Intorno a me c'era il buio.
Il cuore batteva all'impazzata, come se fosse un batterista che faceva un rullo di tamburi destinato a non finire mai.
Mi girava la testa, cominciai ad avere caldo e in quel momento capii come si sentono quei poveri cagnolini obbligati dai padroni ad andare in giro con le magliettine.Cercai di pensare positivamente convincendomi che non era niente di grave e che non era nemmeno la prima volta che mi trovavo in quella situazione.
"Tranquillo Luigi, calmati Luigi, stai fermo Luigi, non ti agitare! "Continuai a ripeterlo a me stesso per altri due o tre minuti; l'unica cosa che mi confortava era che c'erano altre tre persone nella mia stessa condizione: Riccardo, Gabriele e Luca erano messi peggio di me!
"Sei sicuro di ricordarti tutto? "
Chiese Luca a Riccardo.
"Penso di sì... non lo so. Aiuto, che ansia! "
"Finitela tutti e due. Fate silenzio o ci sentiranno! " Esclamò Gabriele.
"Fermi! " Dissi io giusto in tempo.
Ed ecco che si aprì il sipario, si accesero le luci e... tutti in scena!