DRIIIIN!
La sveglia suona alle sette in punto e io in un attimo sono già in piedi con un grande sorriso stampato sulle labbra.
Tecnicamente sono nata alle 5:30 del mattino, ora sono le 7:00 quindi ho già compiuto gli anni.
Sono ufficialmente maggiorenne!Per tutti o quasi, raggiungere la maggiore età significa fare un grande party in una villa con una grande piscina, con alcol, una mega torta, un bellissimo vestito e chi più ne ha più ne metta.
Per me significa semplicemente "libertà" e questo è il miglior regalo di sempre. Dopo tanti anni sono libera e indipendente.
Mi trasferirò in una nuova città, forse conoscerò una ragazza capace di diventare quell'amica che ho sempre sognato ma che non ho mai avuto.
Ma non ne sono così sicura.Chi vorrebbe essere mia amica?
Chi vorrebbe essere amica di una
ragazza con una tragica storia alle spalle, distrutta e che scappa dal passato?Salgo sulla mansarda e prendo la grande valigia che ho comprato giorni prima e inizio a riempirla di vestiti, intimo, il mio beauty-case e metto in una grande tasca, alla destra, le scarpe. Non che ne abbia tante, due paia mi bastano, magari comprerò qualcosa a Clifton.
Completata la valigia corro in bagno per fare una doccia.
Entro nel box e l'acqua bollente rilassa e massaggia delicatamente i miei muscoli contratti. La piccola corsa di ieri non ha fatto altro che danneggiarli essendo poco elastici. Ma presto dovrò abituarmi a essere più attiva perché devo trovare un lavoro capace di coprire tutte le spese che avrò.
So di avere una grande responsabilità addosso, ma passo dopo passo riuscirò a fare tutto.
Dopo essermi risciacquata avvolgo il mio corpo minuto in un asciugamano e inizio ad asciugare i capelli.
Dopo circa venti minuti sono asciutti e li tiro su in una coda ben alta.
Indosso l'intimo, un pantalone nero con una felpa grigia e le mie adorate Vans.Non ho voglia di truccarmi, anche perché il beauty è nella valigia e non la aprirò per nessun motivo al mondo.
Ho faticato per chiuderla.Prendo uno zaino dove metto tutti i miei libri, fogli da disegno, colori e anche la mia amata macchina fotografica.
Recupero tutto e scendo le scale. In cucina trovo mia zia Clara che non appena vede la valigia si alza e mi viene incontro.
"Dove credi di andare?" mi chiede con gli occhi spalancati.
"Via." rispondo freddamente.
"È da anni che ripeti di non volermi tra i piedi, è arrivato il momento tanto atteso. Non sei contenta?" ribatto con un tono acido.
"Non puoi partire. Non puoi andartene. Sei ancora una bambina e senza il mio consenso non vai da nessuna parte,chiaro?" risponde con superiorità.
"Ho diciotto anni. Posso fare quello che voglio e andare dove mi pare. Non puoi tenermi chiusa in questa casa e trattarmi come una serva, almeno non più." dico con soddisfazione.
"Bene, fai ciò che vuoi, ma non venire da me quando avrai bisogno. Sei soltanto una povera ragazza che non serve a nulla. Non riceverai mai amore perché non meriti di averne. Non troverai mai qualcuno capace di starti accanto perché non appena scoprirà la persona disperata e distrutta che sei, scapperà e ti lascerà sola, più di quanto tu non lo sia già."
Le sue parole mi colpiscono tanto da far scendere un fiume di lacrime dai miei occhi chiari.
Nessuno mai mi vorrà.
Nessuno vuole vicino una persona distrutta come me.
Nessuno potrà capire il dolore che ho dentro e nessuno potrà colmarlo.
Sarò sempre sola.
Allora è questo il mio destino?
Che ben venga, ma in questa casa non ci resto un minuto di più.
Prendo la valigia e le borse, ma quando sto per uscire mi giro verso quella donna dal cuore di ghiaccio.
"Non azzardarti a dire una sola parola sulla mia persona, sui miei sentimenti e sul mio futuro. Se resterò sola lo farò senza incolpare o sfruttare una povera bambina abbandonata. Avevo bisogno d'affetto e non di odio. Non credi ne abbia già ricevuto tanto? Ma chissà, forse non rimarrò sola." le dico.
"Nella mia vita ci sono tanti "forse" e tanti "ma", però una cosa è certa. Non sarò mai come te. Addio."
Questa volta è quella definitiva. Non avrò ripensamenti, né rancore e né odio nei suoi confronti. Voglio dimenticare e iniziare da capo.
Sbatto la porta e mentre esco chiamo un taxi che in soli cinque minuti è già fuori casa. Metto tutto nel bagagliaio e dico al tassista di portarmi all'aeroporto.
"Subito signorina." mi risponde cordialmente e io accenno un sorriso.
Dopo 20 minuti sono davanti alla grande scritta "Aeroport Marseille Provence."
Prendo i bagagli, pago il tassista che mi ringrazia con un cenno e un sorriso.Non appena entro, la voce metallica annuncia che l'aereo per Londra, precisamente per Nottingham è pronto per decollare.
Corro in fretta e furia e dopo aver fatto il check in e vari controlli, riesco a sedermi sana e salva su una comodissima sedia.
"La preghiamo di allacciare le cinture, l'aereo sta per decollare. Grazie per aver scelto la nostra compagnia e buon viaggio."
Dal microfono si sente la voce del pilota che annuncia la partenza e ci ringrazia.Sono ansiosa, è la prima volta che salgo su un aereo. È la mia prima volta in tutto.
Non appena l'aereo inizia ad alzarsi il vuoto nello stomaco aumenta a dismisura, le orecchie fischiano e serro gli occhi. Tutto passa in un istante e non appena guardo fuori la vista è a dir poco meravigliosa.
Una distesa bianca si presenta ai miei occhi. Prendo la macchina fotografica e scatto una bellissima foto.
Questa segna l'inizio della mia nuova vita.Addio Marsiglia e addio alla vecchia Alexandra.
È ora di rinascere, di rivivere.
Ed è quello che farò.
Salveee, sono qui con il secondo capitolo e spero sia di vostro gradimento. Aggiorno solo ora perché per tutto il giorno non ci sono stata e mi dispiace di farlo a quest'ora.
Volevo ringraziarvi per le 60 visualizzazioni o poco più,in un giorno sono tantissime, e sono veramente contenta! Non ho parole. Sono STRAFELICE che questa storia stia piacendo.
Se volete correggermi,commentare o lasciare una stellina mi farebbe molto piacere.
Ci vediamo domani, buonanotte💙Carmen xx
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Nessuno Come Noi
FanfictionAlexandra Miller,vuota,sola e sconosciuta dal significato della parola "felicità". Una ragazza dal carattere determinato,sta per trasferirsi e sta per lasciarsi alle spalle i brutti ricordi e le notti insonni. Alexandra vuole solamente cambiare aria...