One.

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"Mi spieghi cosa ho fatto?"

Domandò confusa mentre l'uomo davanti a lei continuava a camminare a passo spedito dandole le spalle.
"Non posso crederci"

Continuava a mormorare con il viso rosso dalla rabbia mentre ignorava le domande della ragazza che lo seguiva.

"Papà!"

Urlò esasperata.

"Hey cosa succede qui Andrè?"

Domandò una voce in fondo al corridoio dello Juventus Center di Vinovo.

La ragazza la riconobbe come quella di un componente della squadra.

"Chiedilo a lei"

Disse a denti stretti.

"Non ne ho la più pallida idea"

Rispose scocciata.

Suo padre si girò furioso, estrasse dalla tasca del cappotto delle piccole bustine argentate dalla forma quadrata e una scatolina rettangolare.

La giovane sbiancò.

Merda.

Pensó.

"D-dove li hai trovati?"

Balbettò sconvolta.

"Stavo cercando un'aspirina nei cassetti del bagno di camera tua"

Spiegò innervosito.

"Quindi hai frugato tra le mie cose, nel mio bagno?"

Chiese furiosa.

"Non rigirare la frittata signorina, mi vuoi spiegare cosa ci facevano queste cose nel cassetto?"

Domandò severo riferendosi agli oggetti che aveva appena tirato fuori dalla tasca.

La ragazza rimase senza parole.

Intanto gran parte della squadra si era avvicinata per cercare di capire cosa fosse successo.

"Quindi?"

Insisté arrabbiato.

"Dio mio, hai solo diciannove anni"

Continuò mettendosi le mani tra i capelli per la frustrazione.

"Tu e la mamma ne avevate appena sedici quando sono nata"

Si difese convinta.

"E per questo mi sembra che ti abbiamo sempre insegnato a non ripetere i nostri stessi errori"

Rispose in tono ovvio.

"Quindi io sono un errore"

Disse con un tono di disappunto.

"Non è quello che ho detto"

La rinproverò suo padre.

"Invece è esattamente quello che hai detto"

Sussurrò poco prima di superarlo e correre fuori, verso i campi d'allenamento.

Infuriata si sedette sui piccoli spalti dove solitamente sedevano i tifosi durante gli allenamenti a porte aperte.

"Stavolta l'hai combinata grossa"

Disse un ragazzo che si era accomodato alle sue spalle.

"Zaza non rompere i coglioni, non è il momento"

Rispose acida.

Il ragazzo alzó gli occhi al cielo.

"Prima di tutto ho un nome e seconda cosa-"

defiance ; simone zaza [sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora