Capitolo 2

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Salita sull'aereo, dovette aspettare solo qualche minuto prima di partire.
Il viaggio fu breve e noioso,passato tra il guardare fuori dal finestrino e qualche sonnecchiata. Dopo di che,scese dall'aereo e intravide delle persone familiari con un cartello in mano con su scritto:'Lara Morilese'. Lara capí ben presto che quelli erano i suoi nonni,così corse verso di loro per salutarli. La nonna le voleva mooooolto bene,le inviava sempre gli auguri e un regalo nei giorni di festa;il nonno,che è sempre stato contrario al matrimonio della figlia,la considerava un'intruso. Il viaggio in macchina passò subito e Lara si diresse in camera sua a sistemare i bagagli. Ma quando scese per il pranzo per sbaglio Lara scivolò e cadde sul nonno,che rispose in modo sgarbato...
"Lo sapevo! Maldestra e sciocca come il padre,non ha preso nemmeno una cosa buona dei Rassoli! Sei una buona a nulla!"
"Antonio! Come ti permetti ! Chiedi immediatamente scusa a tua nipote!" disse nonna Enza.
"Lei non è mia nipote! Se solo fosse stata una mia decisione,ti avrei abbandonata in un orfanotrofio!"
"Come ti permetti di insultare me e mio padre!" e Lara diede un ceffone al nonno cosi forte che se lo ricorderà per sempre. Ad un cerro punto,Antonio prese una cucchiarella e rivolto su Lara le disse:
" Se entro dieci secondi non sarai fuori di casa,ti picchio col bastone!"
Lara,spaventata e arrabbiata,fuggì di casa sbattendo la porta dietro di se e si rifugi nel bosco.



Aveva corso per una buona mezz'ora e,stanca,vide una casetta. Incuriosita,entrò dentro e vide che c'era un letto,una cucina, un piccolo bagno e una grande quantità di vasi e bulbi di rose,i suoi fiori preferiti. Allora decise che sarebbe rimasta li a dormire e a piantare rose come passatempo.

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