Incontro col passato

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Com'era possibile che in quel periodo dell'anno il caldo fosse così insopportabile? Fu questa la prima domanda che si fece Alma una volta uscita di casa. In effetti a Settembre inoltrato, l'aria era di solito più fresca e di notte era necessario uscire con giubbotto e felpa. Non quell'anno. Pareva che l'autunno volesse aspettare ancora prima di sprigionare il suo magico potere che trasformava i colori da verde luminoso a variazioni di rosso e oro. La ragazza procedeva con passo lento tra le varie bancarelle del mercato guardando i vari capi d'abbigliamento della stagione invernale. Alma aveva compiuto da poco 21 anni e nonostante la sua giovane età, viveva autonomamente. Fisicamente non passava inosservata. Mora, capelli lunghi e lisci color notte, era solita vestire indumenti leggeri. Portava gli occhiali sebbene non le servissero per nulla. In paese la conoscevano bene: come si sa nei piccoli borghi, gli abitanti sanno tutto di tutti; quanto si sbagliavano sul suo conto.

Ad un certo punto le parve di vedere un viso familiare tra la folla, qualcuno che non vedeva da molto tempo.

Ma forse si sbagliò.

Comprò una fascia nera per i capelli ed un abitino nero semitrasparente senza pensarci due volte, poi si diresse verso Piazza dei Vicari, il centro del borgo dove erano in corso gli allestimenti della celebre festa medievale, il Diotto. Fu in quel momento che ad una trentina di metri di fronte a sé riconobbe un volto gia visto in precedenza. Un passante le ostruì la visuale per un secondo. Il ragazzo non era più lì. Fece finta di nulla e continuò la sua passeggiata procedendo in uno dei numerosi vicoli che andavano a formare un labirinto di vie. Il rumore dei suoi tacchi echeggiava tra le pareti dei palazzi mentre il sole continuava a bruciare senza sosta. Alma rallentò sentendo una presenza alle sue spalle: decise di fermarsi. Dall'angolo di una traversa fece capolino un ragazzo alto, moro vestito tutto di nero con occhiali da sole. << Finalmente ti ho trovata! >> disse sorridendo. La ragazza rimase indifferente e tornò a camminare dandogli le spalle.

<< Vattene. Che diavolo vuoi da me? >>.

Lui le corse dietro: << Ti devo parlare >>. Lei scosse la testa mostrando di non essere interessata all'argomento; poi girò l'angolo. << Rosy è importante! >> urlò il ragazzo. Improvvisamente Alma si catapultò su di lui sbattendolo con violenza sulla parete del palazzo. Le loro labbra erano a pochi centimetri l'una dall'altra: << Ti ho sempre detto di non chiamarmi Rosy. Il mio nome è Alma e lo sai benissimo! >>. Il ragazzo non pareva spaventato dalla reazione della sua amica. << Alma non è il tuo vero nome. Te lo devo ricordare? >>. La ragazza accennò: << Che cazzo sei venuto a fare qui? Hai percorso centinaia di chilometri per darmi una lezione sull'origine dei nostri nomi? >>. Detto questo allentò la presa e lo lasciò parlare. Lui si sistemò la giacca e impostò la voce.

<< Non c'è molto da sapere. Quelli dell'Organizzazione Omega sono sulle tue tracce! >>. Questa volta fu una forza invisibile che spinse nuovamente il malcapitato contro il muro del palazzo. Gli occhi della ragazza erano di un bianco lucente: << Sei stato tu che venendo qui li hai portati da me! >>. Lui cercò di rispondere ma quella forza oscura lo stava sollevando da terra lentamente senza dargli la possibilità di parlare. << Lo sai benissimo che hanno degli strumenti in grado di rilevare i nostri poteri! >>. La forza invisibile sparì mentre gli occhi di lei tornarono normali. << L'Italia non è poi cosi tanto piccola e loro sono solo quattro gatti. Credevo che i loro radar fossero a corto raggio. C'è qualcosa che non so Doi? >> disse Alma a braccia conserte. Lui si rialzò. << Non chiamarmi Doi. Comunque si, ho delle notizie importanti >>. Alma prese a camminare con passo veloce: << Vieni, andiamo a casa mia >> disse senza voltarsi.

La teiera fischiò e Paolo la prese prontamente spostandola sul tavolo. L'amica si presentò in pantaloncini neri e reggiseno mentre continuava ad asciugarsi i capelli bagnati con un panno.

ALMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora