Capitolo 8

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Capitolo 7
Lorenzo
Erano quasi le sette quando mi svegliai. Aprii gli occhi quasi con difficoltà e subito dopo mi accorsi del forte mal di testa. Ero parecchio intontito, tanto da non ricordarmi il posto dove mi ero addormentato. Ero allungato. Mi girai verso il soffitto e notai che avevo la testa sulle gambe di Marco, mentre lui dormiva seduto con la testa penzolante. Senza far rumore mi misi seduto anche io e cercai di ricordare cosa fosse successo quella notte. Mi vennero in mente solo pochi particolari, tutto il resto era sfocato.. I ricordi tornarono in seguito a poco a poco.
Guardai l'orologio che avevo al polso.. Erano già le sette meno un quarto. Tra qualche momento sarebbero arrivati quelli di Sky con le telecamere e Fedez. Quindi realizzai che dovevamo sbrigarci per rimettere tutto a posto, altrimenti ci avrebbero scoperto. In preda al panico mi alzai dal divano e iniziai a strattonare Marco per svegliarlo.
"CAZZO MARCO, SVEGLIA!"
"Ancora altri cinque minuti.."
"Ma mi stai prendendo per il culo?!" Gli risposi esterrefatto. Poi iniziò a tossire ripetutamente (evidentemente per il troppo fumo della sera prima) e si svegliò definitivamente.
"Oh ma che cazzo succede?!" Mi disse ancora tossendo.
"Marco stanno arrivando le telecamere! Dobbiamo mettere a posto altrimenti non so che potrebbero farci.."
Naturalmente anche lui aveva bisogno di qualche secondo di calma per rielaborare tutto ciò che era successo quella notte, ma purtroppo non avevamo tempo. Quindi gli lanciai la maglietta che si era tolto e lui la mise in fretta. Prendemmo scope, secchi, pulimmo a terra e sulle finestre tanto per essere sicuri, buttammo i rimasugli delle canne nella spazzatura, cercammo di far arieggiare la stanza e sistemammo gli strumenti sui muri. Tutto sembrava a posto, ma noi due eravamo ridotti in uno stato pessimo.
"Lorenzo non possiamo presentarci così." Guardai l'orologio per vedere se avevamo tempo per darci una sciacquata veloce sotto la doccia. Erano le sette.
"Marco abbiamo mezz'ora." Quindi iniziammo a correre verso il piano di sopra, anche se io non mi reggevo in piedi dal mal di testa e Marco continuava a tossire come un vecchio asmatico.
Salite le scale ci ritrovammo in sala dove ci attendevano gli Spritz, i The Wise e Camilla che camminavano per la stanza preoccupati. Alla nostra vista, Rocco degli Spritz ci si avvicinò urlandoci contro:
"Rega, ma che cazzo avete fatto?!" Poi dal corridoio spuntò Leiner che gridò a qualcuno nelle altre stanze:"Ragazzi li abbiamo trovati!" Di colpo ci ritrovammo accerchiati da tutti i concorrenti che ci guardavano preoccupati, anche perché eravamo in condizioni davvero preoccupanti.
"Ragazzi è da mezz'ora che vi stiamo cercando.. Dove cazzo eravate?" Ci chiese Pietro dei The Wise che più che preoccupato sembrava arrabbiato. Noi dovevamo tenere nascosto tutto quello che era accaduto, ma inventare una scusa al momento era praticamente impossibile.
"Noi.. Ci siamo addormentati sotto, sui divanetti." Fu la prima cosa che mi passò per la testa.
"Impossibile, vi abbiamo cercati anche lì.." Disse Vivian guardandoci insospettita.
"Aspetta non lo hai fatto finire!" Ribatté poi Marco con la voce sempre più roca.
"Ci siamo addormentati sui divanetti della sala delle assegnazioni!"
"No, state mentendo! Francesca è andata a controllare e voi non c'eravate!"
"Veramente.." Disse Francesca mostrandosi in colpa:
".. Pensavo ci fossero gli inservienti a pulire e quindi non sono entrata."
"Aah, ecco svelato l'arcano." Rispose quindi Rocco. Pensavamo di essercela scampata quindi io e Marco cercammo di uscire dal gruppo quando Pietro dei Komminuet ci bloccò con due domande:"E perché vi siete addormentati sul divano? Ma soprattutto, perché siete ridotti così?!"
Facemmo finta di non sentire e scappammo alle docce.
Tutti rimasero sorpresi, ma noi avevamo ovvi motivi per non parlargli.

I bagni del loft erano tre.
Due al piano di sopra e uno al piano di sotto. Diciamo che quello al piano di sotto era usato solo per le emergenze, quindi ne rimanevano due: uno dei ragazzi e uno delle ragazze. I bagni, a loro volta, erano fatti come degli spogliatoi: c'erano tre docce allineate, separate solo da un muro, quindi dovevi fare la doccia assieme ad altre persone. Non che mi vergognassi, anzi, giocando spesso a calcio oramai mi ero abituato.. Non era una cosa imbarazzante.
Poi c'erano tre lavandini con armadietti e altri oggetti, e tre water, fortunatamente disposti in stanzette apposite, così che si possa andare al bagno in pace.
Infine non c'erano i bidè.. Ma riguardo quelli ci siamo arrangiati.
Io e Marco siamo entrati in bagno, diretti alle docce. Come ho detto prima, sono abituato a fare la doccia con altri maschi, ma questa volta qualcosa era diverso. Io e Marco eravamo reduci da una notte di passione, quasi non voluta (basti pensare che io avevo una ragazza..) e questo creava tra noi un disagio che non passava inosservato.
Mi spogliai in doccia e Marco, dall'altra parte del muro, fece la stessa cosa. Evidentemente anche lui si sentiva in imbarazzo..
Aprii l'acqua e iniziai a sciacquarmi. Anche Marco fece la stessa cosa.
Poco dopo però iniziò a parlarmi:
"Ehm.. Senti, riguardo quello che è successo 'sta notte.." Lo interruppi:
"Nono, non fa niente tranquillo.. Dimentichiamo tutto. Eravamo fatti e abbiamo fatto una cazzata.."
"Ah.. Quindi.. La finiamo così?"
"Si.."
"E.. Per te tutto questo non ha significato niente..?"
Mi stavo pentendo sul serio di quelle parole. Io non volevo dimenticare tutto, anzi.. Penso che dimenticare tutto avrebbe solo peggiorato le cose.
"Mh, forse si, forse no.."
"Wow che risposta dettagliata.." Stava quasi iniziando a darmi fastidio, quindi glielo feci notare:
"Senti Marco.. Io non voglio fretta. Può darsi che in me sia cambiato qualcosa oppure no, mi serve solo del tempo per riflettere. Questa notte non è stata un errore anzi, forse mi aiuterà meglio a pensare a noi due, al fatto che ci troviamo così bene insieme.. Ma per farlo non mi servono pressioni."
"Lorenzo, pressarti è l'ultima cosa che voglio fare."
"Allora, per favore.. Smettiamo di parlarne per ora. Devo rifletterci da solo."
"Va bene." E chiuse l'acqua. Dalla mia doccia vidi che prese l'accappatoio e andò verso il lavandino per asciugarsi i capelli. Non era arrabbiato.. Ma neanche troppo felice.
Poco dopo uscii dalla doccia anche io, ma mi diedi un'asciugata veloce ai capelli con l'asciugamano e poi andai in camera per prepararmi evitando le ancora numerose domande degli altri concorrenti.
Non appena finii di prepararmi corsi per le scale per arrivare ai divanetti, dove avremmo atteso Fedez.
Leiner era già seduto ad aspettare e mi buttai quindi anche io sul divano.
"Lorenzo, mi dici per favore che cazzo avete fatto?" Mi urlò contro Leiner non appena mi vide.
"Zitto Leiner per favore." Lo interruppi io. Il mal di testa aveva ormai preso il sopravvento ed esso mi rendeva ancora più infastidito di quanto non mi avesse reso la discussione con Madh sotto la doccia.
"Okay, scusa se mi sono preoccupato per voi."
Mi rispose con tono sarcastico. Stava facendo l'offeso. E io giuro che odio le persone che si offendono per nulla. Quindi cercai di tralasciare, ma non ci riuscii. Eravamo seduti da soli sul divano in silenzio.. La situazione non poteva continuare così.
"Scusa Leiner, sono solo stanco morto, ho mal di testa, mal di schiena, mal di tutto e sono un po' nervoso.." Si girò verso di me e mi rispose:"No va bene, stai tranquillo." Continuava a fare l'offeso. Non lo sopportavo più. Dovevo raccontargli tutto e farlo smettere.
"Va bene, ti dico come è andata.. Ma promettimi che non lo dirai a nessuno." Annuì. Sa essere convincente quando vuole.
"Bene, allora io e Marco eravamo nella stanza delle assegnazioni e.."
A quel punto la porta di ingresso si aprì. Fedez mi aveva appena salvato tirandomi fuori da una situazione complicata anche non volendo. Feci un sospiro di sollievo e mi alzai per salutarlo.
"Ciao ragazzi, come va?" Rispondemmo entrambi bene e poi ci accomodammo sui nostri famosi divanetti.
"Com'è andata ieri?" Ci chiese.
"Beh insomma.." Risposi io mentre guardavo a terra.
"Si vede, hai una faccia! Sembri mia nonna.. Vedi di dormire di più la notte, altrimenti giovedì dormirai in piedi sul palco.."
Okay, non aveva neanche immaginato che io e Madh ci eravamo dati alla pazza gioia drogandoci e facendo altre cose. Un grande risultato.
"E Madh? Ha deciso di fare filone oggi?"
"NO, NO, ECCOMI" urlò mentre si scapicollava per le scale.
I suoi capelli erano perfetti. Se li era appena sistemati evidentemente. Ecco perché ci aveva messo il doppio del tempo.. Anzi, ecco perché di solito ci mette il doppio del tempo a prepararsi.
"Benissimo ora che siamo tutti possiamo iniziare a guardare le esibizioni.. Leiner iniziamo con la tua."
Guardammo l'esibizione. Leiner aveva cantato molto bene.. Quindi i commenti di Fedez furono solo positivi.
Poi toccò a me. Mentre sentivamo la mia esibizione mi accorsi che ero andato peggio di quanto pensassi.
Pensai subito che avrei dovuto sorbire la ramanzina di Fedez.
"Lorenzo.. A parere mio, ti sei solo fatto prendere dall'agitazione. Tutto quello che hanno detto i giudici è stato un po' troppo esagerato, non mi sembra di aver riscontrato errori così gravi. Rimane solo il fatto dell'ansia, ma su quella ci lavoreremo su, okay?" Annuii.
Non era andata così male come mi aspettavo. Ma secondo me Fedez aveva omesso qualcosa sulla mia esibizione solo per non demoralizzarmi..
Tralasciando tutto ciò, poi toccò a Madh. Appena finì l'esibizione, Fedez iniziò a parlare:"Guarda Marco.." Madh lo guardava con una faccia colpevole del tipo:"Si lo so ho sbagliato.." mentre Fedez con più calma possibile gli parlava di come aveva cantato.
".. L'inizio è stato quasi perfetto, giusto qualche imperfezione, ma non stonature vere e proprie. Riguardo il finale.. Okay lo hai sbagliato."
Marco spostò gli occhi dal viso di Fedez, per poi posarli a terra.
"Hey, non sto mica dicendo che hai fatto un disastro!" Fedez cercò di tirargli su il morale mettendogli una mano sulla spalla.
Anche io sarei voluto andare lì ad abbracciarlo, ma riuscii solo a rimanere immobile sulla mia parte di divano.
Quindi continuò:"Anche io forse ho sbagliato.. Ti ho detto che andava bene il finale quando dovevamo correggere ancora qualche cosa, ma non avevamo tempo."
"No, dai non è mica colpa tua."
Era riuscito a parlare. Aveva capito che Fede per non farlo stare male si era assunto la colpa.. E da persona onesta com'è, non poteva lasciare che accadesse.
"Scommetto..." cominciò Fausto che come di consueto aveva accompagnato Fedez "... che con il brano che ti abbiamo assegnato per questo live ti rifarai!".
Lui li guardò sorridente e Fedez lo strinse in un abbraccio per rallegralo un po'.
Che poi, si pensa tanto che i rapper siano così duri di cuore, che siano sempre chiusi nel loro mondo, soli a drogarsi e passando da una donna ad un'altra. Inutili stereotipi.
Quando si staccarono Fedez si limitò a dire:"Non pensare che tu non sia degno di questo posto.. Se non lo fossi non ti avrei scelto. Ma io credo in te, mettitelo in testa." Marco annuì e poi si rimise al suo posto.
Iniziammo a leggere dei commenti su Twitter riguardo noi, le nostre voci e il nostro stile. Sembravamo essere piaciuti al pubblico. Forse loro non si erano resi conto di tutti gli errori che avevo fatto.. Feci un sospiro di sollievo.
Comunque, ora finalmente c'erano le assegnazioni. Fede scelse me per primo fortunatamente. Ero troppo curioso di sapere il nuovo brano su cui mi sarei dovuto esercitare. Quindi entrai nella "Stanza delle assegnazioni", dove io e Madh avevamo trascorso quella notte.
Appena entrai mi sembrava tutto a posto. Io e Marco avevamo nascosto tutto alla perfezione. Ero più che convinto che non ci avessero scoperto, fino a quando Fedez non disse:"C'è odore di canne qui dentro.." Ebbi un sussulto.
Cercai di non far intravedere che fossi stato io dicendo:"Io non lo sento.."
"Ah.. Sarà stata una mia impressione." Bene, l'avevo scampata. Continuammo facendo finta di niente.
Mi descrisse un po' la canzone che stava per assegnarmi:"Allora.. Può darsi che tu non conosca questa canzone. È di James Arthur, il vincitore di Xfactor UK 2012."
La conoscevo e anche da molto tempo. Diciamo che mi innamorai di quella canzone, e la amo tutt'ora. Parla di una storia d'amore finita, che però sembrava essere impossibile finisse. Infatti il titolo della canzone è Impossible.
Quando ero a Catania ci avevo addirittura fatto una cover e l'avevo caricata su youtube.
"Ho capito!" Dissi emozionato a Fedez. Così lui mi fece cenno col capo e la fece partire.
"Ti piace?"
"Moltissimo!"
"Bene, ecco il testo. Magari inizialo a guardare.. E mi raccomando inizia a pensare a un metodo per farti passare l'ansia."
Uscii dalla stanza soddisfatto mentre Fede chiamava Madh, a cui stava per essere assegnato il brano.
Ero troppo curioso di sapere quale fosse quindi, non appena chiusero la porta, mi misi per la seconda volta ad origliare fuori da quella stanza.
"Che stai facendo?" Mi disse Leiner, che stava ancora seduto sul divanetto.
"Origlio. Vieni anche tu." Così ci ritrovammo entrambi attaccati ad origliare alla porta. Sentii vagamente che Fedez parlava di Jay-z e Kanye West, perché nel frattempo Leiner mi stava distraendo facendomi mille domande.
"Perché non mi finisci di raccontare cosa è successo sta notte?"
"Aspetta poi ti racconto, ora fammi sentire.."
"Perché fai così il riservato? È successa una cosa davvero così preoccupante?"
"No Leiner. ZITTO PER FAVORE." Stava iniziando ad alzare la voce e se avesse parlato anche solo un po' più forte ci avrebbero sentito, per quello dovevo ammutolirlo.
"IO NON STO ZITTO PROPRIO UN CAZZO." A quel punto dalla stanza partì una canzone.. Forse a volume fin troppo alto. Tanto alto da farci sobbalzare e da aumentare il mio mal di testa così insistente.
Mi presi la testa tra le mani chiusi gli occhi. Non sopportavo più quel fastidiosissimo dolore.
Barcollante mi alzai e mi buttai sul divano.
"Lorenzo che cos'hai?" Leiner aveva visto che non stavo particolarmente bene e penso che in quel momento si sia preoccupato seriamente. Poi il dolore si affievolì e ebbi la capacità di rispondere:"Mi fa male la testa.. Ma non fa niente mi sto sentendo meglio."
"Sicuro? Guarda che abbiamo il numero dei medici, possiamo chi.."
"No.. Non fa niente. Ho bisogno di riposo." Lo interruppi. Non avrei dovuto tenere Leiner così tanto sulle spine. È un mio amico. Quindi mi decisi. Per l'ennesima volta stavo per aprire bocca e dirgli tutto, ma di colpo si aprì la porta della stanza delle assegnazioni e Fedez chiamò Leiner poiché era il suo turno.
Mentre si alzava dal divano mi diede un ultimo sguardo un po' preoccupato, ma poi continuò a camminare verso la stanza guardando Fedez.
Mi faceva male vederlo in quel modo, così preoccupato per me. È da questo piccolo gesto che mi accorsi di poterlo reputare un vero amico. Perché i veri amici si preoccupano per te in qualsiasi momento, e ti stanno vicini sempre.. Anche quando hai bisogno di rimanere solo.
Ero talmente distratto da questa cosa che non mi accorsi che Madh si era appena seduto sul divano non rivolgendomi la parola. Era arrabbiato con me? O forse solo imbarazzato?
Continuava a guardare il testo della sua canzone non curandosi di me.
Fu un attimo di inferno. Non sapevo se prendere anche io il mio testo e fare finta di niente o parlargli. Scelsi la prima opzione, tanto per non discutere un'altra volta. Con la coda dell'occhio però lo guardavo. L'intensità del suo sguardo mi stava intimidendo, anche se non mi stava guardando. Avrei voluto baciarlo, probabilmente avrei sistemato tutto. Ma se poi mi fossi pentito di quel bacio? Per questo decisi di non fare niente.
Ma sicuramente non sarei stato fermo per sempre.

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Angolo dell'autrice

E siamo arrivati alla fine. Ripeto che non era previsto che fosse troncata in questo modo, ma i tempi di scrittura sarebbero stati troppo lunghi.. Così eccovi l'ultimo capitolo scritto un anno fa. Detto questo saluto tutti, e grazie per aver letto questa fanfic.

Chiara^^

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 20, 2016 ⏰

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