Erano usciti dal labirinto.
Erano arrivati nel mondo reale, ma non sapevano se davvero scappare fosse stata la scelta migliore.
Thomas stringeva la mano di Newt, ancora scosso dai singhiozzi e con l'immagine di Chuck che lo ringraziava poco prima di morire davanti ai suoi occhi. Non aveva idea di ciò che sarebbe potuto succedere trascinando i suoi amici fuori dal labirinto, aveva pensato soltanto a cose buone, a loro che riuscivano a recuperare la loro memoria, a lui e Newt in un posto migliore, non aveva preso in considerazione il fatto che qualcuno di loro sarebbe potuto morire; non aveva preso in considerazione Gally, non pensava che sarebbe scappato dal labirinto per fermarli.
Newt, dal canto suo, si sentiva sporco, cattivo. Era rimasto paralizzato dalla paura al solo pensiero di Thomas che stava per abbandonarlo, e si era sentito così felice nel vederlo ancora vivo. Certo, una volta resosi conto dell'accaduto la disperazione aveva superato il sollievo, ma non poteva fare a meno di sentirsi in colpa; per questo non riusciva a ricambiare la stretta di Thomas, aggrappato a lui come se ne andasse della sua stessa vita. E Newt sperava davvero di valere così tanto per Tommy perché aveva paura che, scoprendo ciò che aveva pensato, avrebbe tentato di abbandonarlo.
Improvvisamente il biondino scosse la testa, risvegliandosi dai suoi pensieri, e strinse forte la mano di Thomas lasciandogli un bacio leggero su una guancia, indugiandovi qualche secondo in più del necessario.
-Grazie... per avermi portato fuori da lì, per aver portato fuori tutti noi...
Aveva sussurrato, nella speranza che lo sentisse solo Thomas, ma in quell'aereo c'era davvero poco spazio perché avessero la privacy che desiderava. Minho e Teresa infatti, avevano sentito tutto, e li guardavano annuendo, i volti stanchi e sporchi, ma felici.
-Non ho portato tutti fuori... Jeff... Alby, Gally... Chuck... non sono qui con noi oraThomas aveva ripreso a singhiozzare un po' più forte, e Newt cercava di calmarlo invano, finché non capì che aveva soltanto bisogno di sfogarsi, quindi poggiò la testa sulla sua spalla e si addormentò.
Quando si svegliò si trovava in una stanza, sdraiato su un letto. Cercò di vedere meglio nell'oscurità, e scorse un letto a castello di fronte a lui, per metà vuoto. A giudicare dal leggero russare che sentiva, però, ce n'erano altri probabilmente occupati dai Radurai. Si girò verso il muro, rendendosi conto solo in quel momento che aggrappato a lui, con la testa sul suo petto, c'era Thomas apparentemente addormentato.
-Tommy... sei sveglio?
-...Si
- Quando siamo arrivati?
-Qualche ora fa... io... non riuscivo a dormire, continuavo a sognare Chuck, e il labirinto, e... posso restare qui?
Newt sospirò e lo strinse più forte a lui lasciandogli un bacio tra i capelli e sentendolo lasciare un sospiro tremante.
-Non mi fido di loro...quelli che ci hanno portati qui. Nessuno ci ha dato spiegazioni ma sapevano cosa ci era successo, e ci chiamavano per nome...
-Non possiamo fidarci più di nessuno Tommy
-Io di te mi fido... e di Minho, e Teresa.
Newt sorrise
-Di te e Minho mi fido anch'io, ma lei non mi convince.
Thomas prese un respiro profondo, pronto a riversare i suoi dubbi e la sua frustrazione sul ragazzo accanto a lui.
-L'hanno portata in un'altra stanza. E da quando siamo arrivati non riesco più a contattarla, l'unica volta in cui mi ha risposto, lei... ha detto che devo lasciarla in pace. Ma io non ci riesco, capisci? È stata la prima ad avere fiducia in me da quando ho memoria, è stata l'unica a starmi accanto tutto il tempo, e poi potevo sempre contare su di lei... non riesco a lasciarla in pace.
Newt aveva trattenuto il fiato per tutto il discorso di Thomas, non sapendo cosa dire. Non riuscì a trattenere invece una lacrima, una sola lacrima che gli solcò una guancia nel sentirlo parlare di Teresa come avrebbe voluto che parlasse di lui. Girò il viso per guardarlo meglio ma lo vide addormentato, quindi si strinse di più a lui lasciando vagare i suoi pensieri, in cui vedeva Thomas correre da Teresa lasciandolo solo. Perché lui c'era stato quando Tommy era appena arrivato e non sapeva cosa fare, c'era stato quando era preoccupato per qualcosa e non riusciva a dormire la notte, c'era stato quando Gally minacciava di esiliarlo (praticamente una volta al giorno), c'era stato e continuava ad esserci sempre per lui, ma iniziava a rendersi conto che ciò che legava il suo Tommy a Teresa, forse per il moro era più importante di ciò che lo legava a lui.----
Salve, dico solo che questo capitolo è dedicato a Jonhugsxoxo perché è la mia autrice preferita e se non avesse commentato la prima parte non avrei mai deciso di continuare.
Quindi grazie, ciao, e alla prossima ♥
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