Le ultime due ore passarono davvero in fretta, ed io non vedevo l'ora che sarebbe arrivato il giorno seguente per poter parlare con Francesco. Avevamo fatto conoscenza in quelle due ore e si era dimostrato davvero simpatico. Mi sentivo, come osservata da qualcuno. Mi girai verso Michele, e lo vidi che mi scrutava da lontano. Chi altro poteva essere. Ero sicura che all'uscita da scuola mi avrebbe chiesto qualcosa:
M- Ti piace vero?
L- Ma chi?
M- Francesco
L- Ma cosa stai dicendo? Sai cosa penso dei ragazzi dopo la rottura con Massimo, l'unico ragazzo che avrò nella mia vita sarai tu, come amico ovviamente.
Mi guardò negl'occhi. Era davvero serio. Mi inquietò un po', non avevo mai visto questo lato serio di Michele. L'aria si fece pesante, cosi decisi di salutarlo e di andare verso l'autobus. Arrivai a casa e, dopo aver pranzato, mi buttati sul letto. Presi il cuscino, me lo misi di fronte alla faccia e urlai. Mi aveva sempre aiutato fare quest'azione, quando sono frustrata la faccio spesso. Mi riscaldati facendo una doccia, poi mi misi una felpa grigia e dei pantaloni della Nike. Misi le pantofole e mi sedetti sulla poltrona di fianco al mio letto. Avevo bisogno di pensare, quella sera alle 7 sarei dovuta andare a prepararmi per la gara, dovevo essere concentrata. Giocherellai un po' con la collana di papà. Papà. Cavolo da quanto non dicevo questa parola. Mi rimbomba in testa da quando ho messo la collana che mi regalò lui. Le lacrime iniziarono a rigare le mie guance rosse ed io non sono mai stata capace di fermarle. Papa era la mia vita, con lui ho imparato ad andare in bici, a nuotare. Mi ricordo quando facevamo finta di fare le gare e lui mi faceva sempre vincere. Costruiva con la carta una finta medaglia, o prendeva la collana della mamma, e faceva finta che fosse la mia prima medaglia. Papa mi ha fatto amare questo sport. E poi, be, e poi è successo. Qualcuno lassù ha voluto strapparmi la mia vita dalle mani. Mi ha fatta cadere, ma per un po' mi sono sentita anche forte, mi sono sempre rialzata. E così anche nello sport. Anche nel nuoto. Amo questo sport e, proprio perché papà me lo ha insegnato, non finirò di praticarlo. Erano le 5.30, decisi di preparare la borsa, controllando sempre di avere tutto. Alle 6.00 io, mamma, Martina e nonno Giovanni partiamo per andare a Cesena. Alle 6.15 eravamo là. Dato che c'era ancor tempo, andai a salutare la mia famiglia e Michele, che era venuto con mia zia e mio cugino, suo amico. Per scendere dalle scalinate, mi scontrai contro qualcuno. Lo riconobbi subito. Quegl'occhi erano indimenticabili. Francesco. Ovviamente. Tu lassù vuoi proprio farmi affogare oggi.

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Un'amore In Gara
RomanceLucrezia: ragazza bella e semplice, con tante delusioni alle spalle. Ha la passione per il nuoto Francesco: ragazzo nuovo con la passione per le gare di atletica. Si incontreranno durante una gara di Lucrezia, sarà amore a prima vista, ma purtropp...