Un giorno difficile da dimenticare.

128 10 6
                                    

E a volte ci ripenso...bhe si a quello...a quel giorno, quel giorno poco facile da dimenticare.

L'acqua era limpida ed era quasi uno spettacolo vederla luccicare sotto i raggi di quel bellissimo sole.
Era una giornata perfetta, si..una giornata perfetta per andarsene.
Faceva caldo ed io avevo la mia solita felpa, quella felpa che copriva le mie cicatrici, quella che aveva letto tutte le mie storie e visto tutti i miei tatuaggi.
Odiavo il mondo più degli altri giorni, sentivo che il mondo mi odiava più del solito, volevo farlo, dovevo farlo, io non ero più in grado di reggere tutto quel dolore, ero distrutta e devastata, il mio cuore non reggeva più, i miei occhi erano così vuoti e le mie labbra stanche, stanche di fingere sorrisi bellissimi.
Salii, tremavo, guardai il cielo, era così bello, le nuvole sembravano dipinte ed era così celeste che quasi faceva male agli occhi.
Piansi, mi ricordo che sperai con tutta me stessa che qualcuno passasse di li e mi dicesse "Andrà tutto bene piccola, vedrai che qualsiasi cosa ti sia successa si risolverà presto, scendi, non lo fare, sei così bella, tu vali, finirà tutto, te lo prometto".
Ma non arrivò nessuno, quelle poche macchine che passarono,dalla fretta, non si accorsero nemmeno di me, andavano avanti a tutta velocità, senza notare che a pochi metri di distanza c'era una ragazza che stava cercando di mettere fine alla sua vita.
È strano sapete?! Nel momento in cui ralizzi che, se salti,da li a pochi minuti la tua vita finirà ti passa tutto davanti agli occhi: risate,lacrime,paure,notti passate a piangere, altre passate in giro per la città, le sigarette, la birra, la vodka, le urla, i tagli, la lama, le mie amiche, tutto, si...tutto di questa vita bastarda.
Tutto ciò mi passò davanti a grande velocità, la mia vita, cristo, quella era la mia vita, non potevo farla finita, non potevo abbandonare tutto così, io dovevo andare avanti, io dovevo farvela.
Con le mani che tremavano scesi da quel ponte, mi chinai a terra e piansi, dovevo sfogarmi, pensavo di non sapere più chi fossi, come potevo io, quella ragazza con gli occhi così dolci e con il sorriso contagioso, aver cercato di mettere fine a tutto, con quale coraggio ero salita sul quel ponte con la voglia di buttarmi?!
Da quel giorno non sono più salita su quel ponte, quando ci passo mi affaccio a fissare l'acqua, mi ricorda tanto la sensazione che provai.

La ragazza dagli occhi vuoti..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora