Ero confusa ma allo stesso tempo felice... Domanda interessante quella di Valerio, "Quando mi guardi cosa vedi?". Vedo una famiglia ecco cosa... La mia felicità... E il bambino? Valerio non é pronto ad avere un figlio e se é per questo nemmeno io... Ma il solo fatto che invece di incazzarsi mi abbia baciata mi fa stare meglio.
"Ehy piccola"
"Si?"
"Preparati che stasera si esce"
"Okay". Come al solito, guardo l'armadio mezzo vuoto... Cosa mi metto stavolta?
"Vale ma dove si va?"
"Questo non importa, metti la prima cosa che trovi"
"Invece si che importa Vale mi devo vestire adeguatamente"
"Fai ció che ti dico Ale, che tanto i vestiti a casa non ci tornano" disse Valerio con il suo solito sorrisetto pervertito stampato in faccia. Lo odiavo, ma mi piaceva allo stesso tempo. E quel suo sguardo misterioso poi... Mi faceva perdere la testa.
Vado nell'armadio di nuovo e tutto d'un tratto vedo un pacco della Premaman con un biglietto incastrato nel nastro. Lo apro con delicatezza e il biglietto cade.. Lo leggo ed ecco cosa c'era scritto:" Con affetto e simpatia auguri da parte mia. Tuo M". Avevo capito bene? Dentro c'era un vestito adatto per le donne incinte... che avesse sbagliato persona? No... la taglia era la mia. Spaventata e in preda al panico chiamai Valerio e gli raccontai tutto. Lui furioso mi urló:" L'uscita di stasera é cancellata. Usciró da solo e stavolta quel pezzo di merda me la pagherà"
"Cosa succede Vale?" Urló Giulio dal piano di sotto. Non riuscii a trattenermi... Una lacrima scivoló sulla mio guancia rovinandomi il mascara e rendendo ancora più evidente il fatto che avevo pianto.
"Tranquilla Ale... Ci sono io a proteggerti" mi disse baciandomi la fronte.
"Tutta questa situazione mi sta facendo impazzire" dissi tra le urla soffocate dal pianto.