Parte 1

47 8 10
                                    

《Ti voglio un mondo di bene tesoro》dice mia madre stringendomi a sè.
Le voglio un gran bene, ma è fin troppo apprensiva, e il suo affetto mi ricorda troppo spesso quanto io sia sola all'infuori di questa casa.
Vivo in un paesino in cui gli abitanti non fanno altro che parlare di chiunque gli capiti a tiro ed è una cosa che odio.
Odio le persone che non si fanno mai gli affari loro. Odio le persone che non sanno altro che parlare degli altri, quando i primi a dover chiudere il becco sono proprio loro.
Odio le persone in generale.
Apparte la mia famiglia, ovviamente.
Mio padre è un uomo buono, con un grande cuore e devo ammettere che nonostante io abbia ben due fratelli maschi, il rapporto tra me e lui è sempre stato forte.
I miei fratelli, Brian e Jade, rispettivamente 11 e 14 anni, sono due pesti con degli abiti addosso. Stanno sempre tra le scatole, soprattutto nei momenti meno appropriati ma devo ammettere che mi mancherà sentire i loro sbraiti, adesso che sto partendo per il college.
《Ciao Ashley, mi raccomando, chiama quando arrivi, non vorrai che alla mamma prenda un colpo il primo giorno che te ne vai da casa》dice mio padre, accompagnando la frase con un sorriso.
Sto per partire per il college, finalmente.
Sono stata ammessa all'università di Harvard, alla facoltà di legge e questo per me è stato il mio più grande traguardo, almeno per ora.
《Ciao Ashley brutta e cattiva》pronunciano all'unisono quei due sgorbi dei miei fratelli.
Faccio loro un gestaccio ma poi li saluto con un rapido bacio sulla guancia.
Mi guardo allo specchio prima di uscire di casa e come sempre, non rimango molto soddisfatta dell'immagine che vi si riflette.
Non mi reputo una ragazza orrenda, ma sicuramente non sono la classica ragazza che attira l'attenzione. Seguo con lo sguardo i tratti del viso, molto somiglianti a quelli di mia madre. I miei occhi, un misto tra un marrone ed un verde, mi scrutano pensierosi. I capelli, un castano che non assomiglia nemmeno lontanamente a quello che portano le ragazze sulle riviste delle parrucchiere, sono raccolti in una coda di cavallo alta. L'unica cosa che non biasiamo di me é il fisico. Sono magra ma le mie curve sono ben proporzionate, e almeno questo lo apprezzo, ma non lo metto mai in mostra.
Do un'ultima sistemata al maglione color crema che porto, abbinato a dei jeans abbastanza larghi e a delle Converse nere.
Un'abbinamento abbastanza strano, ma non posso farci niente. La moda non é mai stato il mio forte, e sinceramente non mi è mai interessato.
Varco la soglia di casa e mi dirigo verso il mio pick up, che i miei mi hanno regalato per il mio sedicesimo compleanno. Non che esteticamente sia granchè, ma io lo adoro.
Mio padre mi aiuta a caricare le valigie e dopo aver finito mi rivolge un sorriso.
Non voglio dilungarmi troppo con i saluti, quindi salgo in macchina e mentre parto saluto con un cenno della mano e un gran sorriso, la mia famiglia.

Nonostante tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora