Capitolo 4

35 5 0
                                    

Il vortice del portale gira fortissimo. Mi viene una nausa terribile e mi metto una mano sulla bocca per non vomitare. Provo ad aprire gli occhi ma cominciano a bruciarmi tantissimo e quindi li tengo chiusi fino alla fine del viaggio. Sento la mano di Therox stretta alla mia felpa. Mi da più sicurezza.
Ad un certo punto mi sento cadere e atterro completamente di faccia in un prato erboso. Mi alzo in piedi barcollando, mi strofino gli occhi che bruciano ancora un po' e mi guardo attorno: ci troviamo in una distesa d'erba nera, dietro di me c'è il bosco piu oscuro che abbia mai visto, e dopo la radura nera davanti a me si erge una montagna in cui è incastonata una fortezza dalle alti torri, nere come non mai. Quel castello non ha muro, credo perche' sia difesa completamente dall'altezza della montagna. Il cielo è pieno di nuvole nere come avvoltoi che aspettavano una preda. Tira un aria freddissima che s'infrangeva sul mio viso, tremo ad ogni refolata, e ad ogni respiro mi si congela sempre di più il naso.

"Ma, ma, ma dove siamo?" chiedo stupito.

"Dovremmo essere alla Corona Nera, se non ho sbagliato punto d'arrivo del vortice" disse Therox tranquillissimo. Noncurante del mio shock e della temperatura molto bassa.

"Possiamo tornare...indietro?" azzardo la domanda.

Therox ride, "Perché, non ti piace?".

"È tutto cosi scuro, freddo, e nero. In questo posto non c'è felicità!" esclamo sempre stupito dal posto in cui eravamo appena arrivati.

"Ah si, giusto, scusami", Therox si avvicina a me, e istintivamente mi misi in guardia, d'altronde sono in un nuovo mondo e non so cosa aspettarmi.
"Tranquillo fidati di me" , Therox mi mette una mano sopra gli occhi da cui esce il solito fumo nero, lo Spiritus, che mi circonda tutta la testa, lo sento perché è molto freddo, ed entra successivamente all'interno delle mie palpebre. Il freddo mi congela gli occhi, ma quanto li riapro, li sento molto strani, come se sopra avessero una patina bianca, come se fossero nuovi. Ora la mia visuale di questo posto è cambiata.
L'erba non è più nero pece, ma è diventata di un verde intenso e profumava come non mai, ora i raggi del sole colpiscono il mio viso, scaldandolo, la foresta è di un verde acceso e nelle foglie degli alberi stagnano ancora gocce di rugiada dalla notte precedente.

"Oh, adesso mi è tutto piu chiaro" dico, stupefatto.

"Gli angeli hanno fatto questa maledizione, ogni visitatore avrebbe visto questo posto come l'oscurità in persona, invece è bellissimo, io lo amo." afferma Therox, entusiasta di essere tornato a casa.

"Capito...beh, adesso dove andiamo?"

"Alex, adesso ti porto da Moros"

"E chi sarebbe questo Moros?" lo interrogo.

"Il capo della Regione della Corona Nera. Sai, Markavas è divisa in regioni, ci sono quelle controllate e governate da Moros: Corona Nera e Foresta Incantatim, quelle governate da Hypnos: Corona Bianca e Barnikom mentre il piu giovane, Thànato, governa la regione di Bistoville. Le regioni delle due Corone sono sempre in constrasto, si accusano di tradimenti e cose di questi genere. Quella in cui siamo ora è la Corona Nera, il centro della regione è la Montagna Grigia, quella che vedi lì in fondo, dopo le Colline Ranse", e Therox la indica col dito, al dilà di alcune colline abbastanza alte da coprire i piedi della montagna, e continua "la regione di Bistoville è quella piu tranquilla, all'interno sono di grande rilevanza tre città: Asmog, Drandil e Pregutil. Per il resto ci sono solo piccoli paesi agricoli. La Foresta Incantatim, come avrai intuito è formata da foreste brulicanti di creature pericolose e magiche, che non stò qui ad elencarti. Comunque sono le Corone le regioni più importanti, e adesso ti devo presentare a Moros, tu stai tranquillo e rispondi solo alle domande che ti fa, non chiedere niente e non parlare se non sotto appello."

Markavas. La Verità. [#Wattys2016]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora