L'alfabeto di Rose Weasley e James Sirius Potter

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A come Abbracci

« Sstammi lontano, Jamess. » strillò Rose, con quella s che fischiava – causata dalla mancanza dei due denti davanti – e che le dava tanto fastidio.

« Perché? » chiese James, che fissava la bimba dall'alto del suo metro e trenta.

« Perché ssei tutto ssporco di fango! » esclamò la piccoletta, assumendo un'espressione estremamente simile a quella di sua madre.

« E cosa mi impedisce di abbracciarti? » il bimbo amava disturbare la cuginetta.

Si avvicinò con cipiglio minaccioso, stringendo Rose e sporcandole il vestitino bianco nuovo, ma, in fondo, anche a lei piaceva abbracciarlo.

B come Baci

« Perché mi fissi? » chiese Rose, imbarazzata, a James, altrettanto impacciato.

« Perché sei bellissima. » bisbigliò lui, arrossendo.

« E se ti piaccio tanto, perché non ti decidi a baciarmi? » domandò ancora, più impetuosa di quanto fosse mai stata in tutta la sua vita.

All'improvviso, afferrò le spalle del ragazzo, e si avventò sulle sue labbra. Pensandoci due volte, non avrebbe mai baciato il cugino al Ballo del Ceppo, davanti ai parenti, davanti ai professori, davanti a tutta la scuola, ma, dannazione, i lati positivi battevano alla grande quelli negativi!

C come Caramelle

« Jaime, mi dai una di quelle caramelle? » Rose era affamata, e amava le caramelle, e James aveva un in mano un pacchetto di Gelatine Tutti Gusti +1, e a lui piaceva dare fastidio alla cugina. Combinazione esplosiva, insomma.

« No! » com'era da prevedere, James privò la ragazza di quel dolce piacere.

« Dai, ti prego! » com'era da prevedere, Rose non avrebbe ceduto facilmente.

Il ragazzo parve pensarci su un po', con la fronte corrugata, che ritornò liscia pochi secondi dopo, come se avesse avuto una grande idea.

« Ti do tutto il pacchetto a patto che tu mi baci! » esclamò esultante, sicuro di aver trovato un modo per guadagnarci in entrambi i casi: Rose non lo avrebbe mai baciato, e se l'avesse fatto, be', in fondo non ci avrebbe perso niente.

Anche lei parve pensarci su un po', e, dopo un'alzata di spalle, si sporse per posare le labbra su quelle del cugino, che, talmente spiazzato dal gesto, non si accorse del fatto che il tanto agognato pacchetto gli era stato preso dalle mani.

D come Doccia

« Jaime, penso sia ora di aggiustare la doccia. O, per lo meno, di chiamare un idraulico. »

« Per quale motivo? »

Rose si piazzò di fronte alla TV, cercando di attirare la sua attenzione: da quando aveva scoperto quello stupido aggeggio Babbano non si staccava un secondo dal divano, passando il tempo tra stupide sitcom e partite di calcio.

« Be', magari per il fatto che la doccia è fondamentale per ogni essere umano medio con un minimo senso d'igiene? » urlando, Rose era riuscita ad ottenere l'attenzione del fidanzato, che la guardò come se fosse pazza.

« Perché ti agiti tanto? È una stupida doccia, e un "Reparo" lo sai fare pure tu! »

« Mi preoccupo che tu non sia in grado di occuparti di una doccia! » strillò lei, diventando ancora più rossa e spegnendo il televisore. « Come farai a crescere il nostro bambino, se non sei in grado di fare cose così basilari? »

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