh...》'risposi' io.

Niall mi spiega che anche lui è nella mia classe, e che saremo compagni. Mi parla dei loro amici, ma non ne capisco granché.

Sono le 14.55, e io non ho ancora mangiato.
《Devo andare a mangiare.》dico alzandomi dal divanetto.

《Vuoi rimanere qui per pranzo?》mi chiede Henry.

《Ehm...non so...vabene...devo dire a Luigi che rimango qui...ora lo chiamo.》dico estraendo il cellulare dalla tasca.

Invio un messaggio a Luigi.
A Luigi:
Lui...io rimango a casa di Henry x pranzo, torno verso le 16.00♥♥♥CIAO♥_♥ :-D

Lui mi risponde con un ' ok'.

Poso il cellulare e seguo Henry e Nico (Nicola), in cucina.
La tavola è già apparecchiata...per sei!
Henry aggiunge un posto, e mi spiega che ci sono altri quattro ragazzi invitati.
Suonano il campanello. Nico ed Henry si precipitano alla porta, e io li seguo.
Due ragazzi davvero attraenti entrano in casa.
Mi comporto un po' da 'bambola sexy' mentre li saluto, ma si capisce che scherzo.

Dopo poco suonano dinuovo.
Nico apre ed entrano due ragazzi dai capelli marroni.
Dicono di chiamarsi Simone e Davide.
Appena mi vedono fanno un fischio come per dire 'che bambola!'. Henry li caccia via, e cominciamo a mangiare.

Sun Goes Down¤ ||1D||♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora