Noi,qui,un paradiso. ||Federico Rossi||

CAPITOLO 3

Ormai eravamo di fronte a casa.
"Dai sali." Mi incita Dil.
"Non salgo finchè non ho una risposta." Insisto io.
"Alloooora...praticamente..." Comincia a raccontare Diletta "Ero ad una festa ed ho visto un tipo fighissimo e non smettevo piú di guardarlo. Ero al bancone del bar e ho visto qualcuno che si sedeva di fianco a me ed ha cominciato a parlare: "Dovrai fissare ancora per molto il mio migliore amico?" Io non ho risposto. Cosí lui ha continuato: "Dai si vede lontano un miglio che ti piace." A quel punto ho risposto: "Io non lo conosco, non so chi sia, quindi non posso dire se mi piace oppure no." E lui ha ribattuto: "Beh, allora potreste conoscervi..."
Indovina chi era il migliore amico ed il tizio figo?"
"Mhhh...il migliore amico del tipo è Fede e..." Mi blocco. No. Non ci credo. Benjamin? Non puo' essere. Due migliori amiche innamorate di due migliori amici. Tipo che mi partono i film mentali. "Non dirmi che è Benjamin!"
"Purtroppo è cosí" Risponde lei triste. "Io e Fede alla fine abbiamo fatto amicizia, e mi ha aiutato a diventare amica anche di Ben...ma non penso che ci sia qualcosa di piú..."

"VIOLAAAA!!!È PRONTA LA CENA!"
Sento mia madre chiamarmi con quella voce da gallina in calore. Ti voglio bene mamma.
"Si arrivo!" Rispondo io.
"Vabbè...non è finita qui Dil...domani ne parliamo meglio, non te la caverai tanto facilmente." E la saluto cosí.

Entro in casa e sento un profumino buonissimo.
Che fame.
Non sapevo che le galline cucinassero cosí bene. No sul serio mamma, ti amo.
Mangio ed è tutto buonissimo.
"Mamma vado a fare la doccia" Dico dopo aver sparecchiato la tavola.

Aaah. La doccia calda. Quanto mi rilassa. Poi metto il mio pigiamino, mi infilo sotto le coperte calde e leggo un libro.
Poi mentre leggo...mi torna in mente Federico.
I suoi occhi.
Il suo sorriso.
Le sua labbra.
Il suo ciuffo biondo ossigenato.
Noooo.
Relax Viola, relaaax.
Ti prego.
Non farmi questoooo.
Mondo crudele.