CAPITOLO 1

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*mattina del primo giorno di scuola a Roma*

Iniziamo una nuova vita, ma si. Cambiando città ,superando 80km,vediamo se cambia qualcosa.
Aprii gli occhi pian piano scostai le coperte, mi alzai dal letto ancora caldo.
Aprii le persiane della mia nuova casa e notai come, il sole, si nascondeva ancora dietro i palazzi di Roma.
Mi guardai allo specchio e notai la mia immagine riflessa...Ma chi sono diventata? In quanto tempo sono cambiata così tanto? Come avevo fatto. Con quale forza?
Come ogni mattina, da quel fottuto giorno, leggevo una frase scritta su un foglio che avevo attaccato sulla porta con dello scoch trasparente, una frase che avevo letto in un libro, diceva: " Tu sei forte. Sei stata scelta per questa vita perché sei abbastanza forte per viverla.", facevo uno stupido e falso sorriso a me stessa, solo per rallegrarmi l'inizio giornata. E andavo avanti.

Sbirciai nel mio guardaroba e, tra i tanti vestiti, optai per jeans chiari stappati, un maglia bianca larga a mezza manica con la scritta nera "NIKE", e per completare il tutto Nike ed il mio solito bracciale, che indossavo sempre e solo al polso destro, per nascondere il mio tragico passato che speravo di dimenticare, che toglievo solo per dormire. Mi vestii e mi vidi nuovamente allo specchio. Notai come si sono allungati i capelli da quando, due settimane prima gli avevo tagliati, eliminando le doppie punte. Me li pettinai e gli raccolsi in una treccia al lato. Mi era uscita bene, per finire il tutto misi anche gli occhiali da sole tondi con le lenti scure. Ora era tutto pronto. Wow, ce l'avevo fatta e tutto ciò in soli 30 minuti !
Presi le chiavi dell'appartamento, le cuffie, il cellulare, lo zaino e decisi di uscire per andare a fare colazione al bar e per orientarmi nella nuova città. Erano ancora le 7.00 e dovevo entrare a scuola alle ore 8.30, perfetto.
Appena aprii il vecchio portone di legno, il sole accarezzò dolcemente il mio viso che avevo voluto truccare con un po' di fondotinta e mascara.
Era caldo, quel sole, così decisi di chiudere gli occhi e godermelo.
Ero proprio fortunata ad aver ereditato quella casa da Zia Lulla, le volevo bene, era l'unica a capirmi. Ma pochi mesi fa mi ha lasciata anche lei.
Quella stupida malattia me l'aveva portata via, mi aveva portato via l'unica persona che mi dimostrava concretamente il suo affetto!
Maledizione !!

--:(:--

SPAZIO AUTRICE:

EHI, CIAO A TUTTI.
SONO L'AUTRICE DI QUESTA STORIA!
MI PIACE SCRIVERE E LEGGERE, ADORO A.BARICCO E ALTRI AUTORI SIA CLASSICI CHE MODERNI.
MI APPASSIONANO MAGGIORMENTE I ROMANZI ROSA E, COME GIA' DETTO PRIMA, ALCUNI GRANDI CLASSICI.
A QUANTI PIACE IL PRIMO CAPITOLO? CONTINUO O LASCIO PERDERE?
UN BACIO, BUONA GIORNATA!!


PROMETTO DI FIDARMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora