Matthew
Quella sera la luna venne avvolta dalle nuvole grigie che per tutto il giorno tormentarono il cielo fino a farlo scoppiare, amavo l'odore della pioggia sull'asfalto mi riportava indietro nel tempo, mi riportavano in quei giorni di spensieratezza quando giocavo nel cortile del orfanotrofio nei periodi invernali, le suore erano sempre contrariate perché volevano evitare che mi ammalassi ma ero solo un bambino e volevo cancellare un po' di quella malinconia che mi portavamo addosso ogni giorno attraverso il gioco all'aria aperta.
Mentre venne annunciato il mio volo i sensi di colpa iniziarono a farsi sentire più di prima, aver lasciato Jenelle con uno stupido messaggio poco prima della mia partenza mi fece sentire una merda, più volte ebbi dei ripensamenti ma poi mi decisi, ma lo feci solo per inseguire un sogno che finalmente venne approvato dopo tanto tempo, per quello poche ore più tardi mi ritrovai in un bellissimo albergo londinese con Josh, il mio consulente, Josh ebbe fiducia in me da subito perché credeva nel mio progetto e voleva che lo rializzassi, infatti quando venne approvato ne fu più entusiasta lui di me, Josh per me era più di un consulente, era un amico ed un fratello, negli anni precedenti mi aiutò molto poi però a causa di vari impegni di lavoro da parte di entrambi ci allontanammo un po' per questo lui non sapeva di Jenelle.
<<allora Matt com'è stato il viaggio? Qualche ragazza si è avvicinata a te?>> chiese Josh ridendo compiaciuto << il viaggio è stato stupendo, come sempre prima classe ma nessuna fanciulla>> risposi sfilandogli dal suo pacchetto di sigarette una Cammel light << ma come ? Non mi dire che sei fidanzato con Eveline!>> rispose sorpreso
<<che?>> chiesi affogando nel mio stesso fumo << di solito nei viaggi di lavoro ne hai una diversa rispetto al viaggio prima>> aggiunse accendendosi una sigaretta << nah Eveline è solo un guaio del passato e del presente purtroppo, comunque sono impegnato seriamente da qualche mese oramai,>> dissi veloce per gustarmi la sua espressione sorpresa << no aspetta ho sentito bene?>> chiese prendendomi in giro << si si sono serio Josh!>> esclamai quasi offeso << non ci posso credere! Ti perdo di vista e ti impegni seriamente, dimmi un po' chi è? Una modella o una facoltosa?>> chiese divertito pensando di essere spiritoso << no Josh seriamente, sono serio, sono cambiato, lei è una studentessa universitaria e lavora per me alla well dressed>> risposi ma la sua impressione fu più stupita del solito a seguito una ridicolissima risata <<Matt andiamo stai scherzando?>> chiese riprendendo fiato << Cazzo Josh se ti dico che è la verità è la verità!>> risposi nervoso, mentre Josh si stava scusando venni distratto dalla vibrazione del mio telefono, era Jen, dopo cinque ore decise di farsi sentire ma ignorarai la chiamata per due motivi, il primo, me la immaginai arrabbiata con me e non volevo stare ore al telefono per una lite e secondo, Josh mi fece innervosire quindi sarebbe andata male comunque, cosi spensi il telefono
<<scusa Matt non volevo>> disse Josh
<<era lei?>> aggiunse
<<si ma non ho voglia di risponderle>> risposi troncando il discorso ma lui continuò <<come mai? Avete litigato?>> chiese con curiosità <<te lo spiego in breve, io e lei ci siamo messi insieme cinque mesi fa, Eveline ci ha scoperto e ci sta con il fiato sul collo, più volte ci ha messo in lite ma questa volta è colpa mia perché sono partito senza dirle niente>> dissi tralasciando la morte di Monica, Jenna e dello zio di Jenelle
<<oh cristo che casino! Ti conviene parlarci magari è una cosa importante!>> disse serio <<ci penserò domattina appena sveglio, adesso parlami di questo architetto che collaborerà al progetto perché tra poco andrò a letto, sono stanco del viaggio e poi sono mezzanotte e mezza!>> esclamai guardando il mio orologio <<beh sulla questione dell'architetto è giunto un problema>> disse abbassando il tono di voce
<<come un problema?>>
<<si, c'è una cosa che non ti ho detto, ma è meglio che ne parliamo domattina con calma, buonanotte Matt>> e se ne andò lasciandomi solo davanti al tavolino del bar dell'hotel, e senza fare troppe domande decisi di fare come mi disse cosi una volta entrato nella mia suite mi addormentai pensando a lei.
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L'ultima chance
Romansa"Ultima chance" è il terzo capitolo della trilogia, pieno di nuovi personaggi, avvenimenti, delusioni e sorprese" - "non mi sono mai posto il problema di lasciare tutto per stare insieme a te, ma adesso mi metti davanti ad una situazione così compl...