Il cursore lampeggia dopo il punto finale. Sono le 21.24.
La redazione è quasi vuota. Ci sono solo io e la luce accesa di un ufficio in fondo al corridoio.
Scrivere in mezzo a scrivanie vuote, computer spenti, telefoni e fax che non squillano è diventata una consuetudine per me.
Un po' perché sono un tipo da ultimo minuto, un po' perché adoro godermi la redazione in santa pace, forse perché la vivo poco.
Sono sempre fuori ad osservare gli allenamenti delle squadre, a carpirne i segreti, gli umori e le indiscrezioni. Oggi è venerdì e domani si gioca.
Io ho finito il pezzo, come sempre. Come sempre all'ultimo momento.
Avverto Carlo, il caporedattore, che mi guarda male per il ritardo.
Non ci faccio più caso oramai. Mi vuole bene, in fondo sa che so fare il mio lavoro e mi invidia solo la folta capigliatura.
Domani sarà il giorno della verità. L'anticipo dell'Olimpico mi darà ragione o mi smentirà, come sempre. Come ogni weekend.
Le anticipazioni di formazione e le ultime dal ritiro sono una mia specialità.
Mi piace questo lavoro.
Forse perché mi sento libero nell'essere costretto a stare nelle trentasei righe.
Forse perché mi piace il calcio. Forse perché ho sempre voluto scrivere.
Forse perché semplicemente è l'unica cosa che so fare.
Metto la giacca, prendo la borsa, mi allaccio le New Balance e sono fuori dal giornale in un attimo.
Prendo le Camel dalla tasca. C'è l'ultima. Sempre la stessa da una settimana.
Ho promesso e le promesse costano a volte. Non stavolta.
Rimetto in tasca il pacchetto senza altri ripensamenti e proseguo a piedi.
Tira un leggero venticello e Via del Corso è ancora in balia della gente che cammina frenetica.
Mi piace Roma, a quest'ora.
Troppo tardi per chi rincasa e troppo presto per chi questa sera uscirà.
Io mi ritrovo in questo limbo. Sempre.
Al bar all'angolo mi aspetta Monica. La nuova segretaria di Carlo.
Non so ancora perché ho accettato il suo invito.
Un aperitivo...niente di impegnativo.
Frase che oltre a sembrare uno slogan pubblicitario, mi sa tanto di innocua minaccia.
Ad ogni modo ha insistito tanto e poi è carina. In redazione le sbavano tutti dietro dal primo giorno.
Parla da mezzora solo lei. I salatini stanno per finire ed anche la mia birra. Non ho alibi, dovrò parlare pure io prima o poi.
Ha un bel viso. E' logorroica.
Ha delle labbra sensuali. E' un po' bassa.
Ha delle belle mani. Ha un po' l'accento ciociaro.
Ha una bella risata. Non sa essere ironica.
Continua a parlare del derby Lazio-Roma della scorsa stagione.
La donna ideale di ogni uomo?!
"...tu che ne pensi?" si blocca di colpo interrogandomi a bruciapelo.

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Lampo di vita
RomanceRoma, Settembre 2011. Una giovane donna è su una terrazza a guardare dei fulmini in lontananza, poco distante, alle sue spalle, c'è un uomo che la guarda... Roma, Estate 1996. Luca e Stella sono giovani, diplomati e innamorati... Una storia narrata...