In questa realtà ed in ogni altra

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Note iniziali dell'autrice: Eccoci qua! Un'orgia Sterek ( ed un po' di sesso Sterek uno-ad-uno, ovvio).

Scusate se sono un po' in ritardo - questo è stato una sfida da scrivere, per usare un eufemismo!Spero che funzioni.

Grazie mille per il vostro incoraggiamento e la vostra pazienza. Sto morendo dalla voglia di sapere cosa ne pensate! XOXO

Note iniziali della Traduttrice: SONO SERIA! Presenza di ben più che semplici riferimenti al sesso di gruppo! Chi non gradisse è pregato di non proseguire oltre la metà del capitolo.

***

Mia madre era laureata in antropologia." Spiegò Stiles studiando le ombre a mezza luna create dalle lunghe ciglia di Derek. Gli occhi di quest'ultimo erano bassi, concentrati su dove la sua mano stava tirando gentilmente il prepuzio dell'altro, stuzzicandolo e distendendolo mentre il pene si gonfiava al tocco. Stiles si avvicinò ulteriormente a Derek, entrambi erano distesi di lato, la luce del mattino presto che entrava dalla finestra. La voce gli suonava vacua mentre provava a continuare a rispondere alla domanda di Derek. "Lei era contro la circoncisione di ogni sorta," sbuffò. "Quindi, sì, ecco il motivo. Anch'io una volta ho scritto in proposito, in un saggio per il corso di Finstock e lui me lo ha bocciato perché ha detto che non aveva niente a che fare con Economia, ma solo perché evidentemente non si è disturbato ad andare oltre la quinta pagina, dove io ho chiaramente esaustivamente discusso su come controllare il piacere sessuale abbia una grande funzione nei sistemi economic -"

finestra. La voce gli suonava vacua mentre provava a continuare a rispondere alla domanda di Derek. "Lei era contro la circoncisione di ogni sorta," sbuffò. "Quindi, sì, ecco il motivo. Anch'io una volta ho scritto in proposito, in un saggio per il corso di Finstock e lui me lo ha bocciato perché ha detto che non aveva niente a che fare con Economia, ma solo perché evidentemente non si è disturbato ad andare oltre la quinta pagina, dove io ho chiaramente esaustivamente discusso su come controllare il piacere sessuale abbia una grande funzione nei sistemi economic - "
Il bacio fu tenero ma deciso, esplorativo, come se Derek stesse ancora cercando di memorizzare i contorni della sua bocca. "Hai idea da quanto io avessi voglia di fermare i tuoi sproloqui baciandoti?" mormorò Derek contro la sua guancia quando finalmente si allontanò, timido e silenzioso, le mani che ancora lavoravano l'erezione di Stiles.
Il ragazzo rise, dondolandosi nel suo tocco. "Sarei stato più che d'accordo, anche quando pretendevo di odiarti."
"Tu mi hai più o meno odiato per davvero." Ribattè Derek, mordicchiandogli la base della mandibola.
Stiles avrebbe voluto rispondergli, ma le sue parole vennero inghiottite dai piccoli gemiti lamentosi che lasciò liberi quando Derek si spinse in avanti e prese con l'altra mano il proprio cazzo, premendo le punte delle loro erezioni. "O mio Dio," borbottò nella tempia di Derek, gli occhi rovesciati all'indietro per le scariche di eccitazione che sembravano pulsare direttamente dal cazzo di Derek al suo, dove le fessure umide strofinavano una contro l'altra. Derek poi si allontanò di nuovo, mettendo più spazio tra i loro petti così che entrambi potessero guardare quando fece scivolare il proprio spesso prepuzio all'indietro, svelando completamente la meravigliosa testa, grossa, bella. Stiles si morse il labbro, deglutendo.
Aveva bisogno di assaggiarla.
Ma Derek aveva altre idee, apparentemente. Stringendoli entrambi con una mano, tenendoli attaccati, tirò gentilmente il prepuzio di Stiles, ridendo piano al respiro spezzato che emise. "Tutto ok?" mormorò, distendendolo piano.
Stiles annuì un sì entusiastico, rabbrividendo al calore formicolante che il tocco di Derek gli scatenava dentro. Nel frattempo Derek si stava mordendo il labbro inferiore con quei suoi adorabili dentoni, con gli occhi ancora abbassati, guardando le proprie mani fare la loro magia. Derek prese un profondo, lento respiro, le narici ampie, e la bocca gli si distese in un ghigno quando espirò. "Il tuo odore è così buono." Mormorò. "Sai di me. Sai di noi."

con l'altra mano il proprio cazzo, premendo le punte delle loro erezioni. "O mio Dio," borbottò nella tempia di Derek, gli occhi rovesciati all'indietro per le scariche di eccitazione che sembravano pulsare direttamente dal cazzo di Derek al suo, dove le fessure umide strofinavano una contro l'altra. Derek poi si allontanò di nuovo, mettendo più spazio tra i loro petti così che entrambi potessero guardare quando fece scivolare il proprio spesso prepuzio all'indietro, svelando completamente la meravigliosa testa, grossa, bella. Stiles si morse il labbro, deglutendo.
Aveva bisogno di assaggiarla.
Ma Derek aveva altre idee, apparentemente. Stringendoli entrambi con una mano, tenendoli attaccati, tirò gentilmente il prepuzio di Stiles, ridendo piano al respiro spezzato che emise. "Tutto ok?" mormorò, distendendolo piano.
Stiles annuì un sì entusiastico, rabbrividendo al calore formicolante che il tocco di Derek gli scatenava dentro. Nel frattempo Derek si stava mordendo il labbro inferiore con quei suoi adorabili dentoni, con gli occhi ancora abbassati, guardando le proprie mani fare la loro magia. Derek prese un profondo, lento respiro, le narici ampie, e la bocca gli si distese in un ghigno quando espirò. "Il tuo odore è così buono." Mormorò. "Sai di me. Sai di noi." Derek spostò appena i fianchi e rafforzò la propria presa intorno al cazzo di Stiles prima di tirare un po' più forte il suo prepuzio, facendolo scivolare intorno alla testa della propria erezione, il liquido preorgasmico di entrambi rese il movimento facile, morbido, facendo grugnire e sorridere entrambi in un bacio, e iniziando ad ansimare leggermente quando Derek mosse la mano più velocemente, tirando Stiles ancor più intorno alla sua cappella.
Stiles aveva giocato con il proprio prepuzio probabilmente in ogni modo possibile, ma la salda presa che aveva intorno alla testa grossa di Derek gli dava sensazioni che non aveva mai sperimentato prima di allora. Le mani di Derek lo lavoravano veloci, i suoi occhi erano ancora bloccati dove i loro corpi si connettevano in modo così strano, intimo. Non passò molto tempo prima che Stiles inarcasse la schiena, borbottando maledizioni sorprese, affondando le unghie nel suo braccio, venendo in getti spezzati contro la testa del sesso di Derek.
Stava ancora tentando di ripredere fiato quando Derek si separò da lui e lo fece distendere, scendendopoi verso i piedi del letto per prenderlo in bocca, lentamente, leccando amorevolmente via il liquido dalla punta, le dita gentili sul suo prepuzio sensibile che lo fecero scivolare all'indietro per poterlo ripulire del tutto. Quando ebbe finito, lo guardò, gli occhi stretti per il desiderio e la bocca scintillante.
Con gli arti ancora molli per la vampata del suo orgasmo ma determinato ad avere finalmente il cazzo di Derek nella propria bocca, Stiles scivolò sgraziatamente in fondo al letto, oltre il punto in cui Derek si era steso leccandosi le labbra, fono ad inginocchiarsi sul pavimento. "Vieni qui, sourwolf," gli ordinò, tirandolo per le caviglie.
"O mio Dio, sourwolf? Davvero Stiles? Non è stata una battuta così intelligente neanche la prima volta, lo sai?" Derek si girò sulla schiena e si abbassò sul materasso, allargando le gambe e lasciando cadere i piedi sul pavimento, ai lati di Stiles, presentandogli il suo arrossato, grosso cazzo davanti al viso, la testa ancora bagnata del suo seme.
"Ti piace e lo sai benissimo." Strofinò il viso sull'interno di una delle cosce forti di Derek, le palpebre tremanti alla sensazione della peluria ispida contro la sua guancia. Succhiò e morse la sua pelle, osservando meravigliato come i muscoli aggraziati e potenti si flettessero ed allungassero in risposta alla sua bocca, alle sue mani, il cuore gli batteva di nervosismo ed eccitazione.
"Non c'è bisogno." Sussurrò Derek, accarezzandogli i capelli con le mani, cullandogli la mandibola, le sopracciglia corrugate. "Non non dobbiamo cor -"
Stiles lo zittì avvolgendo le labbra intorno alla punta, dando una prima succhiata sperimentale, il sapore del suo seme e la fragranza dolce-muschiata che era tutta di Derek che gli esplosero sulla lingua, rendendolo voglioso di avere di più. "Non essere un tale sourwolf.*" Scherzò, tornando al lavoro.

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