Capitolo 2

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Matthew

Passai la notte in bianco e il risveglio fu altrettanto un trauma per me, ero abituato a svegliarmi con Jenelle al mio fianco e ritrovarmi da solo come ai vecchi tempi mi procurò un vuoto allo stomaco incredibile,come una voragine troppo profonda da affrontare da solo,per la prima volta capì quanto tenessi a lei e nello stesso tempo capì quanto ero coglione, ma decisi di non farmi abbattere per delle scelte, Jenelle era una ragazza in gamba in grado di capire, così decisi di archiviare quei pensieri e dopo una doccia rilassante raggiunsi Josh al bar dell'hotel.
Josh era un uomo sempre allegro e fresco come una rosa alla mattina, come facesse rimase un eterno dubbio per me, ma quella mattina qualcosa lo preoccupava, infatti quando lo raggiunsi lo sorpresi nel bel mezzo di una discussione al telefono, anche lui come me i soldi non gli mancavano, aveva diverse villette sparse quà in là e per ognuna di esse, una donna diversa al suo interno, si autodefiniva "un uomo piacente" ma la realtà non era quella perché era un uomo discreto, basso rispetto all'altezza media della sua età, barba trasandata e la solita aria da cannato perenne, le donne lo amavano per i suoi soldi, ed ognuna di esse sperava che diventasse suo marito per appropriarsi il patrimonio per un divorzio organizzato o qualcosa del genere, senza sapere che a lui l'idea di sposarsi non gli passava nell'anticamera del cervello, per questo mi allontanai da lui, il lavoro fu una scusante, se fossi rimasto con Josh non avrei mai incontrato Jenelle, non mi sarei mai innamorato seriamente e avrei avuto al mio fianco delle donne sanguisuga.
<<scusa Matt, Sabrina voleva che la raggiungessi in Italia, ma non sa che gli affari vengono prima delle donne>>
"Gia Sabrina è la sua compagna italiana" ricordai mentre disse quel nome
<< beh non è vero>> risposi contrariato alla sua affermazione
<<Matt è la stessa cosa che hai fatto tu >> rispose sorridendo, odiavo quel sorriso da finto uomo di mondo e odiavo quando aveva ragione, però nel mio caso fu diverso, amavo il mio lavoro ma Jenelle non poteva mai essere inferiore ad esso
"Però adesso sei qui a chilometri di distanza da lei insieme alla rovina della tua vita sentimentale!" La mia mente era perspicace quel giorno
<< Josh per favore non mettere nel mezzo Jenelle con il mio lavoro, sono due cose completamente diverse e lei vale più di qualche stupido dollaro>> risposi seriamente
<<ricordati Matt, "il lupo perde il pelo ma non il vizio", perché rovinarsi la vita con una sola donna quando puoi farlo con più donne?>> chiese con un mezzo sorriso
<< ma ti senti come parli? Cioè davvero Josh pensi questo?>> chiesi scioccato
<< sono serissimo e mi conosci bene ed io conosco bene te, con quella donna ti senti in trappola per questo sei scappato senza dirle niente, ho ragione o sbaglio?>>
Chiese con aria seria, forse fu l'unica volta che lo vidi veramente serio <<beh.. è una storia seria, piena di avvenimenti ed impegni per forza deve essere cosi, però stamattina al mio risveglio mi mancava>> risposi con aria confusa << quelli sono sentimentalismi, è il male dell'amore, non affezionarti a lei Matt non è in grado di darti nulla se non il suo corpo immagino>> disse sorseggiando il caffè
<<Josh mi stai confondendo le idee, quindi smettila>> dissi accendendo il telefono, ma di lei nessun messaggio o un secondo tentativo di chiamata
<< se ti sto confondendo è perché comunque ci stai pensando a quello che ti ho detto, comunque non è di te e di lei di cui dobbiamo discutere ma del tuo architetto>> disse cambiando discorso
<<appunto dimmi un po' chi è, qual'è il problema?>> chiesi in ansia
<< Mia Righetti>> disse schietto ed io rimasi immobile
<< Mia... Righetti?? Ma stai scherzando?!>> esclamai furioso
<< no purtroppo >> rispose quasi ridendo del mio disagio
<< ma ti ho appena detto che sono seriamente impegnato e tu mi porti in casa un avventura di una notte?! >> chiesi allibito
<< ehi io l'ho saputo solo ieri che eri seriamente impegnato eh!>> disse portando le mani al cielo
<<Dio che casino Josh! Architetto migliore non potevi trovarlo?>> chiesi bevendo il cappuccino nel frattempo iniziammo a discutere del progetto lasciando in un angolo buio della mia mente Mia e così perdendomi nelle chiacchiere persi anche le sue chiamate.

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